In difesa di Sabina Guzzanti


Sulla scia dei vostri dubbi sull’intelligenza e cultura di Sabina Guzzanti vi posto anche questo da Reperto Raiot.

Una Sabina Guzzanti pesantissima – leggere qui – simbolo della nostra ignavia, del nostro sopore, voce del nostro silenzio. Persino io questa mattina ho pensato che forse stava esagerando, poi ho capito che ci stanno imbavagliando anche lo sdegno, che tutto questo NON ha senso, che è assurdo spostare un Pride per un coro di preti, che è assurdo avere una ministra ex-soubrette il cui unico “talento” di merito sia una prestazione di tipo non intellettuale… Se la politica NON parla parlano gli altri, parlano i comici, parlano gli ex-magistrati un pò analfabeti o i giornalisti estremi.

Se magari il PD si riappropriasse del suo ruolo di opposizione, magari tutti gli altri tornerebbero a fare il loro lavoro. Resto convinta che la colpa sia nostra. Tutta.

p.s. Per vostra info, Grillo invece non lo sopporto. Sabina fa satira, lui dice stronzate.

69 pensieri riguardo “In difesa di Sabina Guzzanti

  1. Certo. Se una donna è giovane è graziosa, non può che essere ministro (o assistente universitaria, o qualsiasi posto di responsabilità) perché succhia l’uccello a qualcuno; è inevitabile. Non stiamo nemmeno a guardare la qualità della persona, o i contenuti, perché è del tutto inutile.
    Rotondi, invece, dal momento che è vecchio e brutto e, con discrete probabilità, non ha mai succhiato l’uccello a nessuno, dev’essere quindi ministro perché è un grandissimo statista.
    Complimenti alla sinistra e alle sue argomentazioni da bar di camionisti, e avanti per un simpatico ventennio di berlusconismo.

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  2. ciao, leggo molto spesso il tuo blog e sono quasi sempre molto d’accordo con ciò che argomenti. stavolta però vorrei dire che sì: Sabina Guzzanti fa satira. Ma la fa male.
    Non basta avere un fratello geniale. Putroppo credo che la Guzzanti pensi che non la facciano lavorare soprattutto per ragioni politiche. Credo invece che oltre a quella ragione ci sia il fatto che non è poi così fenomenale(tra l’altro in pochi si sono adoperati per farla ritornare in TV, almeno questo è quello che mi sembra). Quello che mi dispiace è che svariate volte la splendida tensione che si accumula nelle piazze venga incanalata e scaricata fuori da persone con poca statura (successe già con Andrea Rivera al primo maggio, che fece un calderone per prendere gli applausi e le copertine più facili del mondo). Per colpa della Guzzanti i giornali avranno titoli facili, oggi, potendo tranquillamente glissare sulle altre cose importanti che sono venute fuori ieri.
    Inoltre:
    – Di Pietro non ha (ancora?) l’autorità politica per gestire una manifestazione da solo, quindi si è dovuto far aiutare e ha rovinato tutto;
    – Veltroni gongola perchè si è dissociato in tempi non sospetti.

    tutto questo IMHO.
    complimenti per il blog e per le tue attività

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  3. Cristiana, sottoscrivo il tuo post in toto. Non aggiungo molto, mi rendo conto, ma vedendo che sta montando l’onda di quelli che Tabucchi chiamava “i bostoniani” capitanati da Ritanna Armeni, quelli che aristocraticamente storcono il naso di fronte alle espressioni “così poco eleganti” della Guzzanti, beh ho pensato che era meglio dichiararsi (moooolto faziosaamente 🙂 ) “da un’altra parte”

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  4. e perchè no hanno fatto satira su alfano
    o su uno deii lacchè maschi?

    perchè sempre sulle donne?

    che tristezza
    a che livello ci ha portato berlusconi

    non posso che concordare con berselli

    da repubblica.it

    “In sostanza, è accaduto che tutta la gente convenuta a Piazza Navona è stata espropriata delle sue intenzioni. Da protagonista di una denuncia, è stata ridotta in pochi minuti a spettatrice di uno show, uno dei tanti allestiti da Grillo, uno dei violenti “vaffa” antipolitici portati sulle piazze italiane. Con il risultato che tutti coloro che erano venuti a rappresentare le ragioni di un’opposizione civile alle leggi carogna, al “lodo Alfano”, ai tentativi gaglioffi di mettere la museruola all’informazione, si sono ritrovati all’improvviso in un altro ruolo. Tutti improvvisamente ammutoliti, indotti a risate a denti stretti, e anche percepibilmente imbarazzati, mentre Sabina Guzzanti enunciava come verità di fatto e criteri di giudizio politico le dicerie sui comportamenti erotici del Cavaliere. “

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  5. Che è così che cosa? Io contesto alcune cose:

    1) che si scelga di criticare la scelta dei ministri, che IN OGNI CASO, con l’eccezione di Tremonti, prescinde da criteri meritocratici, limitandola alla critica del pompino, prima di aver messo alla prova la capacità di una persona. Sia Rotondi, sia la Garfagna sono ministri della repubblica per motivi misteriosi (così come lo erano molti ministri del governo dell’Unione): l’unica cosa sensata da fare, dunque, secondo me, in uno Stato democratico, è, IN OGNI CASO, valutare l’operato politico di chiunque abbia una carica pubblica, e giudicare ciascun ministro sulla base di questo. Poi, ognuno faccia i pompini a chi gli pare.

    2) io non conosco, se dio vuole, giornalisti che abbiano letto le intercettazioni: mi permetto solo di criticare l’uso vomitevole che si è fatto di queste intercettazioni penalmente del tutto irrilevanti. Se poi sei anche tu una di quelli che pensano che il pubblico debba sapere dei pompini di Berlusconi, perché sono politicamente significativi, io allora rispondo che, se l’idea dominante è questa, io allora voglio sapere dei pompini di tutti, voglio sapere chi scopa con chi di chiunque, e esigo che il telefono di qualsiasi persona che in Italia possa decidere l’assunzione o il licenziamento di chiunque venga messo sotto controllo, e che le intercettazioni, di qualsiasi tipo siano, vengano pubblicate, in modo da essere assolutamente certo (voglio dire, nei limiti del possibile: certo che per fare un bel lavoro bisognerebbe controllare anche i programmi di chatting, le conversazioni di persona e la corrispondenza privata, ma non vedo perché non farlo, visto che la tecnologia c’è) che ogni tipo di scelta venga fatta partendo da criteri meritocratici. Fino a quel momento, non mi rimane che valutare le scelte che posso controllare sulla base dell’operato delle persone designate a svolgere un incarico.

