TAGESMUTTER: ovvero due giornate da mamma e sugli asili Nido.


Da due giorni nelle pause tra il lavoro e la campagna elettorale (quindi come se fossi una normale mamma in carriera), sto provando a piazzare un figlioletto fittizio in una tagesmutter. I tagesmutter, per chi non fosse avvezzo al welfare nord europeo, sono degli asili condominiali per un massimo di 5 bambini.
Come mamma avrei delle perplessità su un asilo casalingo perché ho dei bellissimi ricordi del mio asilo montessoriano* frequentato per 6 mesi a Bergamo dove c’era un piccolo parco e si poteva giocare nell’intervallo. Avendo frequentato sempre scuole di provincia e di paese ho sempre concepito la scuola con intorno del verde.
Di certo la realtà metropolitana è diversa. Penso ai molti asili con i cortili di cemento che danno sulle strade trafficate e penso a cosa si respirano i bambini. Idealmente mi piacerebbe che tutto il verde di Roma fosse a disposizione ogni giorno per i bambini e non solo per la passeggiata domenicale. Tante delle nostre cosiddette ville hanno strutture interne che potrebbero anche essere usate allo scopo (vedi Villa Pamphili stessa, vedi Villa Flora tra il XV ed il XVI).

Tornando alle tagesmutter, sono certamente una soluzione adeguata in concreto per almeno tre ragioni:
1) possono trasformarsi in una interessante opportunita’ per donne in cerca di un’occupazione alternativa
2) sono un’opportunità per le donne che hanno un bimbo di affidare i propri figli in prossimità
3) sono un gran risparmio (monetario) per l’ente pubblico che dovrebbe investire soldi in strutture edilizie, oltretutto con i vincoli (penso alla città di Roma) costruttivi che ci sono in zone già ampiamente cementificate.

Scopro che la regione ha stanziato nel 2008 (Silvia Costa allora assessore) 1.800.000 euro ad una associazione di cooperative che da quel momento (fonte la cooperativa stessa con cui ho parlato) ha formato 150 donne e quasi tutte sono attualmente impegnate in questa attività. La cooperativa agisce sul territorio romano e si occupa della formazione e del tirocinio delle donne nonché è punto di riferimento per le mamme che cercano una tagesmutter.

Ogni tagesmutter può contenere circa 5 bambini contemporaneamente. Ritengo plausibile che non ci sia molta rotazione quotidiana e che quindi per ogni tagesmutter, oggi, ci siano circa 5 bambini alla volta.

Ciò significa che attualmente (150*5) il servizio di tagesmutter è fruito da 750 bambini. Nella provincia di Roma (dati del 2008 scaricabili dalle statistiche della regione) ci sono circa 200.000 bambini tra 1 e 5 anni. I bambini tra i 3 ed i 5 anni sono 120.000. Secondo cittadinanza attiva Roma è la città con la fila più alta per accedere all’asilo comunale (costo circa 276 euro al mese e lo stesso costo medio è il costo della tagesmutter, un costo che risulta comunque essere tra i più bassi d’Italia seppur impattante sul budget familiare).

Qui potete trovare la lista dei Nidi Comunali o privati convenzionati per singolo municipio con l’indicazione dei posti disponibili anche per fasce di età.

Salta subito all’occhio che non c’è posto per 120.000 bambini e quindi tutti quelli che NON entrano al nido comunale o convenzionato o nei pochissimi posti della tagesmutter stanno a casa con la mamma (perdendo l’occasione di iniziare il percorso fondamentale di socializzazione con l’esterno) o frequentano asili privati con conseguente impatto sul bilancio delle famiglie.

In ultimo, entro il 2010, cioè il prossimo anno, ogni Paese dell’Unione Europea dovrebbe avere tanti asili nido da soddisfare almeno il 33% della domanda. Ma è ben lontana dal raggiungere l’obiettivo di Lisbona concordato in sede europea, anzi sembra che la media nazionale ( e Roma non fa eccezione) sia del 11%. Altro dato, secondo me gravissimo: la domanda è molto bassa, come se non ci fosse fiducia nell’accesso a tale servizio e quindi ci si rivolge a strutture private o si tiene il bimbo a casa o dai nonni.

