Il finocchio devoto e l’insalata di teste di Rapa


C’è qualcosa che non comprendo.

Tale Persio Tincani dà ad Ivan Scalfarotto del finocchio devoto qui.

Il mio amico Alberto Biraghi gli chiede scusa qui

 E sempre il tale Persio Tincani insiste qui

Dico che:

1) finocchio è un’offesa, di questi tempi. Sì. A me offende.

2) accanto alla parola devoto assume uno scenario ancora peggiore.

3) Ivan è una persona che nell’ultimo anno è stato capace di costruire intorno a se una squadra di donne, uomini, giovani che lavorano insieme, credono in un’Italia migliore. Un gruppo dove nel programma c’è il matrimonio gay e le adozioni. Un gruppo che ha deciso di contaminare il PD. Non siamo esattamente dei devoti, piuttosto dei guerriglieri.

Lasciamo l’omofobia alla destra e ai quattro sparuti teodem del PD (che sì, lo so, saranno tutti in Parlamento, lo so!) .

Perfavore.

17 pensieri riguardo “Il finocchio devoto e l’insalata di teste di Rapa

  1. Cristiana, Persio avrà modo di difendersi da par suo, ma faccio notare che il pensiero suo è meno lineare e sbagliato di quel che hai capito tu.

    Lui ha dato a Ivan del “finocchio devoto” a Veltroni, sostenendo che milita nel partito in cui la Binetti ha consentito che oggi si possa dare a qualcuno del “finocchio” senza incappare in un reato. Dunque usa un’espressione che doveva essere bandita dal codice civile, ma che invece si può usare legalmente a causa di un’esponente del PD che è stata riconfermata nelle liste a numero 2 in Lombardia. Votando PD in Lombardia si contribuisce di sicuro a portare lei in Parlamento. Ivan ce lo porti FORSE solo nel caso in cui il PD vinca la Lombardia, cosa che mi pare impossibile.

    Insomma, dietro a quell’insulto – perché alla fine tale rimane, e ha fatto bene secondo me Biraghi a scusarsi – c’è un ragionamento politico che non fa una grinza. Detto ciò, io attacco da due anni Ivan senza mai avergli dato del “finocchio” né devoto né non devoto. Lo attacco sul silenzio alla Madia, per dire.

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  2. secondo i tuoi 4 (e non son 4 ma di più) sparuti (ma non sprovveduti) teodem finocchio non è da considerarsi una offesa
    se scalfarotto riuscirà a contaminare il pd 😀 (perchè decidere non basta) ci penseranno i papalini boys & girls a de-contaminare il pd
    non è più come nei ds che ci poteva stare una parte contaminatrice
    qui siamo apertamente in una dc-pd vecchio stampo contaminata da direttive di partito di sinistra oligarchico ma ben lontano dalla realtà.
    se i teodem non contassero nulla a livello di interessi potresti anche fare post del genere. sapendo però che i teodem hanno alle loro spalle Potenze come compagnia delle opere, lions, coop bianche e varie amenità credo fermamernte che preoccuparsi dei finocchi o fare la calza sia la stessa cosa.
    non ho ancora capito perchè invece di ‘decidere di contaminare’ non si spinga per una ‘questione morale’ di intenti che accomuni davvero tutti e che diventi non un programma-fiume-prodi ma un programma politico che abbia come punto chiave l’interesse non di una maggioranza di interessi ma l’interesse della comunità. decidete di contaminare l’interesse di una maggioranza di interessi? e chi vi sta a sentì?
    a me da l’idea che non vi rendiate conto la comunità vi guarda vi segue si confronta con voi
    ma se si trova di fronte una che dice che 4 sparuti teodem non fanno primavera e si offende per i finocchi (che i teodem vogliono in quanto finocchi) be… va a cercare altro nel panorama politico. di certo non sta ad aspettare la poesiola dei guerriglieri…

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  3. Ciao Cristiana, credo sia il caso di aprire un dibattito parallelo qui, quello c/o Ivan già mi pare sufficiente e per certi versi interessante.

    Ma una precisazione è d’obbligo. Premeto che secondo me il senso e l’intento del post non sono stati compresi da alcuni, tra cui Ivan, e ora da te, che lo definisci omofobo. Come puoi forse immaginare, viste le mie idee e la mia amicizia con Ivan, ci ho pensato molto. Nientem, continuo a pensare che quella frase, in quel contesto, benché forte, non sia omofoba né offensiva per un omosessuale (altrimenti avrei tolto il post, spero su questo di poter essere creduto).