    Non si tratta di arrampicarsi sugli specchi, Cristiana, si tratta di ribadire principi in cui credo, ovvero il principio di separazione tra attività pubblica e vita privata, il principio di presunzione di innocenza, e il principio di controllo democratico su chi ha responsabilità pubbliche, che dovrebbe rifuggire da tentazioni giustizialiste o pecorecce; principi che ritengo vadano applicati anche per tutelare le persone che mi sono antipatiche. Trovavo vomitevoli le allusioni alla nomina di Melandri, che sarebbe stata dovuta a una relazione con D’Alema, ma dicevo “vabbè, sono fascisti maschilisti, che ti aspetti”, e trovo vomitevoli queste insinuazioni qui. Lo so che sono troppo liberale per piazza Navona, ma di questo, se mi permetti, vado anche fiero.

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  6. se c’è una critica da fare al PD
    e che stenta ancora a dare un risposta diversa
    abbastanza forte da evitare questo genere di manifestazioni… che sono semplicemente l’altra faccia della medaglia berlusconiana

    p.s. e cmq mi sono pure stufata che a sinistra si faccia sempre autocritica
    mentre a destra c’è l’autoesaltazione
    con il risultato che loro appaiono sempre vincenti e noi quttro sfigati chiassosi…
    attaccare veltroni significa attaccare l’unico in grado (per forza elettorale e capacità politiche) di fronteggiare la destra berlusconiana)

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  7. Io credo che Sabina ha semplicemente detto quello che pensiamo tutti. In modo colorito? Forse ma teniamo a mente che il nostro è un paese dove si può dire quello che si vuole. O forse questo vale solo per qualcuno? Se ci fosse un pò più gente come Sabina forse andremmo da qualche parte invece che star qui impantanati a discutere su una ministra che secondo me non sa nemmeno quali sono i suoi compiti adesso che ha preso quella poltrona, solo lo stipendio le interessa, mica il paese e chi ci abita. Come tutti.
    Baci
    Luisa

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  8. Io la penso esattamente come Sabina Guzzanti. Su tutto. Sulla Carfagna, sul gay pride, sul Papa. Però ci sono modi e modi. E lei è stata a mio parere eccessiva, oltre che volgare.
    Per quanto riguarda Grillo, invece, lo seguo sul blog. I modi non mi garbano più di tanto, ma quello che dice è (quasi) tutto vero. E si, è assurdo che l’informazione in Italia, quella vera, debbano farla i comici. Ma i telegiornali lo sappiamo tutti quanto filtrano e censurano.
    Ha detto che Napolitano dorme e firma tutto quello che gli passa tra le mani. Uhm, non è forse vero? Dov’è l’offesa? A me sembra una semplice critica. Cos’è, oltre a non processarlo, non possiamo più nemmeno criticare il Presidente della Repubblica?

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  9. Sarebbe fin troppo facile dire che le vere parole che pesano come macigni sull’etica e sull’educazione CIVILE di una nazione sono quelle che defiscono il mafioso Mangano ‘un eroe’.
    Altro che i pompini evocati da Guzzanti. Altro che le solidarietà femministe mal riposte. Leggetevi Ariel Levi e poi ne riparliamo, focalizzate le sporche femmine scioviste che assurgono a modello contemporaneo di *Successo* e poi ditemi da uno a dieci quanto sono pericolose e involutive per un (sempre più lontano) futuro senza discriminazioni sessiste. Brava Guzzanti!

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  10. @ Luisa.

    Nessuno nega il diritto di Sabina Guzzanti di dire quello che le pare, infatti non mi pare che sia stata arrestata, dopo il comizio.
    Però non negare nemmeno il diritto di criticarla, e di criticare gli argomenti che ha usato, scelti apposta per vellicare gli umori di un pubblico che, secondo me, in gran parte non li meritava.

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  11. Vittorio, se ci mettiamo a criticare la Carfagna per il suo operato, vengono fuori cose ben peggiori della presuna fellatio al Cavaliere. Perchè, prima di tutto, la ministra delle Pari Opportunità non può di certo venire a dire a centinaia e centinaia di migliaia che la situazione degli omosessuali in Italia è cambiata, e che non c’è più discriminazione. Non può, perchè è una stronzata. Per di più, il giorno dopo smentisce, cambia idea. Ancora peggio, quindi.
    Poi, va al telegiornale a farsi bella perchè il Consiglio dei Ministri ha approvato un disegno di legge sullo stalking e sulle molestie alle donne. Cazzo, Mara, sei una grande. Chissà perchè, però, non ha detto anche che l’opposizione, un mese prima, aveva presentato una miriade di emendamenti al decreto sicurezza, sottolineo decreto = iter legislativo piùveloce, per inserirvi dentro il reato di stalking. La maggioranza cos’ha fatto? Ops, li ha respinti. Chissà perchè. Sarebbe stato troppo darla vinta all’opposizione, eh? E vedere il reato di stalking punito prima del previsto…
    Devo continuare?

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  12. @ Devil

    “Sarebbe fin troppo facile dire che le vere parole che pesano come macigni sull’etica e sull’educazione CIVILE di una nazione sono quelle che defiscono il mafioso Mangano ‘un eroe’.”

    Nessuno lo nega. A me Berlusconi fa schifo. Trovo che, però, troppe persone si sentano autorizzate da questo schifo a mettersi sul suo stesso piano, quanto meno dal punto di vista degli eccessi. Ora, delle due una: o si porta questi eccessi fino in fondo, utilizzando l’unico vantaggio che può portare un’opposizione fatta usando il grado zero della politica, e si assalta palazzo Chigi con le picche uscendone con le teste di Berlusconi e della Garfagna inastate, oppure si fa opposizione così per cinque anni, al grido di “POMPINARI!” e “GARFAGNA TROIA!”, con il risultato sicuro, tra cinque anni, di perdere le elezioni in maniera ancora più catastrofica. Io non sto facendo solo una critica di gusto alla manifestazione di ieri: sto facendo una critica politica. Quanto è stata utile, al di là della soddisfazione di sentire vellicare (in molti interventi, mentre molti sono stati seri e condivisibili) i propri istinti più bassi? Quanto è stata costruttiva? Quanto ha allontanato o avvicinato a un’opposizione che si ponga come seria alternativa di governo? Davvero vorresti essere governat* da Di Pietro (favorevole al reato di immigrazione clandestina, naturalmente) e dall’IDV? Io no.