Mi sembra evidente che sia una priorità per la politica della Regione intervenire il prima possibile per:

1) potenziare le tagesmutter e verificare la proporzione tra i soldi stanziati e il numero di bambini che fruiscono del servizio annualmente

2) potenziare ed incentivare la nascita dei nidi aziendali appoggiandosi alle cooperative del settore e rendendo i nidi aziendali aperti al quartiere.

In una piccola cosa come questa vedo: parità di genere, più lavoro, più Lazio a misura di bimbo.

Qui potete trovare un po’ di informazioni su cosa si fa a Roma da un paio di annihttp://www.casanido.com/home.htm e confrontarle con cosa accade per esempio a Trento (dove stanno sul pezzo da 10 anni) http://www.tagesmutter-ilsorriso.it/

* (sì, ho frequentato 6 mesi di asilo privato dopo 6 mesi dalle suore perché non c’era posto nell’asilo pubblico e ci eravamo appena trasferiti. Litigai con le suore a 5 anni e mio padre mi dovette spostare, non fate battute…L’unica altra esperienza di scuola privata è stata in prima media, sempre dalle suore, altra esperienza molto formativa sulla gestione dell’educazione privata)

20 pensieri riguardo “TAGESMUTTER: ovvero due giornate da mamma e sugli asili Nido.

  1. la domanda è molto bassa? ma le hai viste le liste di attesa degli asili nido a roma?

    Poi c’è da considerare che 270 euro al mese (io credo siano un pò di più ma non molto) x 11 mesi fanno 3.000 euro che non tutti possono permettersi, e allora si che ci si rivolge ai nonni.
    Ah, a fronte di una spesa di 3.000 euro per un nido comunale se ne possono denunciare massimo 600 nella dichiarazione dei redditi, con un risparmio di ben 114 euro. E poi ci si meraviglia se in molti asili nido privati (a 4-500 euro/mese) ti fanno lo sconto se non chiedi fattura.

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  2. TAGESMUTTER:ciao scusa il diturbo,puoi consigliarmi se in sicilia ,si può già fare questo servizio,perchp io giro e giro e non trovo nulla,oppure argomenti senza delle vere spiegazioni,io vorreis apere se si devono fare dei corsi, e dopo come funziona,grazie x avere letto il mio commento, buona serata Elena (sr)

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  3. Ciao, forse non ci conoscete ma noi esistiamo dal 2006, prima ancora della deludente esperienza della regione Lazio alla quale per nostra scelta consapevole NON abbiamo voluto partecipare.
    Venite a visitare il nostro sito http://www.scarabocchiando.info e scoprirete che il nido famiglia a Roma (e non solo!) per noi è una realtà concreta e felice (ma non facile!)
    Sapete quale è il vero ostacolo? La politica!! comuni e circoscrizioni che non ne sanno niente, disinformazione e spreco di risorse e di economie da parte dei nostri rappresentanti in politica. L’esperienza nel Lazio insegna: 6 milioni di euro buttati al vento, una occasione sprecata a solo favore degli enti di formazione.
    E per lei, cara Cristina, prima di scrivere sul suo blog delle informazioni (o delle illogiche deduzioni, come se per ogni maestra diplomata alle magistrali moltiplicassimo i bimbi massimi frequentanti un nido avremmo il totale dei bimbi alle scuole…), le dovrebbe almeno minimamente verificare: “Ciò significa che attualmente (150*5) il servizio di tagesmutter è fruito da 750 bambini”!!!!
    Grazie per lo spazio!
    vi rinnovo l’invio a visitare il nostro sito: abbiamo famiglie associate anche in Sicilia (Angelo e Valentina-Modica), in Puglia (Annarita), Latina, Tivoli e naturalmente Roma e Fiumicino!
    Ciao, Katiuscia Levi.

