L’isteresi: è la caratteristica di un sistema di reagire in ritardo alle sollecitazioni applicate e in dipendenza dello stato precedente.
In particolare quando un campo magnetico inducente (H) viene applicato ad un materiale ferromagnetico, si ha una sorta di memorizzazione. Se si aumenta il campo inducente fino ad un valore di saturazione della Densità del flusso magnetico (B) e poi lo si porta a zero, si ottiene che il materiale presenta una densità di flusso permanente in assenza di induzione, ovvero rimane magnetizzato. Invertendo la direzione del campo, il campo indotto residuo contrasta il campo inducente e per un preciso valore di H, detto campo coercitivo, la densità di flusso è nulla. Superato questo punto il flusso inizia a salire nella direzione del campo inducente fino a giungere a saturazione. Ripercorrendo il ciclo in senso opposto il fenomeno si manifesta specularmente. La magnetizzazione residua o rimanenza può essere un problema perché per esempio mantiene attratta l’ancora di un relè al cessare del segnale di comando. È possibile comunque eliminare questa magnetizzazione residua, portando il materiale magnetizzato alla temperatura di Curie, alla quale si distrugge l’ordine ferromagnetico negli spin elettronici.
L’isteresi è anche una delle cause di dissipazione di energia nei trasformatori.