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  13. @ Alfa

    “Vittorio, se ci mettiamo a criticare la Carfagna per il suo operato, vengono fuori cose ben peggiori della presuna fellatio al Cavaliere. Perchè, prima di tutto, la ministra delle Pari Opportunità non può di certo venire a dire a centinaia e centinaia di migliaia che la situazione degli omosessuali in Italia è cambiata, e che non c’è più discriminazione. Non può, perchè è una stronzata. Per di più, il giorno dopo smentisce, cambia idea. Ancora peggio, quindi.”

    Sono totalmente e incondizionatamente d’accordo con te, e sposo con rito civile la tua sacrosanta affermazione secondo la quale l’azione politica di questo governo è ben peggiore delle sue imprese erotiche.
    Però io argomentazioni come le tue ieri non le ho sentite. È questo il punto. I pompini e i diavoli froci FANNO il gioco di questo governo, perché, torno a dire, sono il grado zero della critica politica. Non c’è bisogno di controbattere a affermazioni come queste, perché non sono argomentative.

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  14. Vittorio, le tue preoccupazioni le condivido e anche ieri, in piazza, sono stata attravarsata da sentimenti che dire di perplessità è dire poco.
    In particolare durante l’intervento di Grillo, che per me è peggio che qualunquista, è nichilista però nel senso più terra terra del termine.
    Il mio intervento, qui sopra, nasce invece da uno specifico, ovvero dal fatto che non ne posso più di sentire dire che le critiche mosse a Carfagna appena insediata sono ingiuste perché puramente sessiste. Carfagna è – ribadisco – l’incarnazione vivente del sessismo più bieco e veramente la raunch culture ha già fatto abbastanza danni a tutte le donne che non vogliono portare il cervello (e altro) all’ammasso. O alla corte del sultano di turno.

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  15. Ma infatti, fossi stato la Guzzanti, avrei preferito usare meno volgarità gratuite, e colpire più a fondo la Carfagna rinfacciandole il suo operato. Anche perchè conosciamo la stampa… ed era scontato che le si sarebbe rivoltata contro.

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  16. Ok…anche a me di primo acchito mi è sembrato che i toni fossero troppo pesanti (mentre di Grillo non condivido i contenuti)…guardate che la Guzzanti non è stupida ed è persona di grande cultura…questo strappare i toni rappresenta un esercizio generoso che ha radici nella satira antica, secondo me. Ci sta scuotendo, sta cercando di svegliare il nostro torpore. SE lei va così lontano, noi dovremmo dire: aspetta, non con questi toni, però ha ragione. Sta testando il Paese al posto della politica, un pò come fa Grillo. Ora sta a noi incalanalare questa energia in modo costruttivo. Sta alla politica. E NOI NON LO STIAMO FACENDO!

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  17. @ Cristiana e Devil

    Le vostre argomentazioni sono convincenti e ben portate, e, tutto sommato, posso arrivare a ammettere che un’intellettuale, di fronte a una situazione che giudica intollerabile, agisca unicamente sulla pars destruens, disinteressandosi della pars costruens, anche usando toni e argomenti altrimenti inaccettabili, per “scuotere le coscienze”.

    Però, un’intellettuale seria non può prescindere da una preventiva analisi dell’ambiente sociale e politico sul quale tenta di intervenire.
    Qual è stato, secondo voi, lo strumento principale del successo del bossismo e del berlusconismo? Secondo me non le TV, non la pubblicità: è stato uno strumento puramente “linguistico”. Il bossismo prima e il berlusconismo (così come la sottovariante finiana di quest’ultimo) poi hanno usato, come principale strumento di lotta politica, l’allargamento sempre più esasperato, e del tutto inconcepibile nella prima repubblica, di ciò che un politico può dire. Lo strumento del bossismo e del berlusconismo è l’allargamento dell’area di dicibilità della politica. “Meglio frocio che comunista”, “giudici metastasi della società”, “feccia islamica”, “li andremo a prendere casa per casa”, “Mancuso è un eroe”, sono espressioni inconcepibili negli anni 70, che questi due geni del linguaggio hanno a poco a poco introdotto nel dibattito politico, insieme ai propri sodali e tentato, finora senza successo, di rendere “normali”. Ora, voi dite “dobbiamo usare le stesse armi”. No.
    È qui che io dissento radicalmente. L’uso delle stesse armi fa il gioco di Berlusconi perché da un lato legittima la principale arma della sua politica, la “sdogana”, la rende finalmente “normale”, il desiderio più anelato di Berlusconi!, la rende patrimonio condiviso dall’opposizione, e quindi non più criticabile; dall’altro introduce un elemento di lotta che, se ormai è ampiamente accettato dall’elettorato di Berlusconi, non lo è ancora, per fortuna!, da quello di tutti i partiti di opposizione, da Casini a Ferrando. Il crinale che separa Berlusconi dei suoi avversari è molto più linguistico che etico, e questo giochino di Grillo, di Di Pietro e di Guzzanti, gratificante lì per lì ma, secondo me, disastroso nel lungo termine, lo sta cancellando. Su quel terreno perderemo sempre. Sempre, perché non è il nostro.
    Ripeto quello che ho detto l’altro giorno, commentando il post di Cristiana sul marketing: non vinceremo mai se non riusciremo a far passare un’idea alternativa di società, se non daremo visibilità e speranza e dignità alle marginalità sociali, economiche, sessuali, se non sapremo rimettere in moto il motore civile di questo Paese, con coraggio e senza la paura che la società non sia pronta a seguirci. Una politica regressiva non vincerà mai, perché a politiche regressive sono più bravi loro. Per far questo, anche noi dobbiamo partire anzitutto dal linguaggio, come ha fatto lui: dobbiamo cominciare a cambiare il modo in cui le persone si fanno le domande, bisogna insegnare a chiedersi “è giusto che lo Stato impedisca a due persone che vogliono sposarsi di farlo?”, invece che “è giusto permettere ai gay di sposarsi?”, o “è giusto prendere le impronte a un bambino?” invece che “è giusto prendere le impronte a un bambino zingaro?”. Ora, secondo me, rispetto a questo lavoro linguistico, difficilissimo (probabilmente impossibile, vista la classe dirigente che ci ritroviamo) e non più rimandabile, le affermazioni di Grillo e di Guzzanti non sono neutre, ma sono un ulteriore ostacolo. Portano la nostra gente ancora più lontano da questo lavoro, e tolgono agli elettori di Berlusconi per bene i residui imbarazzi a sentire il loro leader che parla di cancri e di scopate.
    Perdonatemi la lunghezza pensando che è dovuta alla serietà e alla bontà delle vostre obiezioni.