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    1. Il problema è proprio questo: i numeri che avete “verificato” e “confermato” ma che non sono a disposizione della collettività, né sul sito Casa Nido, né sul quello di Tagesmutter-il Sorriso.
      Sarebbe doveroso che i risultati, soprattutto concreti, cioè di fatto dove sono questi misteriosi 150 – centocinquanta – nidi familiari a Roma attivati e funzionanti? Come si fa a contattarli? Dove si trova e si consulta l’elenco delle assistenti materne formate? Ad ogni modo a noi risultano circa 9 nidi ai castelli romani ed altrettanti a Roma città.
      Viceversa, i nomi e gli indirizzi dei nidi familiari dei NOSTRI NIDI FAMILIARI, sono chiaramente rintracciabili sul nostro sito http://www.scarabocchiando.info.
      La differenza? E che la nostra è una associazione di auto aiuto tra famiglie, nata dalla cronica assenza della classe politica alla vita “vera”, che si è costituita e continua a vivere autofinanziandosi al 100%, mentre il progetto che lei descrive (ma che sono sicurissima non è mai andata a vederne neanche uno di nido famiglia a Roma) hanno fruito, nel Lazio, di circa 6 milioni di euro di finanziamenti pubblici: con l’1% di quella cifra noi ci formiamo 60 mamme…
      Finché l’attività politica resta distaccata dalla realtà, e continua ad essere solo “raccontata”, ma non vissuta, noi cittadini dobbiamo continuare a fare le cose da soli, anche perché anziché rappresentare il popolo, vi rappresentate a vicenda.
      Grazie per lo spazio.
      Cordiali saluti, Katiuscia Levi.

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  4. Ci sono delle novità sul servizio tagesmutter in Sicilia.Vorrei iniziare a reperire delle informazioni ma non so da dove iniziare,su internet si trova molto poco per la regione Sicilia,lei puo darmi qualche indicazione.

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    1. ciao mi chiamo Tiziana e abito a Parma. Ho frequentato il corso per diventare tagesmutter ed anche quello per gestire un servizio tagesmutter. Ho intenzione di ritornare nella mia città, Catania, e provare a lanciare le tagesmutter, avendo i titoli e le conoscenze inerenti questa realtà. Per dare comunque un’informazione genrale posso anticiparvi che:
      – E’ necessario frequentare un corso di 250 ore + 50 ore di tirocinio (è richesta un’adeguata formazione ma non titoli di studio inerenti l’infanzia)
      – La tages non lavora MAI da sola ma sempre per conto di un’associazione o cooperativa da cui è messa sotto contratto
      – L’abitazione della tages non deve subire modifiche strutturali ma sono necessari dei requisiti imprescindibili per la casa (adeguata metratura, impianto elettrico e di riscaldamento a norma)
      Chiunque fosse interessata può contattrmi sulla mia mail.Ciao a tutte.

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  5. Non capisco come mai la signora Katiuscia di Scarabbocchiando deve buttare fango su CasaNido su tutti i siti internet/ forum per dare credito al suo servizio. Possibile che non ha altre credenziali? Una tagesmutter di CasaNido, l’unico servizio di nidi famiglia accreditato da Regione e Provincia!

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  6. Ciao io mi chiamo Francesca anch’io ho un nido famiglia si chiama giocare e sognare a casa di Francesca .Non è stato facile ma vi assicuro che è una esperienza meraviglosa.Io mi trovo a Napoli dove il regolamento non c’e’ ancora ma si può fare seguendo delle linee guida della Regione e rifarsi alla legge nazionale.Visitate il mio sito http://www.giocareesognare.it.Ciao

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  7. Ciao A tutti, mi chiamo Giusy , frequento un corso per diventare Operatrice Socio Sanitario e vorrei sapere se e’ possibile svolgere questa attivita’ nella provincia di Napoli e a chi posso rivolgermi per saperne di piu’ su questa attivita’.

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  8. SALVE A TUTTI
    IO SONO PRESIDENTE DI UN’ASSOCIAZIONE NATA NEL 2011 A MASCALUCIA (CT) QUANDO ANCORA IL TAGESMUTTER NON LO SI CONOSCEVA. NELLA MIA CASA ADOTTO LA REALTA’ TEDESCA QUELLO DI AIUTARE DAVVERO LE FAMIGLIE DIETRO UN RECUPERO DI UNA MINIMA QUOTA ASSOCIATIVA OFFRENDO SVARIATI SERVIZI PER OGNI ESIGENZA PER BAMBINI DA I 3 MESI AI 24ANNI DI ETA’, NATURALMENTE A 24ANNI AIUTIAMO ATTRAVERSO UN PERCORSO IL RAGAZZO NEL SUO CAMMINO UNIVERSITARIO.
    CHI VOLESSE SAPERNE DI PIù E COLLABORARE INSIEME MI SCRIVA…

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