Caro Matteo,


si parla in queste ore delle tua nomina a premier e io non posso non pensare ai mesi passati. Alla battaglia di tutti noi a quella tensione collettiva che si è infranta contro il “corpaccione” del partito e contro regole farraginose. Oggi chi voleva il nostro scalpo, chi ci dava dei berluscones, chi ha fatto di tutto per farci fuori ad ogni sgambetto ti sta chiedendo di essere tu quello che ci porta fuori dal pantano.

Inutile ripetere cosa è accaduto in questi mesi: Bersani le elezioni non le ha vinte, Grillo in nessun modo ha accettato di accordarsi con Bersani, la destra di questo Paese rappresentata da Berlusconi è la peggiore d’Europa ma, come dici spesso, ha pur preso intorno a quel volto, quasi 10 milioni di voti e non può essere delegittimata.

Serve pacificare il Paese in più punti. Serve pace tra le generazioni. Serve pace tra le classi sociali. Serve pace tra le aziende e i lavoratori. Serve pace tra nord e sud. Serve pace tra i cittadini e la politica e tra i contribuenti e lo Stato.

Un governo Napolitano-Renzi è l’abbraccio vitale di due generazioni che saltano quelle di mezzo – quelle del 1968 e del 1977 – che per troppo sognare il cambiamento sono diventati “sistema”, sono diventati “inamovibili” più di tutti coloro che nei loro anni di gioventù hanno contestato. E’ un patto generazionale che esclude quelle due generazioni che con i propri figli il patto non l’hanno mai voluto fare, troppo attaccati alla loro idea di essere gli unici eterni giovani e che non si sono accorti di avere divorato tutti i sogni fino a lasciarci con poco. Solo la nostra creatività e la difficoltà di riconoscerci collettivo

Hai davanti a te un’enorme responsabilità: quella di mettere insieme quel collettivo . Hai poco tempo e tante insidie.

Se accetti devi farlo dettando delle condizioni ferree. Il Governo deve essere tutto di gente nuova. Non necessariamente giovane perché sappiamo bene che non è solo questo il tema e sappiamo bene che i singoli non devono e non possono essere travolti dagli errori collettivi. Devi chiedere a Rodotà di far parte del governo per lanciare chiari segnali al M5S. Devi chiedere la fiducia a tutto il Parlamento sulla base di pochi punti. Devi mettere la fiducia su ogni riforma e costringere chi non vota le riforme a rendere conto al Paese. Devi darti un tempo e devi essere il primo a rispettarlo. Tra un anno almeno devi chiedere conto agli elettori perché un vero leader si misura sul consenso. Devi inchiodare ogni partito alle proprie responsabilità e non cedere mai di un passo: rendere conto solo al Paese. Se ce la fai tra un anno potrai anche sceglierti la maggioranza e far partire un’epoca di riforme profonde che manca al Paese dagli anni 60.

C’è in campo un’altra ipotesi.

Che qualcuno voglia bruciarti. Perché non avvenga devi porre condizioni. E devi scendere a patti sempre e solo con la tua coscienza e con il Paese. In questo modo anche se si andrà al voto presto a bruciarsi saranno loro e non tu e con te il sogno dentro il quale molti di noi e un buon pezzo di Paese sta riponendo le sue speranze per il futuro.

p.s. Ricordiamocelo come una mantra: noi non siamo la destra del PD. Siamo la sinistra del III millennio, quella che ora in questo pantano deve nascere con vocazione maggioritaria tenendo dentro tutti da Vendola a Barca perché noi abbiamo l’aspirazione a governare, non a fondare partiti per farli alleare il giorno dopo le elezioni.

 (scritto nella notte tra il 22 e il 23 aprile 2013)

23 pensieri riguardo “Caro Matteo,

    1. Anche secondo me! Renzi farebbe la fine di Monti, osannato all’inizio, facile capro espiatorio poi. Per la serie “vai avanti tu che a me mi vien da ridere”

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  1. Non ci credo che stai prendendo sul serio questa ipotesi. Se “voi” avete l’aspirazione a governare con i voti di Pdl e Lega non avete chiaro cosa significhi governare, o forse per voi significa poltrone, potere, porta a porta (nel caso avete imboccato la strada maestra, avanti così!).