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  18. Buongiorno a tutti,
    non ho mai scritto prima in un blog e forse non ne afferro la vera motivazione che spinge a costringere le proprie emozioni su una tastiera e renderle ‘accessibili’, ma i commenti che ho letto a quanto accaduto ieri mi spingono ad uscire dal solitudine di un pensiero e a dargli forma.
    Credo che ieri chiunque si definisca oppositore ha perso. In maniera indistinta. qualuque fosse il suo colore o la sua idea.
    Non ha senso aderire ad una manifestazione indetta da un semi analfabeta, credendo di poter far sentire il proprio disappunto al profilarsi di una legge profondamente anticostituzionale, e ritrovarsi nel bel mezzo di uno spettacolo farsesco, diretto ad attacchi che non hanno neanche il sapore della politica. No Cristiana, quella della Guzzanti non è satira, ma è solo profonda miopia politica, è scriversi un cartello dietro la schiena che recita: ‘Io non so affrontare i problemi che ci attanagliano, ma Berlusconi è brutto e cattivo e quindi per questo nn va appoggiato’. Ma non è questo il messaggio che deve passare per migliorare le cose. Il dibattito deve essere riportato sugli errori economici e politici commessi, portando proattivamente idee nuove, ben vengano se liberali. La satira deve essere critica, ma non autolesionista. Io non mi riconosco in questo modo di fare politica e come me credo molti altri.
    Vi ringrazio per l’attenzione

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  19. “La Guzzanti è persona di grande cultura”, sarà ma io non mi sento per niente rappresentata da Lei, ieri l’ho trovata semplicemente “volgare”. Lontana, molto lontana dai veri problemi reali ed urgenti del Paese.
    A fine mese la Guzzanti nel suo paniere, che cosa trova “brioches” o “panini con la mortadella”?. Non mi riconosco in questo modo di fare politica,anche se la mia opinione conta ben poco, visto che rappresento quella classe “operaia”, che diventa visibile, oramai, solo quando succedono incidenti sul posto di lavoro.

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  20. Sara,
    volere un Paese giusto non significa NON occuparsi dei problemi veri del Paese…è la destra che ci tiene bloccati a parlare di questo. Hai ragione, non sai quanto, non sai quanto senta vicino il fatto che mezzo paese è lontano da queste dinamiche. La volgarità della Guzzanti fa il paio con quella di Aristofane, l’irrisione, anche pesante è una forma di sveglia. Sta a noi svegliarci. Io mi riconosco in un modo di fare politica composto, ma riconosciamo che in questo momento la compostezza fa il paio con il silenzio e l’immobilità, persino quando si parla di operai.

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  21. Vittorio sono pienamente d’accordo con te. Io ho detto il mio pensiero come lo dici tu e noi possiamo farlo qui, in questo bel blog, in altri blog, al bar, ovunque. Però le nostre parole hanno peso leggero. Un personaggio pubblico come Sabina Guzzanti ha un peso diverso, ovvio. Certo poteva stare attenta un pochino di più ai modi che ha usato, ma non sarebbe lei e soprattutto nessuno ne avrebbe parlato così tanto come invece oggi succede. Io dico solo che il nostro paese dorme, dorme della grossa e queste scosse sono poche per svegliare un paese vecchio che sonnecchia. Tutto qui. Però ti ripeto, sono d’accordo con te sul fatto che qualcuno può non pensare che la Carfagna si sia prestata a favori personali in cambio di una carica politica. Io me lo auguro per lei e per la quello che ora rappresenta.
    Baci
    Luisa

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  22. fantastica Sabina! riporto dall’artic0lo su menzionato:

    “Il Papa all’inferno, dove deve stare”. L’attacco a Benedetto XVI continua: “Grazie alla legge Moratti – dice Guzzanti – fra vent’anni gli insegnanti saranno scelti dal Vaticano, ma fra vent’anni Ratzinger sarà dove deve stare, cioè all’inferno, tormentato da diavoloni frocioni attivissimi, e non passivissimi. Non come i gay che hanno accettato di spostare il Gay Pride a Bologna perché a Roma, a San Giovanni, c’era un coro di preti. E ‘sti cazzi, si direbbe in una repubblica democratica”.

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  23. Scusate la domanda ma perchè invece di farla contro il berlusca non l’hanno fatta contro veltroni? perchè è chiaro che è lì che volevano arrivare
    poi lodo o non lodo immunità o non immunità questi lì stanno da 15 anni con processi o non processi lì continuano a stare
    per quanto riguarda il lodo poi sarebbe da leggere e qualcuno dovrebbe farlo prima di andare a dire cazzate in piazza facendo baldoria cosa pensa il violante. così tanto per chiarire da che parte sta il pd se ai militanti pd non fosse chiaro.
    sulla questione carfagna: se mara succhia l’uccello la madia cosa ha fatto? ha dato il culo come tradizione cattolica vuole? devo dire che ci meritiamo le poche donne in parlamento perchè per sentito dire (e su questo i giornalisti dovrebbero tacere perchè grazie alle intercettazioni si comprano e si vedono per 5 mila lire e stiamo a criticare il modo di fare informazione ma poi seguiamo quello che ci fa più comodo) la carfagna è troia mentre la bindi è santa. se la classe politica deve funzionare così ben vengono le quote per le minorate rosa e non avremo mai una classe politica donna. da questo punto di vista nulla ha insegnato l’esperimento della bonino che si è inventata un flirt per vedere cosa succedeva sui giornali e si è beccata anche la morale (sull’amore non si scherza 😀 ma andate a… ). noi campiamo di questi pettegolezzi e ci stanno bene i grilli che dicono stronzate perchè il metodo è quello del sentito dire.

    ps: bello il travaglio che dice di napolitano che ha firmato i provvedimenti razziali dimenticando cosa grillo scriveva qualche mese fa sul suo blog e di cui si è parlato anche qui.
    memoria memoria ci vuole memoria e… critica. se no la satira è tutto quello che ci possiamo permettere. ma finisce lì.