    Ma per un montanelliano come me quando il lettore non capisce la colpa è sempre di chi scrive e di chi pubblica. Per questa ragione, nonostante la mia opinione ribadita qui sopra, ho ritenuto di chiedere scusa a Ivan e ora a te. Tutto qua.

    Ma che tu, Ivan e tanti altri runner del Piddì siate sfruttati per interessi di ogni, tranne che del paese, questo non riesco a non pensarlo e questo credo sia il senso vero della frase incriminata.

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  4. Ti ho capito Alberto e sono tranquilla con te.
    Condivido anche le tue perplessità sulla nostra presenza nel PD secondo come viene sfruttata. Ma l’avventura è appena iniziata. Dateci il beneficio del dubbio. Ora siamo tutti in apnea per cercare di vincere le elezioni…spero che presto ci sia data la possibilità di:
    1) fare nascere un gruppo forte GLBT
    2) quel gruppo forte deve aderire alla piattaforma del movimento GLBT
    3) se possibile quel gruppo deve essere anticipatore di politiche di inclusione

    Questo è quello che voglio fare a partire dal 15 aprile.

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  5. …mentre in Parlamento ti rappresenteranno Madia e Binetti, Calearo e Colaninno, Carra e Bobba, Castagnetti e Rutelli, Franceschini e Bindi.

    Di sicuro faranno proprio ciò che tu suggerirai loro dal tuo “forte gruppo Glbt”, come no, credici.

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  6. Buongiorno.

    Prima di tutto, una precisazione. Sono d’accordo con Alicata quando scrive “Finocchio è un’offesa”. Tanto d’accordo che l’ho scritto, proprio in apertura del secondo dei miei post che Alicata cita nel suo.
    Con questo, spero (ma non ci conto) che la questione omofobia-di-tale-tincani venga rimessa al suo posto, cioè la spazzatura.
    Ora, che Alicata e i molti altri che non mi conoscono vogliano capire che i miei post incriminati siano omofobi, passi. Alicata, però, dimostra di aver letto entrambi i post apparsi su OMB, perciò trovo un pochino scorretto che ribatta con quel “per me finocchio è un’offesa” senza dire che le stesse parole l’ho scritte anche io. Messa così, si converrà, suona come “io, Alicata, diversamente da quel-tal-persiotincani, ritengo che quella parola sia offensiva”.

    Veniamo al dunque. Ripeto che, come si legge chiaramente in quello che ho scritto su OMB, io ritengo che “finocchio” (e i suoi equivalenti) siano termini offensivi e discriminatori. Ritengo che, tra tutte le discriminazioni, quelle basate sulle preferenze sessuali siano, se possibile, le peggiori. Il motivo è che esse si fondano sul preteso diritto di sindacare sulle questioni che, per definizione, riguardano la sfera intima della gente, cioè sulle questioni che PER TUTTI GLI ALTRI sono ritenute private.
    Sul matrimonio omosessuale, su OMB, sulla rete e su diverse riviste specialistiche oggettivamente noiose, ho sempre scritto: in Italia il diritto lo permette. Se non viene permesso di fatto, la ragione è la non applicazione delle norme giuridiche sul matrimonio che non fanno MAI menzione del sesso tra le condizioni ostative alla celebrazione delle nozze civili. Più che di parlare di Pacs e di altre “forme alternative”, credo che basterebbe applicare (far applicare) la legge e gli omosessuali si potrebbero sposare. Per esser chiari, basterebbe una circolare ministeriale contenente un richiamo agli ufficiali di stato civile.

    La questione del PD e l’omofobia.
    La pattuglia dei teodem, per chiamarli così, non è un gruppo sparuto. Se così fosse, non ti troveresti una Madia capolista e una Binetti vice-capolista, oltre che Carra e compagnia cantante in posizioni di tutto rispetto un po’ in ogni collegio. Oltre a ciò, vorrei ancora richiamare l’attenzione sulla “carta dei valori” del partito nel quale militate (che afferma che la religione non è un fatto privato), o sulle dichiarazioni, per esempio, di Massimo D’Alema, che ebbe a rispondere a una precisa domanda postagli durante una visita a una scuola romana: “sono contrario al matrimonio gay in quanto sarebbe offensivo dei sentimenti religiosi di tanta gente che considera il matrimonio un sacramento”.
    Del comportamento dei teodem del PD sul voto di fiducia al governo (voto da loro negato) quando si doveva votare la recezione della normativa europea anti-omofobia già si è detto, ma ripeterlo non fa male.