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  2. Queste righe sono la sintesi delle mie paure, cara Cristina. È da ieri che tremo e gioisco insieme, all’idea che finalmente Matteo Renzi possa essere chiamato ad agire quel cambiamento sempre evocato e mai realizzato. Tremo però al pensiero che sia un modo per togliergli il futuro, per cancellare in pochi mesi, un avversario politico pericoloso. Temo quella gran parte di PD che oggi lo chiama a guidare il Paese e fino a 24 ore fa lo definiva miserabile, arrivista e il nuovo Berlusconi che avanza. Certamente se dovesse essere chiamato trasversalmente a guidare il Paese in questa fase, per lui sarà durissima e come te, credo dovrà essere determinato e ferreo nel definire e misurare obbiettivi, sui quali poi richiamare ciascuno alla propria responsabilità, innanzitutto rispondendo al Paese. Tremo, ma allo stesso tempo penso che Matteo ha sempre parlato di CORAGGIO: ecco forse è arrivato il momento di agirlo quel coraggio, che come diceva Churchill e’ la prima delle qualità umane, perché è quella che garantisce le altre . Incrociamo le dita.

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  3. Concordo in pieno con Cristiana, aggiungo solo che se Renzi rispondesse negativamente alla chiamata di Napolitano si esporrebbe all’accusa di essere uno che che guarda solo al proprio interesse e si brucerebbe una larga fetta di consenso. Dunque spero che Matteo dica si con le condizioni dette qui da Cristiana.

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  4. Ci sono in tanti che dicono che con la destra di Berlusconi non si deve governare, io sono uno di quelli, però quì non si tratta di governare, quì si tratta di fare un governo per fare poche leggi che servono con urgenza al paese, per prima quella elettorale, senza di quella non si può andare a nuove elezioni, quindi Matteo Renzi accetta, ma attento, sii inflessibile, come dice Cristiana, se fai un passo falso il caimano ti ingoia in un boccone, come ha fatto con Monti e Bersani.

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  5. “Sto con Marchionne senza se e senza ma. (12 gennaio 2011)
    La privatizzazione dell’acqua è necessaria agli investimenti. (4 giugno 2011)
    Sarò sbrigativo: a me dell’articolo 18, usando un tecnicismo giuridico, non me ne po’ frega de’ meno. (27 marzo 2012)
    Sono favorevole ai termovalorizzatori, ci sono in tutta Europa e non fanno venire il cancro. (21 aprile 2012) ” Matteo Renzi

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  6. PS: ti ricordo tuo post di giusto qualche settimana fa:
    Pensieri sparsi nella notte
    Ora: niente inciuci. Niente dialogo con Berlusconi. Bagno di umiltà e 3 punti da fare con il M5S: legge elettorale, taglio degli stipendi, taglio dei parlamentari e ritorno al voto. Se solo proviamo a parlare con Berlusconi al prossimo giro il M5S prende il 51% e se lo sarà pure meritato.

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    1. Citi cose su cui e’ tornato e su cui ha anche cambiato posizione. Non dobbiamo dialogare con berlusconi. Dobbiamo farlo fuori insieme agli altri anziani e parlare a tutti. Anche al M5S.

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  7. caro matteo

    sei andato avanti, tutte queste settimane, a ripetere che “non si sta facendo niente mentre il paese soffre”, a dirti disposto alle larghe intese, a trattare berlusconi come un avversario rispettabile e non come la malattia dell’italia. ora la possibilità di fare un governo assieme a berlusconi, ovviamente “un governo del fare”, ovviamente “per il bene del paese”, ti viene offerta. e tu non rinuncerai, vero? perchè vedi, caro matteo, se rinunci, qualcuno potrebbe pensare che tu, conoscendo molto bene gli umori della gente e soprattutto della gente del pd (e li conosci molto meglio di quanto non li conoscano i tuoi seguaci, alcuni dei quali sono esaltati a livelli berlusconiani o grilleschi), predichi la necessità di fare un governo con berlusconi ma non vai a farlo in prima persona perchè altrimenti quella base che conosci così bene (anche se sei molto diverso da qelle persone, quasi antropologicamente, di sicuro politicamente) non te la perdonerebbe, capirebbe fino in fondo qual è il tuo gioco, e inizierebbe (sempre che non sia già iniziata) la parabola discendente. ma tu non sei così meschino vero, caro matteo, e questa opportunità di governare con berlusconi la coglierai al volo. non prenderai nel tuo governo uno come rodotà, no, perchè, come ha spiegato un tuo autorevole sostenitore, su rodotà ha messo il cappello per primo grillo. però metterai ad esempio un antisistema come chiamparino, la novità assoluta.

