Unioni Civili dopo la legge elettorale, un’opportunità per portare la legge a casa.


Capisco la preoccupazione (lo sono anche io) sull’esito delle Unioni Civili.

Capisco anche che se un premier rilascia delle dichiarazioni ad Avvenire sul superamento di un testo di legge (quello della Cirinnà per capirci) è difficile capire immediatamente che non c’è nulla di cui preoccuparsi (mi sono ampiamente preoccupata anche io).

Però all’assemblea del PD siamo stati chiarissimi: si faranno dopo le riforme istituzionali (al cui iter complicato stiamo tutti assistendo) e le linee guida NON sono cambiate: “Secondo fonti vicine a Palazzo Chigi la nuova normativa, che andrà a ritoccare il codice civile nel libro primo, garantira alla coppia omosessuale che deciderà di convolare a nozze l’iscrizione all’ufficio dello stato civile in un apposito registro. Da quel momento otterrà i diritti e i doveri delle coppie eterosessuali: dalla reversibilità della pensione alla successione, dai diritti in materia assistenziale e penitenziaria all’assegnazione delle case popolari. Insomma, un’equiparazione a 360 gradi. O quasi. Resterà, infatti, fuori il diritto all’adozione. Tuttavia, è sul piatto l’ipotesi di istituire la stepchild adoption: uno dei soggetti della coppia potrà adottare il figlio dell’altra parte dell’unione civile nel caso in cui il genitore naturale dovesse morire”. (quest’ultima frase contiene in modo evidente un’imprecisione, la step-child adoption prevede l’adozione immediata alla nascita del bambino non alla morte del partner)

Suggerisco a tutti di usare le energie per vigilare che questo accada, non sarà una passeggiata neanche questo passaggio, ma la legge elettorale sarà approvata e allora vediamo se NCD vuole andare a votare pur di non far passare questa ed altre doverose riforme, perchè arrivare alle Unioni Civili con la legge elettorale già approvata fa cambiare lo scenario (e quindi i rapporti di forza) completamente. Non vi pare?

p.s. (e non è un caso che la destra stia facendo le corse per ricompattarsi…)

8 pensieri riguardo “Unioni Civili dopo la legge elettorale, un’opportunità per portare la legge a casa.

  1. Certo, certo, è sempre colpa dell’NCD, certo, se il PD fosse da solo, eh, allora vedremmo… vedremmo l’omofoba Toia eletta capo delegazione in Europa, vedremmo azzerata l’IMU a case e cliniche della chiesa, vedremmo il PD buttare nel cesso anche una scemenza come la scelta del cognome, o magari sentiremmo la ministra Boschi elogiare il ‘grande statista’ Fanfani per il quale ‘le bugie in politica non pagano’ (doveva esserne ben cosciente, era quello che si spese abbondantemente contro il divorzio raccontando nei comizi delle balle che al confronto Ruby nipote di Mubarak diventa un’ipotesi plausibile)

    Già, senza NCD avremmo la sinistra al governo…

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  2. Io davvero non ti capisco: faccio fatica a comprendere come una persona che pure reputo intelligente possa ancora dar credito ad un
    soggetto del genere.
    Renzi ci sta prendendo per il culo. Ma non solo su questo tema: su tutto.
    Una costante politica degli annunci dove nulla viene realmente concretizzato, e dove tutta l’attenzione viene constantemente spostata sulla “nuova riforma” partorita in conferenza stampa.
    Lavoro, economia, fisco, giustizia, pubblica amministrazione, diritti civili, e chi più ne ha, più ne metta; il vuoto assoluto, quando addirittura non c’è la prosecuzione delle politiche portate finora avanti, con quegli atti concreti che non si vogliono vedere, preferendo restare ad ascoltare gli slogan. E non è colpa di Ncd, del B. redivivo, dei “gufi”: siamo davanti al più smaccato gattopardismo, tanto offensivo quanto palese.
    Sarebbe il caso di aprire gli occhi. E usare le energie non per vigilare sull’azione di un governo volutamente fallimentare, ma per andare avanti, senza Renzi e nonostante Renzi. Il resto è fatica sprecata.

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  3. Mario Adinolfi non può essere preso come punto di analisi.
    Abusa del ruolo di giornalista per fini puramente personali: garantirsi una posizione, vendere il suo “libro”, magari progetta una futura candidatura.
    Questo accade perché il silenzio istituzionale in merito ai diritti, permette a qualsiasi avvoltoio di alimentare le paure delle persone e creare pericoli inesistenti.
    Però c’è da dire che la risposta di Renzi resta sempre troppo vaga. Io comprendo che il politichese debba essere inclusivo delle posizioni di tutti gli elettori ma oramai serve chiarezza. Credo che siamo arrivati ben oltre la frutta con le promesse, le allusioni, frasi dette non dette, frasi da interpretare.
    Ora serve chiarezza. Molti ringrazieranno e gli avvoltoi mangeranno meno sulla pelle degli altri.
    restiamo a guardare, buon lavoro 🙂

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  4. Ma non è che quando paventavi una deriva autoritatistica ti riferivi, inconsciamente, a certi lidi fiorentini invece che genovesi? Il riscatto dei 40enni cresciuti sotto l’egida di Silvio e di Mike. Finiremo a rimpiangere gli originali.

    A proposito, fanatica del nuovo governo, che ne pensi della proposta del ministero della cultura del prode Franceschini che propone agli operatori della musica e della cultura non solo di lavorare gratis ma addirittura di pagare per farsi conoscere e per far conoscere la straordinaria cultura italiana nel mondo. È questo il puntare sulle giovani leve? È così che il governo Renzi vuole risolvere i problemi di un settore fondamentale che sta fallendo definitivamente? Facendo pagare i debiti vecchi è già in crisi profonda e spera semplicemente di lasciare questo paese? Promuovendo la politica di un lavoro sottopagato anzi per niente pagato a fronte di una prestazione di qualità?

    Sì vergognasse Franceschini. Si vergognasse tutto il governo Renzi, e si vergognassero anche profondamente quelli che lo appoggiano senza se e senza ma. Te compresa.

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