    Quello che penso, con l’aggiunta dell’ovvietà che ciascuno vota un po’ chi gli pare e milita nel partito che vuole, è questo.

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  7. mi intrometto, tanto più che non far compartire questa commento non si può.
    io contrariamente a te, a scalfarotto ed a tincani non penso assolutamente che “finocchio” sia offensivo e penso invece che questa disquisizione sul termine sia una semplice escamotage di scalfarotto – ed anche tuo – per deviare il discorso, un escamotage – mi dispiace dirtelo – riuscito male.
    perché il discorso vero non è se e quanto scalfarotto sia finocchio e/o devoto (a uolter o chi per lui) quanto piuttosto se e quanto sia consapevole che checché (nota l’acccento please) lui ne dica e ne pensi resta che il manifesto dei valori è clericale ed omofobo.
    ora sperate di riuscire dopo il 15/4 a creare una forte componente glbt nel PD? io penso che per quella data i glbt si siano già dati altrove… e scusa ma di possibilità penso ve ne abbiamo già date tante, forse troppe.

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  8. Sono quasi d’accordo con Fabio, però sarebbe bello che dentro il movimento si cominciasse a considerare se non sia il caso di rivendicare tutti i termini omofobi della tradizione clerico-maschilista invece di offenderci, come si era cominciato a fare nel ’68.
    Chi controlla la lingua, controlla il pensiero. Chi controlla il pensiero, ha vinto.

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  9. mi stupisce vedere come non si riesca a capire che la citazione di persio sul “pezzo” scritto per omb era, e lo ripeto qui dopo averlo già scritto sul blog di scalfarotto, funzionale ad un ragionamento, NON un attacco alla persona.

    mi viene il sospetto che gli omosessuali italiani, o per lo meno quell* che sono intervenuti sul punto, siano così abituati a gridare all’omofobia da farlo anche quando non ce ne sono i presupposti.

    credo che persio avrebbe potuto scrivere un nomecognome qualsiasi per illustrare la sua posizione. chessò, ermete realacci, per dire.

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  10. Anche per me Scalfarotto è un finocchio devoto.
    Anzi, ti dirò di più.

    Io chiamo “froci” i gay che votano a destra.
    Se il pd proseguirà con la sua linea ultramoderata e filoclericale sulla questione dei diritti civili, sarò costretto ad estendere quella definizione fino a tutta la squadra degli ex DS.

    Perché, mia cara Cristiana, la politica non è fatta di buone intenzioni, ma di fatti concreti e di voti (contrari o nulli). E fino ad adesso, noi persone GLBT, abbiamo ottenuto un bellissimo zero grazie a moltissimo voti contrari anche (se non soprattutto) da parte della gente che conta all’interno del vostro pd.

    E con tutto il rispetto, Scalfarotto tutto mi appare fuorché importante, incisivo e determinante per le sorti di tutti noi.

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  11. ho sostenuto scalpha al momento della sua comparsa alle primarie dell’unione, ma ho poi, con rammarico, constatato la sua illusione.
    ivan mi ha ricordato quanti, molti anni fa, animati dal fuoco della giustizia sociale, entravano nella DC “per cambiarla dall’interno” .
    Con una sostanziale differenza: la DC era ormai uno sclerotizzato dinosauro, il PD è invece un neonato, ma con gravi malformazioni di natura genetica.
    Non volersene rendere conto, certo di poter essere al suo interno il paladino “diritti” LGBT”,
    è una gigantesca ingenuità, per non pensare peggio.

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  12. Ivan non è solo. E non parlo degli altri gay e lesbiche. Noi non siamo soli perchè il DNA del partito è sano. Dobbiamo solo fare fuori quelli che “si vedono” e fare emergere quelli che “non si vedono”.
    Non si tratta di un partito vuoto.
    Avremmo bisogno di aiuto. Molto.

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