    caro matteo, almeno abbi rispetto della mia intelligenza, che non è molta, ma neanche a zero, e per favore non venirmi a raccontare che tu sei “di sinistra”, o ancora “la sinistra del terzo millennio”; chi dice cose come quelle che hai sempre detto tu, e i tuoi con ancora maggior violenza, non è di sinistra, e non può essere considerato tale neppure in un paese strano come l’italia. chi applaude marchionne come l’hai applaudito tu, con la sinistra c’entra come i cavoli a merenda. infine chi punta tutto sull’immagine, sulla scenografia, chi al ragionamento preferisce lo slogan e alla riflessione uno show, non è di sinistra. ma proprio per niente. e se cerchi barca e vendola perchè qualche voto in più fa sempre comodo, allora non sei diverso da quei politici (orrendi, finiti) che tu dici di voler rottamare; ma non so se ti servirà a conquistare il mio voto. davvero, non lo so…

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  8. PACE TRA LE CLASSI SOCIALI??? MA VERGOGNATI!!!!!
    Il 2% più ricco degli italiani posside il 40% della ricchezza del paese, una percentuale simile a quella di gran parte dei paesi capitalisti, e tu mi vieni a parlare di pace tra le classi sociali? Ma vai a quel paese, va’.
    Ecco a cosa si arriva pur di andare al governo: patti con Berlusconi e pace tra le classi sociali…che schifo.

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  9. Caro Matteo…..ti prego manda in pensione Berlusconi come hai promesso…..salvandolo dai processi in barba all’articolo 3 della costituzione…..e salvando/salvaguardando le sue aziende come gli hai promesso duranye quella cena ad Arcore…..dai Matteo e il momento della pace dell’unita…..fai vedere alla Nazione che sei tu il nuovo D’alema o Violante…scegli tu???

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  10. No Cristiana, io francamente spero che Renzi non diventi il capo del governo, perchè sarebbe la fine di ogni idea di “sinistra”, qualunque cosa questo voglia dire.

    Ma francamente mi sono stancato di questi giochetti, qualunque sia il governo che avremo, di due cose sono convinto:

    sarà il governo che abbiamo voluto, perchè alla fine la maggioranza degli italiani a votato le persone che ci hanno portato a tutto ciò

    sarà il governo che continuerà a fare quello ha già fatto monti e non farà quello che monti non ha fatto (e che io avrei desiderato fcesse) perchè è costituito dalle stesse forze politiche che sostenevano monti, solo con un PD più debole ed un PDL più forte. E di questo risultato è il PD il maggior responsabile.

    Ci sta bene … tanto non impareremo mai!

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  11. Molto bella e sentita la lettera di Cristina Alicata a Matteo Renzi. Soprattutto, molto romantica e piena di speranza. Ma, a mio parere, è sbagliato il destinatario.
    La condividerei totalmente se fosse rivolta a un uomo di sinistra, per esempio a Niki Vendola, le cui non comuni qualità morali e intellettuali sono al di sopra di ogni calcolo e ambizione, ma soprattutto autentiche e votate alla coerenza. Ovviamente di parte, di una parte che ha una visione del mondo e delle cose ben definita e che non può, non vuole e non deve essere confusa o interscambiata, con disinvolta indifferenza, con quella di chi pensa in modo opposto. La politica è fatta di idee e di principi e non è sempre e soltanto l’arte dell’utile e del compromesso, con chiunque. Anche con chi sta palesemente in mala fede e rappresenta l’antitesi del proprio pensiero.
    “Serve pacificare il Paese in più punti. Serve pace tra le generazioni. Serve pace tra le classi sociali. Serve pace tra le aziende e i lavoratori. Serve pace tra nord e sud. Serve pace tra i cittadini e la politica e tra i contribuenti e lo Stato.”
    E’ vero, verissimo. Ma cara compagna Cristina, con chi vuoi cercare, concordare e firmare questa pace?
    Con Renzi, che piace tanto al cavaliere, ma assai meno a quelli di sinistra? Che è certamente il nuovo ma non rappresenta quell’idea, vecchia e superata in cui crediamo e che vuole rottamare tutti e tutto con un pragmatismo in perfetto stile arcoriano?
    Con quelli che attaccano la magistratura tutti i giorni, che manifestano al Palazzo di Giustizia di Milano, che hanno certificato in parlamento che Ruby è la nipotina di Mubarak, che hanno fatto della corruzione un’arte (oggi, tanto per cambiare, hanno arrestato il tesoriere della Lega Belsito e due assessori in Basilicata), che hanno approvato solo leggi pro domo sua (Falso in bilancio, legittimi impedimenti, Lodo Schifani, Lodo Alfano, Rogatorie, Cirami, Cirielli, salva Fininvest, condoni vari ecc.)?

