Il problema non sono le primarie.


In molte regioni e città il vero profondissimo problema è che non si fanno crescere classi dirigenti all’altezza. Bravi amministratori che in modo naturale possano dare il cambio avendo dalla propria parte la fiducia e la stima dei cittadini. Così si scontrano spesso tra loro vecchio apparato, sradicati dai territori, persone che fanno convergere poteri non proprio bellissimi. Insomma non vediamo una bella competizione sana alle primarie sa un bel po’ di tempo. Dove per sana, prima ancora che per l’assenza di brogli, intendo tra politici bravi da ambo le parti. La riflessione non va fatta sulle primarie. Ma sul partito e la sua capacità di crescere non per fedeltà ma per competenza all’interno delle sue filiere.

8 pensieri riguardo “Il problema non sono le primarie.

  1. scusa eh, mi fai un due o tre esempi di competizioni sane alle primarie, di quelle che “non si vedono da un pò di tempo”?
    non mi parlare del paesuncolo di vattelapesca, mi riferisco a leadership, segreteria partito, parlamentari, regionali, etc.

    "Mi piace"

  2. E non dovrebbe valere lo stesso discorso per le preferenze?

    Ad ogni modo, interessante notare come la Paita la veda in maniera diametralmente opposta alla tua, quando dice che “le primarie in Liguria sono considerate un vero successo” e soprattutto che ”il rilancio dell’azione del PD coincide esattamente con la capacita’ di dare slancio allo strumento delle primarie”.
    Tu invece non vedi una bella competizione sana alle primarie da un po’ di tempo…

    "Mi piace"

    1. Vi prego, sono ligure, abbiate pietà, non ricordatemi la Paita, sostenuta oltre che da “Gerundio” Burlando dalla ministra Pinotti che sostiene “meglio i voti di NCD di quelli di SEL”.

      E mo’ che -beep- mi voto io adesso alle regionali?

      "Mi piace"

  3. Nel momento in cui uno dei candidati alle primarie del csx “apre” ad accordi elettorali verso la dx, smettono di essere primarie del csx, ed eventuali elettori di dx sono più che legittimati a partecipare nella scelta del loro candidato.
    Una questione politica talmente grande che sovrasta il solito schifo dei “signori delle tessere”, la cui presenza si continua a tollerare fintanto che continua il loro sostegno al segretario in carica. O fino alla prossima tornata di arresti, come a Roma.

    "Mi piace"

  4. Credo anch’io che “il problema non sono le primarie”, ma la politica del partito, la distanza fra le dichiarazioni e quanto avviene: Sono d’accordo con Lorenzo: in Liguria un candidato ha aperto all’appoggio del centro-destra, spalleggiata in questo da un ministro del governo..
    Quindi quello che era cominciato come una fase assolutamente transitoria, per le riforme più urgenti, viene oggi definita un’alleanza organica. Del resto, provata da una legge elettorale “nuova” che contiene tutto quello che per anni si era criticato della precedente, vista allora come antidemocratica. La franchigia sull’evasione, il falso in bilancio che rimane com’era (e la lotta alla corruzione?). Mentre i buoni propositi vengono sempre coniugati al futuro. Sempre più remoto.
    In un post precedente Lei parlava, a ragione, della perdita di fiducia. Sembra che dobbiamo sostituirla con atti di fede.

    "Mi piace"

  5. “Liguria, primarie sporche: annullati 13 seggi – Ma Paita resta la candidata ufficiale del Pd”
    Cara Alicata, è giusto che tu t’interroghi sui problemi all’interno del PD. Ma mi spieghi, io che del PD non sono, per quale cacchio di motivo dovrei votare PD? siano esse elezioni di quartiere, comunali, regionali, nazionali o europee?

    "Mi piace"

    1. In effetti e’ interessante chiedersi perche’ uno dovrebbe votare, chesso’, diciamo la Moretti al parlamento europeo, per poi vederla dare le dimissioni dopo pochi mesi per correre da presidente del Veneto, avendo – comunque vada a finire – una poltroncina assicurata in consiglio regionale. Domanda interessante, destinata a non avere risposta, come tutte le altre.

      "Mi piace"

Commenta se hai qualcosa da dire.