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  24. Veltroni ed il PD fanno i moderati per conquistare il voto dell’elettorato medio. Lasciano a Di Pietro il compito di attaccare.E’ una tattica molto antica in politica.

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  25. Ieri ero a piazza Navona. E oggi posso tranquillamente confermare che, letti e ascoltati i commenti – più o meno autorevoli, sinceri o interessati – sugli interventi di Grillo e di Sabina Guzzanti, ci tornerei.
    In quella piazza c’era tutta la vera e sentita opposizione a questo governo, alla maggioranza, a un modo deteriore di sentire e vedere l’Italia. C’erano gli italiani che credono nelle leggi uguali per tutti, nei più elementari diritti civili – a partire da quelli delle minoranze – c’erano quelli che credono ancora che giustizia e informazione siano un affare di tutti e non di pochi. C’erano studenti e operai, professori e professionisti, casalinghe, pensionati, impiegati, intellettuali. Ognuno con la propria cultura e il proprio bagaglio di esperienze.
    Gli interventi hanno parlato a tutti, a tutti è arrivato il messaggio comune della necessità inderogabile, consapevole, emergenziale, della difesa della Costituzione e della democrazia e a ognuno si è parlato col linguaggio che poteva essergli più immediato. E’ per questo che, se sono stati ravvisati aspetti negativi e criticabili in certi passi dei due sopracitati, io posso serenamente e pacatamente testimoniare che c’era però un invisibile quanto solido filo rosso che li collegava tutti. Volgarità? Può darsi. Era volgare, a quei tempi e in questa stessa città, anche il fescennino di Plauto. Però ridendo ‘castigava i costumi’. Comunque una volgarità non maggiore di chi in alti consessi internazionali è noto solo per raccontare barzellette spinte. E’ una questione di proporzioni.
    E se c’era invece un filo nero costituito da certe intemperanze, secondo quelli che antepongono il bello stile alla sostanza delle cose, rispondo che questo filo nero è originato da un costume sociale degradato da vent’anni di imbarbarimento culturale coltivato, vitaminizzato ed enfatizzato da una cultura di destra solidamente fondata sulla popperiana cattiva televisione.
    Quella piazza è stata un mosaico di invocazioni e proteste, dove ognuno ha detto la sua e ognuno ha distillato, da tutte quelle parole, il senso drammatico del momento che stiamo vivendo: spiace, sinceramente, che stimati commentatori si siano lasciati attrarre dal dito invece che dalla luna.

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  26. Ancora col suo intervento on the air, ieri sera gia’ c’era un distinguo-distinguo generale sulla Guzzanti. Fa il suo suo lavoro (farci ragionare provocando), DiPietro faccia il suo : trovare soluzioni per farci vincere (e tutti sappiamo che su questo tema Antonio ha mooolto da farsi perdonare e da recuperare).

    Grillo ieri, teletrasportato senza ADSL e ritorno in cuffia, sembrava la macchietta di se stesso uscito da villa arzilla. Non si puo’ fare una manifestazione sulle leggi ad personam ed equiparare Silvio con Napolitano !
    Tu che c’eri, veramente Grillo pensava che poteri occulti gli hanno ostaccato il collegamento ADSL per non farlo parlare?
    La prossima volta, invece che presenziare via MegaByte, venga di persona. Lo fischiero’ con piu’ gusto.

    Grandissimi Ovadia e Celestini, essere misurati e a tema funziona.

    Ravera e’ buona per la Teca Rai.

    Veltroni, speriamo che si riprenda presto.

    Io, speriamo che me la cavo.

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  27. quello che trovo francamente patetico – scusate la franchezza – è che si trovano le energie, e tante, per attaccare la guzzanti, che non ha fatto altro che dire pubblicamente quello che dicono tranquillamente tutti quanti (ossia che certi ministri il posto se lo son guadagnati non esattamente per meriti politici) ma tutte queste energie svaniscono come per incanto quando si tratta di andare all’attacco (politico) sulle cose veramente importanti.

    e comunque, in un contesto mediatico appiattito che ha addormentato anche quel poco di opinione pubblica, ben venga la guzzanti a urlare che l’imperatore è nudo, e che i “moralisti” e i “perbenisti” si scandalizzino pure, non è scandalizzandosi che si cancella la realtà dei fatti.

    del resto, se non ricordo male un duemila anni fa o giù di lì l’ha detto Qualcuno di molto, molto importante che “la verità fa scandalo”, non dimentichiamolo….

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  28. domanda da 100 milioni di euro: a cosa è servito? cosa è cambiato e cosa cambierà?

    ps: non so perchè nessuno scende in piazza per le revoche del carcere duro ai mafiosi. la politica è sempre un fenomeno mediatico e mai di sostanza in italia.

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  29. Satira? Cultura?? Aristofane??? A me sembra un pò più sguaiata e prevedibile di Pippo Franco, ma i gusti sono gusti. Piuttosto, Cristiana, sei sicura che lei (Guz) la consideri satira? Dal suo film pareva evidente che, dato il contesto, la satira dovesse cedere il passo alla pedagogia politica elementare. Poichè gli italiani che lo votano non possono sapere quello che fanno, devono essere istruiti e informati da colei che possiede il Verbo. D’accordo che il PD è come appare, non d’accordo sull’ipotesi che se si svegliasse la compagnia di giro tornerebbe al suo lavoro. E’ quello il loro lavoro, Cristiana. Svegliati pure te.