    Forse la vecchia DC e i Fanfani, gli Andreotti e, soprattutto, i Moro di un tempo sarebbero oggi – come lo furono allora, in certi momenti – possibili e più degni alleati per l’emergenza nazionale. Con gli avversari di oggi, nulla è possibile ottenere proprio perché appartengono a un altro mondo, fatto di egoismo, falsità e menefreghismo. Cercano complicità e alleanze solo quando, sconfitti o in forte crisi, si devono aggrappare al primo scoglio per non affogare miseramente.
    E noi, buon samaritani masochisti, anziché annegarli definitivamente, li salviamo ancora. Come un anno e mezzo fa (con la rinuncia alle elezioni e alla vittoria facile e certa) o come due-tre mesi fa, quando Silvio era quasi evaporato.

    Tutti insieme allora, pronti a sostenere e a rilanciare il paese, obtorto collo, con il Napolitano bis, con Amato, con Violante, con Alfano, Cicchitto, Gelmini e Gasparri: il nuovo che avanza.
    Prodi e Rodotà avevano da fare!
    Prepariamoci dunque, come dice Travaglio, al “pensiero unico di stampa e tv, alla canzone mononota a reti ed edicole unificate”, che appoggeranno questa rivoluzionaria operazione e cercheranno di convincerci della sua ineluttabilità.
    (Alfredo Laurano)
    Molto bella la lettera di Cristina Alicata a Matteo Renzi. Soprattutto, molto romantica e piena di speranza. Ma, a mio parere, è sbagliato il destinatario.
    La condividerei totalmente se fosse rivolta a un uomo di sinistra, per esempio a Niki Vendola, le cui non comuni qualità morali e intellettuali sono al di sopra di ogni calcolo e ambizione, ma soprattutto autentiche e votate alla coerenza. Ovviamente di parte, di una parte che ha una visione del mondo e delle cose ben definita e che non può, non vuole e non deve essere confusa o interscambiata, con disinvolta indifferenza, con quella di chi pensa in modo opposto. La politica è fatta di idee e di principi e non è sempre e soltanto l’arte dell’utile e del compromesso, con chiunque. Anche con chi sta palesemente in mala fede e rappresenta l’antitesi del proprio pensiero.
    “Serve pacificare il Paese in più punti. Serve pace tra le generazioni. Serve pace tra le classi sociali. Serve pace tra le aziende e i lavoratori. Serve pace tra nord e sud. Serve pace tra i cittadini e la politica e tra i contribuenti e lo Stato.”
    E’ vero, verissimo. Ma cara compagna Cristina, con chi vuoi cercare, concordare e firmare questa pace?
    Con Renzi, che piace tanto al cavaliere, ma assai meno a quelli di sinistra? Che è certamente il nuovo ma non rappresenta quell’idea, vecchia e superata in cui crediamo e che vuole rottamare tutti e tutto con un pragmatismo in perfetto stile arcoriano?
    Con quelli che attaccano la magistratura tutti i giorni, che manifestano al Palazzo di Giustizia di Milano, che hanno certificato in parlamento che Ruby è la nipotina di Mubarak, che hanno fatto della corruzione un’arte (oggi, tanto per cambiare, hanno arrestato il tesoriere della Lega Belsito e due assessori in Basilicata), che hanno approvato solo leggi pro domo sua (Falso in bilancio, legittimi impedimenti, Lodo Schifani, Lodo Alfano, Rogatorie, Cirami, Cirielli, salva Fininvest, condoni vari ecc.)?

    Forse la vecchia DC e i Fanfani, gli Andreotti e, soprattutto, i Moro di un tempo sarebbero oggi – come lo furono allora, in certi momenti – possibili e più degni alleati per l’emergenza nazionale. Con gli avversari di oggi, nulla è possibile ottenere proprio perché appartengono a un altro mondo, fatto di egoismo, falsità e menefreghismo. Cercano complicità e alleanze solo quando, sconfitti o in forte crisi, si devono aggrappare al primo scoglio per non affogare miseramente.
    E noi, buon samaritani masochisti, anziché annegarli definitivamente, li salviamo ancora. Come un anno e mezzo fa (con la rinuncia alle elezioni e alla vittoria facile e certa) o come due-tre mesi fa, quando Silvio era quasi evaporato.

