Questo silenzio.


E’ da un po’ che scrivo poco e questo accade per molti motivi.

Da una parte il tanto lavoro che mi tira via le ore senza che nemmeno me ne accorga, ma dall’altra una serie di cose che vorrei dire che si elidono a vicenda.

Da una parte la voglia di dare una mano alle decine di bravi candidati in campo dall’altra la scelta di un silenzio composto e responsabile (chissa’ poi se invece non e’ irresponsabile) delle tante cose che non piacciono in particolare la spesa che alcuni candidati alle regionali stanno affrontando: dagli sms, ai manifesti abusivi, le lettere a casa, i call center con messaggi ambigui degni della peggiore Wanna Marchi fini alla busta dell’elettore alle cene elettorali con dentro 500 euro a testa che roba da pazzi.

I finti buoni, i migliori…mi fanno paura. Mi fa paura che i peggiori e i cattivi siano cosi’ impresentabili da farci ingoiare tutto, tacere molto.

Per fortuna ci sono persone che vorrei vedere in regione nel Lazio e che vi chiedo di votare (se ci riesco, come dicevo ne scrivero’ meglio): Touadi’ il capolista che si e’ generosamente candidato mettendosi in gioco. Valentina Grippo come donna. Eugenio Patane’ per la sua preparazione e il coraggio di assumere posizioni scomode. E Valeriani per avere scelto di non fare manifesti a Roma perche’ e’ impossibile farli senza che siano abusivi. Nel dubbio non li fa. E poi Massimiliano Massimiliani per la battaglia comune nel non volere ricandidare in regione i consiglieri regionali uscenti (peccato che nessuno di noi intendeva di piazzarli quasi tutti altrove tra cui la maggior parte alla Camera e al Senato). Nella lista civica per Zingaretti sicuramente Francesca Santolini, ricordando che la lista non e’ civica, e’ molto politica e fatta a tavolino (scusate io continuo a dire cio’ che penso…le liste civiche sono appendici dei partiti, e’ lecito, va benissimo, ma diciamolo). E, in ultimo. Fabio Luciani per chi vota a Latina con cui l’anno scorso facemmo la battaglia per tentare di cambiare il PD Lazio.

Eppure ho in testa le parole di Barbara di qualche giorno fa, animatrice di un comitato popolare in difesa di una villa romana, una villa di cui Il compianto Argan disse: “non costruiremo nemmeno una gabbietta per canarini qui”.

Invece ora pare che ci sia il progetto di un campo da golf e di villette di lusso. Anche con pezzi di PD che ne condividono il “cambio di destinazione”. Insomma ho in testa le parole di Barbara, l’espressione del tradimento, il nostro.

Insomma mandiamo in regione i migliori. Chi vi martella di lettere di carta, chi vi invita a cena, chi fa telefonate coi call center, chi tappezza la citta’ di decine di giri di manifesti chi vi paga…ha un sacco di soldi che non puo’ avere se non avendo usato la politica in modo disonesto. Esprimete la preferenza. Se non lo fate aiutate i peggiori.

Mandiamo i migliori in questo panorama triste, in questa campagna elettorale di nuovo monca, sporcata dalla resurrezione di Berlusconi, dalla demagogia di Grillo e di Ingroia. Non vedo i colori forti che avrei voluto vedere sui diritti, sul lavoro. Un cambio radicale, profondo, coraggioso. Vedo un mischione di cose che mi fa pensare che lunedi’ mattina ci sveglieremo nell’era eterna del Gattopardo.

Mandiamo i migliori, non abbiamo altra scelta.

Forse avrei dovuto tacere fino a lunedi’, ma evidentemente ho un’idea della politica diversa, credo nella maturita’ di chi legge e penso che sia invece bello parlarci. Anche di questo. Credo sia la democrazia.

7 pensieri riguardo “Questo silenzio.

  1. E quindi i migliori si anniderebbero in un partito pieno di faccendieri, banchieri tesserati e trasformisti (Cippitelli candidato con Zingaretti, serve commentare?), e senza una linea politica precisa, con un leader che bofonchia, non riesce a finire una frase e approssima quei “5-6-7-8 miliardi di euro da rientrare, quelle robe lì”?
    Lo specchietto dei 4 presentabili nel marasma dei soliti noti piddini non attrae più, i “migliori” (te compresa) sono sistemici, servono a placcare d’oro la serraglio corroso dalla ruggine. Non ci crede più nessuno, non ti crede più nessuno. Come nessuno crede più ai sondaggi prezzolati che avvantaggiano l’aborto bipolarista decurtando almeno 10 punti percentuali a Grillo. Avete fallito, punto. E non si torna indietro.

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