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  30. appunto, lastrega: tutti pronti ad andare addosso alla guzzanti di turno, perché ha detto cose forti ma tutto sommato innocue o quasi, ma tutte queste energie e tutta questa veemenza spariscono puff!! quando si tratta di andare a toccare le cose di fondo.

    e a me viene anche sempre il sospetto che a volte tutto questo tamtam mediatico di polemiche faccia pure comodo a chi vuol farsi gli affari propri da un posto di potere: è la classica mossa che distrae l’attenzione del pubblico nel mentre il prestigiatore mette in atto i suoi trucchi per ingannare tutti quanti mettendoli di fronte al fatto compiuto.

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  31. mi trovo d’accordo con cio’ che dici…La piazza era piena di persone normali, che, dopo un primo momento di stupore per il tono del discorso di Sabina Guzzanti, hanno aperto gli occhi rinunciando finalmente per UNA volta ad esser sempre politically correct, in nome di una sveglia, che serviva.

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  32. Bè a dire il vero ieri chi era in piazza ha avuto un bel po’ di informazioni su quello che sta facendo Berlusconi col suo governo: Pardi, Flores D’Arcais e Travaglio non è che abbiano parlato d’altro, per dire.
    Le macerie (che parolona) le mettono in piazza – a piazza svuotata – i cronisti del giorno dopo.
    Bisognerebbe esserci, starci, nelle piazze. Il più possibile.
    ……….

    Perché il giudizio universale
    non passa per le case,
    le case dove noi ci nascondiamo,
    bisogna ritornare nella strada,
    nella strada per conoscere chi siamo.

    C’è solo la strada su cui puoi contare
    la strada è l’unica salvezza;
    c’è solo la voglia, il bisogno di uscire
    di esporsi nella strada, nella piazza.
    Perché il giudizio universale
    non passa per le case,
    in casa non si sentono le trombe,
    in casa ti allontani dalla vita,
    dalla lotta, dal dolore e dalle bombe
    (Giorgio Gaber)

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  33. io però resto dell’idea che ci sia una concomitanza destra e sinistra ad aver fatto i danni
    mi sembra un po’ poco un mese o due di governo e già in piazza
    tanto è che tonino cade in contraddizione: va bene l’antiberlusconismo quanto uno vuole ma ci sono provvedimenti che hanno più di sei mesi che adesso stanno facendo danni (e qualcosa ci dovrebbe spiegare a proposito di qualche consorzio per la costruzione dei vari ponti effimeri)
    per grillo 6 mesi fa il bersaglio era mastella mo il bersaglio è il berlusca ma sempre lì siamo
    grillo: Io Pertini, Ciampi o Scalfaro non me li immagino a firmare cose del genere…
    —- scalfaro? ciampi? persino qui si è dimostrato il contrario misericordia
    e questa sarebbe l’informazione di grillo che trascina le folle in piazza? 🙄
    di certo grillo non ha compreso una cosa: berlusconi è stato votato perchè era l’unica faccia votabile nella scheda il resto non era conosciuto
    però è stato votato e se te prendi per il culo lui prendi per il culo i milioni di italiani che lo hanno votato. però per par condicio prende per il culo anche veltroni che è l’altro che gli italiani hanno votato: DI CERTO NON HANNO VOTATO PER I GRILLINI E HANNO VOTATO POCO O NULLA PER DI PIETRO E CASINI E QUESTO è UN DATO DI FATTO. però secondo me grilletto sa bene che su internet arriva solo un 30% degli italiani e che se non va in piazza bannato com’è dalla rai come fa ad avere un riscontro nei propri spettacoli. allora che si decidesse: grillo fa il comico e se la pianta di fare il politico perchè io non voterei uno che di mestiere fa il comico. Su internet lo sanno tutti il consenso ce l’ha grazie alla censura come uno dei politici più navigati. travaglio deve fare il giornalista e piantarla di sputare nel piatto dove mangia perchè io lo vorrei vedere come ministro: utilizzerebbe i fatti come arma o si interesserebbe del bene comune?
    la guzzanti: «A me non interessa la vita sessuale di Berlusconi, non sono una moralista; ma non può diventare ministro delle Pari opportunità una che gli ha succhiato l’uccello»
    va a cercarsi querele e infatti sono arrivate: si parla di indiscrezioni su intercettazioni ma queste sono mai state pubblicate? c’è certezza? capirai in italia nei posti pubblici non capita mai? nelle scorse amministrative della città mia rossa stava diventando assessore uno che è stato accusato di droga e pedofilia e non lo è diventato perchè il processo è arrivato prima delle elezioni perchè altrimenti il popolo rosso lo avrebbe votato e avrebbe avuto la poltrona. che grandi cose urla questa qua ma torno a ripetere com’è che non parla più della questione morale che a sinistra sta sempre per cominciare ma poi la si fa cadere nel dimenticatoio? tipo che le giunte rosse assumono se si ha la tessera di partito o altre amenità?
    sul papa: tra vent’anni questo papa sarà morto ma ce ne sarà un altro secondo l’intelligenza della guzzanti sarà meglio di questo? e secondo quali valutazioni? papa giovanni paolo II era meglio di questo? scrivevano le encicliche insieme e sui gay sono proprio identici. solo che uno è morto in odore di santità l’altro è tedesco e vuole la messa con tutti i crismi. se il prossimo è bagnasco voglio ridere.

    dal mio punto di vista queste piazze non servono a nulla: si tratta di uno spettacolo di grillo guzzanti e compagnia bella ma che lì inizia e lì finisce: sono gratuiti e omologanti
    in questo momento si deve essere indignati poco importa se non si sa per cosa però lo si deve essere. l’analisi? la critica? non ci sono. e la scusa è ‘non ci può essere analisi e critica perchè al governo ci sono fascisti antidemocratici’. io in questi momenti rimpiango pasolini gramsci e chi ha fatto la storia della critica politica in italia ed è stato ucciso. se ci fossero non andrebbero in piazza ma scriverebbero analisi approfondite con la mania della verità. e non verrebbero uccisi. fatti fuori dai partiti sì ma uccisi no. sarebbero ridotti al silenzio dai direttori dei giornali che sono più puttane delle carfagne varie. ma pur di vendere pubblicherebbero anche i pasolini e i gramsci. almeno si saprebbe per cosa essere indignati e non si sarebbe indignati per le urla di grillo (comico) e travaglio (giornalista tra i giornalisti)

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  34. Mah, che Pasolini e Gramsci oggi non andrebbero in piazza è una tua mera supposizione, lastrega.
    Quello che mi sembra di capire dai tuoi post, invece, è che tu in una manifestazione di piazza non ci sei mai stata ed è un vero peccato per te, detto con affetto.