    Tutti insieme allora, pronti a sostenere e a rilanciare il paese, obtorto collo, con il Napolitano bis, con Amato, con Violante, con Alfano, Cicchitto, Gelmini e Gasparri: il nuovo che avanza.
    Prodi e Rodotà avevano da fare!
    Prepariamoci dunque, come dice Travaglio, al “pensiero unico di stampa e tv, alla canzone mononota a reti ed edicole unificate”, che appoggeranno questa rivoluzionaria operazione e cercheranno di convincerci della sua ineluttabilità.
    (Alfredo Laurano)
    P.S. Sarà per un ‘altra volta, l’incarico è alla “famiglia” Letta. Ma ciò non cambia il mio pensiero.

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    1. Molto bella la lettera di Cristina Alicata a Matteo Renzi. Soprattutto, molto romantica e piena di speranza. Ma, a mio parere, è sbagliato il destinatario.
      La condividerei totalmente se fosse rivolta a un uomo di sinistra, per esempio a Niki Vendola, le cui non comuni qualità morali e intellettuali sono al di sopra di ogni calcolo e ambizione, ma soprattutto autentiche e votate alla coerenza. Ovviamente di parte, di una parte che ha una visione del mondo e delle cose ben definita e che non può, non vuole e non deve essere confusa o interscambiata, con disinvolta indifferenza, con quella di chi pensa in modo opposto. La politica è fatta di idee e di principi e non è sempre e soltanto l’arte dell’utile e del compromesso, con chiunque. Anche con chi sta palesemente in mala fede e rappresenta l’antitesi del proprio pensiero.
      “Serve pacificare il Paese in più punti. Serve pace tra le generazioni. Serve pace tra le classi sociali. Serve pace tra le aziende e i lavoratori. Serve pace tra nord e sud. Serve pace tra i cittadini e la politica e tra i contribuenti e lo Stato.”
      E’ vero, verissimo. Ma cara compagna Cristina, con chi vuoi cercare, concordare e firmare questa pace?
      Con Renzi, che piace tanto al cavaliere, ma assai meno a quelli di sinistra? Che è certamente il nuovo ma non rappresenta quell’idea, vecchia e superata in cui crediamo e che vuole rottamare tutti e tutto con un pragmatismo in perfetto stile arcoriano?
      Con quelli che attaccano la magistratura tutti i giorni, che manifestano al Palazzo di Giustizia di Milano, che hanno certificato in parlamento che Ruby è la nipotina di Mubarak, che hanno fatto della corruzione un’arte (oggi, tanto per cambiare, hanno arrestato il tesoriere della Lega Belsito e due assessori in Basilicata), che hanno approvato solo leggi pro domo sua (Falso in bilancio, legittimi impedimenti, Lodo Schifani, Lodo Alfano, Rogatorie, Cirami, Cirielli, salva Fininvest, condoni vari ecc.)?

      Forse la vecchia DC e i Fanfani, gli Andreotti e, soprattutto, i Moro di un tempo sarebbero oggi – come lo furono allora, in certi momenti – possibili e più degni alleati per l’emergenza nazionale. Con gli avversari di oggi, nulla è possibile ottenere proprio perché appartengono a un altro mondo, fatto di egoismo, falsità e menefreghismo. Cercano complicità e alleanze solo quando, sconfitti o in forte crisi, si devono aggrappare al primo scoglio per non affogare miseramente.
      E noi, buon samaritani masochisti, anziché annegarli definitivamente, li salviamo ancora. Come un anno e mezzo fa (con la rinuncia alle elezioni e alla vittoria facile e certa) o come due-tre mesi fa, quando Silvio era quasi evaporato.

      Tutti insieme allora, pronti a sostenere e a rilanciare il paese, obtorto collo, con il Napolitano bis, con Amato, con Violante, con Alfano, Cicchitto, Gelmini e Gasparri: il nuovo che avanza.
      Prodi e Rodotà avevano da fare!
      Prepariamoci dunque, come dice Travaglio, al “pensiero unico di stampa e tv, alla canzone mononota a reti ed edicole unificate”, che appoggeranno questa rivoluzionaria operazione e cercheranno di convincerci della sua ineluttabilità.
      (Alfredo Laurano)
      P.S. Sarà per un ‘altra volta, l’incarico è alla “famiglia” Letta. Ma ciò non cambia il mio pensiero.

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  12. Per errore (e chiedo scusa alla blogger per la mia scarsa capacità tecnologica), ho inserito più volte il mio commento e non sono riuscito a cancellarlo. Qualcuno può dirmi come si fa? Grazie

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