Rutelli e l’ombra gay sempre più lunga.


Caro Francesco, è ufficiale dai sondaggi: stai rischiando di arrivare al secondo turno, a causa del tuo scarso appeal tra l’elettorato gay.

Contrariamente a ciò che si pensa l’elettorato GLBT è ormai intangibile. Non vive più soltanto tra Monte Caprino, le discoteche e le saune cittadine, ma si è organizzato in coppie. Famiglie, le chiamiamo tra di noi. Qualcuno, qui, a Roma, la città in cui ti ricandidi, ha persino dei figli.E’ proprio per questo che non ti basterà incontrare due o tre associazioni omosessuali romane che del movimento e della comunità romana, non sono che una minima parte, barattando voti in cambio di dichiarazioni fumose che non hanno avuto molto risalto sui media, ma si spera lo abbiano all’interno della comunità gay. Non funziona così. La maggior parte delle famiglie omosessuali vive come la maggior parte delle famiglie eterosessuali: non è iscritta ad alcuna associazione e vive la sua vita a casa propria leggendo i giornali e guardando la TV, andando a fare la spesa al supermercato. Ed è da lì che gli devi parlare.

La politica che voglia catalizzare il voto gay, dopo il 2006 si è fatta più complicata. Le promesse poco chiare, sortiscono l’effetto opposto. Tutti ricordano le promesse di Prodi sui Dico. E tutti sappiamo come è andata a finire: si trattava di un suo impegno personale, che poi la coalizione non riuscì a mantenere, grazie anche a molti senatori della Margherita.

I gay italiani, come quelli romani si aspettano delle cose banali e semplici: non ha nessun significato dire che Roma sarà una città dove non ci sarà discriminazione. Vorrei ben vedere! Per noi discriminazione, caro Francesco, significa non poterci sposare civilmente, per esempio. Significa non essere riconosciuti pubblicamente. Per questo devi parlare in modo chiaro.Come sindaco tu puoi fare molto.

Ti elenco alcune cose che puoi dire pubblicamente in queste ultime settimane per riconquistare l’elettorato GLBT.

Puoi chiedere a tutti i futuri consiglieri della tua coalizione di impegnarsi a votare l’istituzione del registro delle unioni civili, che non è un riconoscimento formale, nella sua pochezza giuridica, ma sarebbe il segno che la città di Roma riconosce finalmente, con i suoi mezzi, l’esistenza delle famiglie omosessuali.

Puoi chiedere scusa per avere tolto il patrocinio alla più grande e bella e partecipata manifestazione GLBT che la storia italiana ricordi: il World Pride del 2000.Puoi andare a cena con una famiglia omosessuale e farti fare un servizio dal tg regionale. Casa nostra è a disposizione.

Puoi decidere di essere coraggioso e di sfilare al GayPride con noi come fanno i sindaci delle più grandi capitali occidentali.Basta dirlo, pubblicamente, coraggiosamente.

Tutto il resto, purtroppo, è fumo, è giochino politico di sponda con quattro sparuti tesserati ad associazioni che ormai, ahimè, rappresentano sempre meno la realtà. Così come stanno le cose costringi gli omosessuali italiani, i loro amici, le loro famiglie a dare in Italia per la prima volta un segno tangibile della loro presenza.

A prescindere, come nel mio caso o di Vladimir Luxuria, dall’appartenenza politica.

28 pensieri riguardo “Rutelli e l’ombra gay sempre più lunga.

  1. Dal sito di Ruttelli si può mandare un post (si chiama, se non sbaglio, “racconta una storia”). Sarebbe carino se ognuno di noi che legge Cristiana (ma anche qualunque altr* blogger che volesse riprendere l’idea) mandasse al sito, appunto, la propria storia (per esempio: “Qualche mese fa, quasi tutti i politici in comune -esclusi i socialisti- hanno votato CONTRO la parità di diritti per la coppia in cui vivo. Da allora non ho più fiducia in loro, e non li voterò”). Se arrivassero sul sito anche solo cinque messaggi al giorno da qui alla fine delle elezioni, credo che qualcosa succederebbe. Certo, se qualche blogger di peso lanciasse l’iniziativa…

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  2. Potrei lanciare anch’io l’iniziativa, anche se il mio peso è minimo.

    Riguardo al post di Cristiana, penso che lo citerò nel mio prossimo intervento. Dico solo che per fare quello che Cristiana dice, Rutelli dovrebbe essere un politico di sinistra.

    Purtroppo la vedo male, in tal senso.

    Spero solo che il voto “gay” – io ci metterei dentro anche qualche persona di sinistra vera che si è schifata dei giochetti di palazzo – incida sulla non elezione al primo turno di Rutelli.

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  3. Caro Elfo,
    Sarebbe bello se promuovessi una simile azione dal tuo blog, dato che insieme ad AdF sei forse il blogger LGBT più seguito.
    Comunque, ora che l’input è stato lanciato, ciascuno vedrà se recepirlo – e in quale forma.
    Per rispondere alla questione che hai posto, Elfo, ti assicuro che il voto laico già ora incide non poco sulle comunali: ti ricordo che nei primi sondaggi Grillini prende oltre il due percento, e a Rutelli mancano proprio due punti per essere eletto al primo turno e chiudere la partita.
    Da lì si è aperta la caduta elettorale di Rutelli, che peggiora di giorno in giorno.
    Se anche il candidato al secondo turno dovesse essere eletto, dunque, il segnale di scontento nei confronti degli apparati appare chiaro, per chi voglia vederlo: le “sinistre” potrebbero lasciare sul campo dieci-dodici punti percentuali.
    Per di più proprio in una regione in bilico alle politiche, decisiva perché il futuro governo Berlusconi abbia una maggioranza in grado di governare.

