Liberare Roma.


“Il mondo dell’associazionismo cattolico e più in generale tutti coloro che fanno propri i valori della dottrina sociale della chiesa si schiereranno contro chiunque sostenga forme di matrimonio contro il diritto naturale, l’eutanasia, la liberalizzazione delle droghe e l’estremismo settario di sinistra. Impossibile dialogare con Marino come sindaco di Roma”. Lo afferma in una nota Francesco Smedile, già consigliere UDC di Roma Capitale e presidente della Commissione Riforme Istituzionali per Roma Capitale.

Ecco, no, per capirci.

Ricordo a tutti che la sfida che ci aspetta a Roma in questo momento difficile è proprio una sfida di liberazione. Ci sono fascismi striscianti che sopravvivono nel tessuto delle democrazie fragili, che si abbattono sulle diversità, che si eleggono a portatori del pensiero unico. Roma è nefastamente prigioniera di una cultura primitiva che con il cattolicesimo quello vero NON c’entra nulla. Ignazio Marino è un cattolico “adulto” che separa il Vangelo della Costituzione. E’ bene ricordare oggi che anche quella è Liberazione.

E come scrive Estella Marino (che non è parente di Ignazio ed è candidata al consiglio comunale ed è la persona per cui spenderò i prossimi mesi perché è dalle persone come Estella che dobbiamo ripartire): “Buon 25 aprile… di liberazione… per ricordarci da dove veniamo e come e’ stato difficile costruire la democrazia in un paese che ciclicamente si abbandona alla via piu’ semplice e populista.”

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