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  35. Veltroni pensa le stesse cose della Guzzanti ma non lo può dire perchè deve conquistare gli elettori di centro. La Guzzanti invece serve per mantenere gli elettori di sinistra. Ognuno a modo suo è molto utile in questa fase. Riflettiamo su queste diverse e necessarie funzioni .

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  36. Uh? Non mischiamo la nutella con l’altra roba….per favore….andatevi a vedere e a leggere le cose che ha scritto e fatto Sabina Guzzanti. Reperto Raiot è una delle cose più belle che io abbia mai visto…e me lo rivedo anche spesso….

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  37. Non so a quale altra roba ti riferisca tu. Io ho sentito ieri contenuti e toni che sono quelli di Borghezio. Cose che, se fossero dette da un comico di destra contro un uomo politico di sinistra, farebbero gridare al fascismo. Cose che equivalgono ai culattoni di Tremaglia, con l’aggravante che qui ci si riferisce a una persona precisa.
    E la domanda è: abbattuta questa barriera, cosa resta poi del contenuto “civile” della politica?
    E cosa resta della politica?

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  38. @Zaira: vedi i culattoni sono dei gay che non fanno male a nessuno. Invece tutte le persone citate da Sabina Guzzanti hanno delle “colpe” che ricadono sul Paese. Offendere un’identità è un conto, è razzismo. Sdegnarsi, anche violentemente, contro un modo di fare politica, di rapinare il Paese, di fare i propri interessi con la res publica…beh…è un’altra cosa, no? Guardiamo il dito invece della Luna? Posso essere più scandalizzata del fatto che la metà dei reati di berlusconi sono caduto in prescrizione che di quattro parole di una comica?

    O no?

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  39. Diciamo che riassumere il senso della manifestazione nel farfugliare antipolitico di Grillo e nel turpiloquio da bar della Guzzanti, come hanno fatto i media in questo day-after, non è indice di onestà intellettuale ed è per noi controproducente.

    Quella piazza è anche potenzialmente la nostra piazza, anche se ieri non c’eravamo: una parte consistente di quella piazza fa parte del 33% di italiani che ci hanno dato fiducia e che non intendono ammainare il loro impegno civile contro la squallida egemonia culturale dell’illegalità, dell’impunità e della paura che questa destra tutta nostrana ha imposto al Paese.

    Perciò fa bene il Partito a condannare gli insulti gratuiti a Napolitano, fa bene a pensarci tre volte prima di organizzare una manifestazione assieme a un eversivo come Grillo, ma la sostanza resta che c’è necessità di farsi sentire, di costruire un’alternativa democratica, sociale e culturale.

    Bisogna dare risposte a questo popolo deluso e arrabbiato, e toglierlo dalle grinfie di quattro populisti da strapazzo.

    Perchè se non lo facciamo in fretta, finiremo per legittimare chi fa di questi toni la sua arma politica come “unica opposizione” a chi mette oggi in pericolo la libertà e la democrazia.

    P.S.: Mi ha colpito il discorso del musicista italiano/rom, in particolare il passaggio in cui ha detto “I campi rom non sono un tratto culturale del nostro popolo, sono ghetti, sono il frutto dell’esclusione sociale che la società italiana ha riservato alla nostra etnia e non sono certo i rom a voler vivere di nomadismo, semplicemente non hanno scelta”. Spero faccia riflettere tutti coloro che parlano, a sproposito, del rifiuto assoluto, genetico e culturale dei rom ad integrarsi. Nessuno mai ha provato a farlo.

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  40. dunque la mia citazione viene dal corriere della sera copia/incolla
    io non partecipo a queste manifestazioni perchè durano due giorni: 1 quando avvengono 2 quando escono sui giornali

    però anche qui l’analisi sulla partecipazione andrebbe fatta meglio: non ho capito perchè accaparrarsi fette di partecipazione a questa manifestazione:
    la gita su roma di grillo come il vaffa day è per i grillini: secondo il guru a queste elezioni non si doveva andare a votare. ergo una fetta di partecipanti grillini non ha votato o ha votato partiti che orbitano attorno ai meetup e non attorno al pd (mi viene in mente il-bene-comune) una larga fetta era vicina a tonino che NON E’ DENTRO AL PD vorrebbe esserci da leader ma lunga è la via
    il restante poteva essere pd e sinistra arcobaleno

    siamo sicuri che una larga parte dei partecipanti appartenesse a quel 33% ? quel 33% ha all’interno teodem e prodiani che nemmeno in sogno userebbero certi toni verso il papa e anzi trova certe assonanze col programma del pdl.
    occhio a prendersi dei meriti perchè dal mio punto di vista ci poteva essere una parte del pd ma molto scarsa.
    e le città rosse del centro italia c’erano? dalla mia città son partiti solo gli amici di beppe grillo qui sono solo indaffarati a preparare la festa del pd.
    occhio a non confondere una manifestazione con la realtà d’italia perchè qui non c’è traccia della vostra piazza.

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  41. Vorrei spendere due parole sulla Guzzanti.
    Sento dire che “e’ persona di grande cultura”. Mi rifiuto di crederlo: nella mia esperienza le persone di cultura hanno un certo stile. Al massimo avra’ molte nozioni..
    E poi… Sabina Guzzanti come Aristofane?
    Se e’ una battuta e’ grandiosa, ma ho il terribile sospetto che il paragone fosse serio.

    Infine concordo a pieno con l’utente che scrive: non basta avere un fratello geniale.

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  42. Grillo non ha insultato nessuno.

    La Guzzanti non ha fatto satira, ma era esasperata e indignata e ha detto molte cose condivisibili. Però le ha dette male.

    Se i comici potessero tornare a fare i comici e i politici tornassero a fare i politici, sono certo che i comizi politici sarebbero meno divertenti e più utili.

