Roma. Mi dispiace, devo dirlo.


Mi dispiace ma devo dirlo. Il problema dell’Italia non sono i Casamonica o i Corleonesi. Loro sono una parte del problema. L’altro pezzo di problema è anche chi oggi non è in grado di fare un’analisi seria su cosa è successo, sullo stato di diritto senza gettare inutile benzina sul fuoco. Senza fermarsi a pensare. Dagli al sindaco, al prefetto, ai carabinieri a tutti, senza cercare di distinguere e capire. E’ legale fare un funerale con carrozza e cavalli? Sì. Se non ci piace va cambiata la legge non serve sbraitare è inutile, è solo sfogatoio. E’ legale che dei parenti agli arresti domiciliari possano partecipare a delle esequie? Sì. E’ legale portare una banda ad un funerale? Sì. E’ legale suonare la musica del padrino? Sì. Tutto questo fa parte del nostro stato di diritto. E’ il motivo per cui siamo una democrazia e non una dittatura: non si incarcerano i sospettati, non si fucila la gente in piazza. Non vi piace? Fate un colpo di Stato o andate a votare la prossima volta chi pensate vi garantisca leggi migliori (o magari solo il loro rispetto). Per come la vedo io si sono inanellate una serie di coincidenze che senza l’elicottero (come ho già detto ciò che mi sembra più grave non dal punto di vista dei Casamonica ma della sicurezza di Roma) sarebbero solo sembrate eccentriche. I Casamonica fanno i funerali così da sempre e non è per questo che li vorremmo condannare, ho visto matrimoni di persone onestissime molto più kitsch. Se ce ne siamo accorti solo ora è grave. Ci sono articoli sui Casamonica con Ferrari e Rolls del 1996, e del 1998. La cosa che mi pare grave è che se è vero quanto si dice la banda non sia stata smantellata fino in fondo, i loro beni (se esistono) tutti requisiti. Certo che è palese la debolezza dello Stato, ma non in questa fotografia folcloristica. Mi spiace anche aggiungere che il parroco ha ragione. Vittorio Casamonica era cattolico e magari si era confessato. La Chiesa non ragiona e non può ragionare come la legge di uno Stato, un padre francescano una volta mi ha persino detto che il perdono di Dio è infinito perché è proporzionale all’infinito divino, incommensurabile per noi. Non è affare nostro, nostro di noi agnostici. Io non discuto di preti. Ci discuto, li vorrei fuori dalle scuole, vorrei abolire l’8xmille e i patti lateranensi, ma non mi permetto di discutere di un prete che celebra un funerale. Se la vedrà lui con il suo superiore. Smettiamo di essere come i francesi ai tempi della ghigliottina a fare dritto e rovescio e che tempo quante teste si sono ritrovati prima Napoleone e poi la restaurazione? Stiamo dando tutti uno spettacolo pietoso, sempre, in qualsiasi discussione. Sarebbe molto più interessante “seguire i soldi” e smantellare sistemi che guardare ciò che coi soldi si compra e si vede, senza chiedersi “da dove”? Vogliamo dare la colpa al sindaco per tutto questo? O vogliamo chiederci cosa è successo a Roma negli ultimi 30 anni? Vogliamo continuare a fare trasmissioni TV (In Onda si sta specializzando in questo format-sketch) con Salvini e le sue felpe contro il nero, l’arabo e il Casamonica. Porta audience. Pubblicità. Ma non fa informazione. Anzi, finisce di distruggere quel poco di coscienza civile che c’è rimasta. A chi giova questa distruzione totale dello spazio riflessivo? Se non mi sentissi pazza con la cassandrite direi ad una dittatura. Ma non voglio sentirmi pazza.

45 pensieri riguardo “Roma. Mi dispiace, devo dirlo.

  1. I CASAMONICA ? LA PACCHIANERIA NON E’ UN REATO. L’INDIGNAZIONE NON DEVE RIVOLGERSI VERSO I CASAMONICA MA A CHI HA PERMESSO (SOTTOVALUTAZIONE ? COLLUSIONE? INCAPACITA’? ECC.) IL PROLIFERARE DI UN SISTEMA DI POTERE NON TANTO OCCULTO.

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  2. Cri, hai ragione pezzo per pezzo
    ” E’ legale fare un funerale con carrozza e cavalli? Sì. Se non ci piace va cambiata la legge non serve sbraitare è inutile, è solo sfogatoio. E’ legale che dei parenti agli arresti domiciliari possano partecipare a delle esequie? Sì. E’ legale portare una banda ad un funerale? Sì. E’ legale suonare la musica del padrino? Sì. ”

    ma quanto è pacchianeria, e quanto (come sostiene Saviano) è ostentazione di potere, e di potere mafioso? Anche perché si trattava di un corteo non autorizzato che ha bloccato il traffico, e questo NON è legale. Scommetti che se era una parata pro maria (quella che si fuma, non quella che si prega) degli autonomi di Forte Prenestino partivano i candelotti?

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  3. Certo, tutto legale, ma la decenza dove la mettiamo? Funerali proibiti a Welby ed ammessi per un boss mafioso, vigili e carabinieri a scortare il corteo funebre mettendo in secondo piano le esigenze dei cittadini, elicottero a bassa quota che butta petali e tutti a dare scuse peggiori dello spettacolo insulso.
    Per nessun funerale di noi comuni cittadini ci si potrebbe permettere questo.
    Inoltre, tutto questo laissez-faire in punta di diritto con masse festanti al seguito è l’ennesima prova di forza della criminalità in Italia, ormai una gestione parastatale in simbiosi con gran parte della politica, dal piano locale a quello nazionale.
    Parafrasando quanto scritto da IlSole24Ore: in attesa dell’ennesimo “mai più” per ora la sola parola è vergogna.