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  4. questa volta condivido questo post – e sono qui a scriverlo – e mi son preso la libertà di rilanciare l’iniziativa suggerita da Lorenzo (nel mio piccolo)…
    non sono un blogger “di peso” ma chissà che i 4 che passano dal mio blog non vogliano magari seguire il suggerimento…
    Fabio

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  5. Allora, io ho fatto un post sul tema. Inoltre ho chiesto a GayToday di fare propria l’iniziativa, in modo che sia ampiamente diffusa (non è detto che possano scrivere solo i romani… 😉 )

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  6. Cristiana ma tu non eri per grillini sindaco? mi ricordo un post in cui eri incazzata perchè il PS non lo voleva più candidare. Ed ora consigli rutelli su come catalizzare il voto gay? bah, alla faccia della coerenza.

    Daniele Gosti

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  7. @Daniele: E’ una lettera palesemente provocatoria. Io voterò Grillini, ma non dimentichiamo che sarà Rutelli il sindaco. Dobbiamo fare sentire il nostro peso in queste 3 settimane. Poi l’argomento GLBT sarà nuovamente dimenticato. Spero ti sia chiaro.

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  8. Caro Daniele,
    Da strenuo avversario (ma leale, spero) delle scelte politiche della Alicata, ti assicuro che stavolta ha ragione a scrivere la lettera a Rutelli.
    Ovvio che né io né te l’avremmo scritta, noi non crediamo che Rutelli sia persuadibile perché non crediamo che pensi con la sua testa. Ma dobbiamo riconoscere che la linea di Cristiana ha una sua logica (condivisibile o meno, lo dirà la storia).
    Inoltre, considerato che razza di caserma sia il partito “democratico”, ti assicuro che solo una lesbica dura e tosta come la Alicata poteva avere il fegato di annunciare una plateale defezione…
    Spero di sbagliarmi, ma temo che gliela faranno pagare cara.

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  9. quattro sparuti tesserati ad associazioni che ormai, ahimè, rappresentano sempre meno la realtà. …….
    e meno male che allora c’è il tavolo LGBT del PD, …. adesso si che mi sento rappresentato 😀 😀 😀 ma per favore

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  10. Il punto è che ci sono tante persone LGBT che non si sentono rappresentate dalle associazioni ma che non si sognano di impegnarsi.
    Raga’, qui o vi esponete oppure vi rassegnate che ci sia qualcuno che parli al posto vostro.

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  11. La verità?
    Pur non condividendo il percorso politico di Cristiana, io che credo di poter dirmi pienamente strutturato dentro il movimento GLBT mi sento più rappresentato da lei, all’interno del suo partito, che da una Concia o dalle migliori intenzioni dei politicanti che vegetano sui diritti civili dalla SA alla destra interna al pd.

    Ognuno rappresenta se stesso, gli altri possono aderire in toto, parzialmente o contestare.

    La discriminante, semmai, è tra chi fa e chi osserva.

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  12. Votare Grillini al primo turno e non votare Rutelli al secondo. Questa la mia indicazione. Al secondo tutto vale: mare, annullare, votare l’altro candidato.

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  13. Ovviamente anche io so di non essere un Blogger di peso ma ho pubblicato un post con l’iniziativa e con il mio racconto (http://www.queerway.it/dblog/articolo.asp?articolo=936).
    Sono d’accordo con quelli che dicono che bene ha fatto Cristiana a scrivere questa lettera e a lanciare l’idea di manifestare a Rutelli la nostra presenza.
    Anche io voterò Grillini, e chi legge QueerWay sa anche il perchè ma so benissimo che non sarà lui il sindaco seduto in Campidoglio.

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  14. accipicchia .. e che è successo?? sarà l’influsso della santa pasqua???? ;o))) vedi cri, questo rafforza quello che penso e che ti ho già detto altre volte …continuo ad essere convinta che l’onestà intellettuale e la coerenza con se stessi siano l’unica via…
    baci a tutti
    e*

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  15. Dì la verità, fa piacere vedere tanti che alla fine hanno capito, vero?
    Quelli pronti a criticare ma non a convergere,
    pronti sempre a puntare il dito senza vedere la luna, quelli che fanno i realisti e sanno sempre dove andare. E poi, quando ci arrivano, trovano che gli idealisti sono già lì.
    Quindi, se permetti (ma anche se non) un pò di merito, come Estella, me lo prendo anch’io. Perchè la coerenza può anche farti soffrire ma è un’arma micidiale con chi la ignora. Figuriamoci con chi conosce solo il compromesso.
    Sono felice per te. Continua così.
    Un abbraccio affettuoso.

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  16. Ciao Cristiana, vado leggermente OT rispetto all’evoluzione della conversazione: come sai abbiamo aderito all’iniziativa di mandare un racconto o un’idea a Rutelli. Come saprai i racconti non vengono pubblicati e magari saprai anche perchè. Allora, con Guido e qualcun altro abbiamo pensato di fare una sorta di campagna di denuncia: se puoi e vuoi passa e lascia una traccia:
    http://www.queerway.it/dblog/articolo.asp?articolo=941

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