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  43. Sabina non è la prima ad immaginarsi un papa all’inferno tutto nudo e tormentato…

    Poscia ch’io v’ebbi alcun riconosciuto,
    vidi e conobbi l’ombra di colui
    che fece per viltade il gran rifiuto.

    Incontanente intesi e certo fui
    che questa era la setta d’i cattivi,
    a Dio spiacenti e a’ nemici sui.

    Questi sciaurati, che mai non fur vivi,
    erano ignudi e stimolati molto
    da mosconi e da vespe ch’eran ivi.

    Elle rigavan lor di sangue il volto,
    che, mischiato di lagrime, a’ lor piedi
    da fastidiosi vermi era ricolto.

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  44. pur ammettendo che alcune delle cose dette sono vere, il nepotismo è sempre stato presente nella politica, dalla notte dei tempi, trovo che sia più facile trovare ascolti con atteggiamenti forti, in Italia dove siamo tanto polemici.
    Per strada e nei salotti, noto però che l’atteggiamento della Guzzanti è la norma, così si parla nelle case degli italiani. Il reato di calunnia dovrebbe essere abolito dall’ordinamento italiano, visti gli usi.
    Personalmente a me non piace questa aggressività, da parte di tutti, nessuno è esente che stia a destra o sinistra o al centro o a casa propria. Non è così che vorrei l’essere umano. Però così siamo e così diventiamo.

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  45. l’intervento di grillo è sul suo blog
    e se c’è una persona che è presente nel suo intervento è veltroni
    se poi non ha offeso nessuno… lasciamo stare va
    in compenso travaglio ci ha messo del suo 😀

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  46. Secondo me invece il suo torto e’ quello di fare una satira scontata e mediocre.
    Di aggiungere a questo umorismo un malsano tono di predicazione del suo Verbo “politico” (ma di politica si parla poco: piu che altro e’ indignazione ripetuta sino all’ossessione).
    E di fare un bel danno all’opposizione, dando alla destra molte munizioni.

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  47. A mio avviso le frasi piu’ irrispettose dette in Italia negli ultimi mesi sono quelle pronunciate da Mara Carfagna.
    L’attuale Ministro delle Pari Opportunita’ il 15 febbraio 2007 al seminario Donna, vita e famiglia, da lei stessa organizzato (dunque immagino che le idee fossero frutto di riflessioni, che le parole fossero state preparate, seppur minimamente, e che non si sia trattato di un momentaneo attimo di stanchezza che ha limitato l’afflusso di sangue al cervello), e’ riuscita ad esternare frasi del tipo che «non c’è nessuna ragione per la quale lo Stato debba riconoscere le coppie omosessuali, visto che costituzionalmente sono sterili» e che «per volersi bene il requisito fondamentale è poter procreare» ». Ora, io non ho nessun pregiudizio contro la Carfagna, mi sta anche simpatica e mi fa pure un po’ pena, catapultata cosi’, da un giorno all’altro e senza nessuna esperienza, in un mestiere cosi’ difficile e di responsabilita’ come quello di Ministro della Repubblica Italiana.
    Non so se abbia leccato il pene di Berlusconi, e nemmeno mi interessa piu’ di tanto.
    Tra l’altro Carfagna non dovrebbe nemmeno essere completamente cretina, in quanto laureata in Giurisprudenza (con una votazione di 110/110 con lode) con una tesi in Diritto dell’informazione e sistema radiotelevisivo. (Forse era meglio farla sottosegretario allo Sviluppo Economico con delega alle Comunicazioni).
    Ma allora, come si fa a dire che per volersi bene il requisito e’ poter procreare???
    Che forse non si vogliono bene madre e figlio?
    Devono per forza essere incestuosi per amarsi?
    Oppure nel caso io fossi sterile, incapace di procreare, non potrei voler bene a una donna?
    Non potrei sposarmi?
    Non potrei formare una famiglia??
    E che dire delle coppie che volessero adottare un bambino, invece che crearlo dal loro sperma e ovulo?
    Anche la ministra Carfagna e’ figlia della cultura italiota, fomentata dalla falsa tolleranza vaticana, irrispettosa delle differenze, incapace di concedere diritti a chi si bolla come altro, diverso

    Carfagna, si vergogni, lei non e’ un ministro.
    http://ale1980italy.wordpress.com/2008/06/11/non-sono-razzista-ma-odio-nomadi-rumeni-extracomunitari-e-rom-e-anche-i-froci-non-mi-stanno-tanto-simpatici/

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  48. Mi chiedo con verace stupore, come mai solo
    un’accusa di vilipendio all’indomita, irriverente
    Sabina? In verità (nel fremito prostrato dell’attesa) mi aspettavo di più, molto di più!
    Insomma, qualcosa di più ecclatante, infamante,
    delirante come si conviene a simil governante di
    un’ecclesia sempre più rampante, invadente,
    ficcanasante e avvallante un grasso plebeismo
    padano demagogico e ignorante, una ciarlatana
    televendita politica mafiosa e golpistante, e un
    codazzo con grancassa di neoguelfisti integrati e
    integralisti e nepotisti fascisti-saloisti, cafoni e
    stragisti: sì, francamente, m’aspettavo di più.
    M’aspettavo che tuttta la congrega governante,
    affiancata da teograziati, mastellati, cuffarati,
    casinisti, lobbisti e loggisti-piduisti facessero
    della voce un sol boato martellante, debordante,
    assordante e vilipeso a più non posso (senza pause al respirante, che poi sarebbe stato il parlante) Sabina, e con lei tutti quelli che il suo
    dire han trovato svelante, calzante e graffiante;
    e di seguito cacciare (nel senso di aprire la caccia) ai molti che s’apprestavano e/o s’apprestano in modo circospetto e lesto, ad
    aumentare di tanto la dose, da ridurre Sabina,
    a gentile e timida educante.

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  49. La doppia c di eclatante è voluta.
    Chiedo venia per il tempo trascorso prima
    di chiarire ai lettori (se ancora ci sono) il senso
    rafforzante della doppia.
    Sono fuori tempo massimo!
    Purtroppo o per fortuna, il tempo del
    desiderio e della poesia sono estranei al percorso del divenire, o forse è più attinente
    al mio caso il ciceroniano “senectus ipsa est
    morbus” ?

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