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  4. “Vogliamo continuare a fare trasmissioni TV (In Onda si sta specializzando in questo format-sketch) con Salvini e le sue felpe contro il nero, l’arabo e il Casamonica. Porta audience. Pubblicità. Ma non fa informazione. Anzi, finisce di distruggere quel poco di coscienza civile che c’è rimasta.”
    Purtroppo di c’è un diffuso menefreghismo ed i media molto distraggono e poco informano, al netto di Salvini e della sua Lega che con la malapolitica ci si arricchisce da decenni, di queste cose non si parla ancora abbastanza, altroché distruggere la coscienza civile. Non sempre a ripetere una cosa questa perde valore, anzi, spesso continuare a ripeterla porta ad un’azione.

    “A chi giova questa distruzione totale dello spazio riflessivo? Se non mi sentissi pazza con la cassandrite direi ad una dittatura. Ma non voglio sentirmi pazza.”
    Lo spazio riflessivo non si preserva certo stando zitti di fronte a queste vergogne. Comunque è palese che molti al governo campano di repubblica ma si preparano alla dittatura, il trend è talmente chiaro che non ci vuole certo Cassandra.

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  5. Il problema non è se il funerale dei Casamonica è stato kitsch o meno (lo è stato, il Gay Pride lo è molto di più e anche io nel mio piccolo non scherzo) il problema è che questo funerale è stato l’occasione per una rivendicazione plateale da parte di una clan criminale del suo controllo del territorio. La parrocchia di Don Bosco si è fatta cassa di risonanza (lo sapeva? non lo sapeva? direi che fare lo gnorry non è un lusso possibile per un parroco di Roma), il prefetto è caduto dal pero (se non è in grado di prevedere questo come l’arrivo in pieno centro di tifosi scatenati non ci sarebbe la sede di Aosta che è anche più fresco?).
    Da tutto questo lo sconcerto e le giuste polemiche (se si esclude il M5S che chiede le dimissioni di Marino, ma ormai è un loro tic), se no, se è tutto legale, autorizziamo anche i caroselli di Ferrari sulla Tuscolana per ogni libertà condizionata concessa ad un affiliato del clan.

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    1. sono d’accordo.
      come ho scritto altrove, non abbiamo visto un funerale tamarro (a cui tutti, secondo il proprio gusto, avrebbero diritto…), abbiamo visto un funerale di stato per un uomo di potere.
      è uno schiaffo a tutti quelli che vorrebbero mostrare fiducia nelle istituzioni e sarebbero tentati di denunciare le violenze, e che da ieri hanno un quadro più chiaro di chi può fare cosa e come.
      e se non è il primo caso (e non è il primo) questo non fa che aumentare il problema.

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      1. No non avvallerei assolutamente una cosa simile, funerale di stato! Forse era un canto del cigno (magari…)? Continuando a dargli visibilità, a fare notizia così come fanno i giornalisti lo trasformiamo in qualcosa che non è oltre la pacchianeria assoluta e il messaggio “noi siamo potenti, guardateci”, È tutto da vedere. I giornalisti usano questo fatto soprattutto come strumento politico. Vergognosi. I corrotti, i non vedenti delle passate amministrazione e i collusi dell’ultima amministrazione danno loro potere. Non rappresentano nè Roma nè i romani, ma chi li conosce! Ha ragione Sabella quando dice che la città non ha sviluppato ancora gli anticorpi contro la mafia e la corruzione. Abituati a voltarci dall’altra parte o peggio…

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  6. Tutto vero ma, era tutto autorizzato questo corteo, questa cerimonia così come è stata fatta?
    Fosse stato un comune cittadino (ovviamente con le stesse possibilità economiche), avrebbe potuto farla, o forse sarebbero arrivate le forze dell’ordine ad impedirla (pare che in questo caso le forze dell’ordine siano addirittura arrivati a scortare il corteo.
    Striscioni con scritte “Re di Roma….. Etc.” Si possono solo ricondurre ad un fenomeno pacchiano o kitsch, o forse vi è qualche altro messaggio dietro che non vogliamo vedere?
    Non è forse una dimostrazione di superiorità, di potere, verso altri clan e forse anche verso lo stato?
    È vero il problema non sono i Casamonica, vero allora qual’è? Le istituzioni che non hanno debellato i clan? Vero ma sono sempre le istituzioni.
    Le trasmissioni e i media fanno solo disinformazione? Si probabilmente è vero, però sono le stesse fonti che ci fanno apparire agli occhi del mondo come la Repubblica delle banane.
    Coscienza civile? Ma siamo sicuri che ce ne sia rimasta un po’?
    E non per via dei media, della disinformazione operata da trasmissioni varie.
    Siamo noi stessi che la abbiamo seppellita accettando e votando una politica che ha permesso e permette queste cose.
    Non parlo di colori, di persone, di partiti.
    Parlo degli italiani che si ribellano se non possono andare allo stadio a vedere la partita o se gli tolgono il calcio o toccano i propri interessi. Altrimenti, solo un po’ di clamore sul momento, e poi domani tutto come prima.
    E noi continuiamo nella stessa situazione fino al prossimo evento.
    Poi sinceramente non lo vedo troppo come uno stato di dittatura, forse più come di anarchia.

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    1. > forse sarebbero arrivate le forze dell’ordine ad impedirlo

      Cioè venivano i carabinieri e caricavano un funerale col morto? Seriamente?

      I vigili hanno scortato la carrozza come fanno per qualsiasi carrozza per evitare il traffico, mica per proteggere il boss defunto.

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  7. Condivido l’approccio, sono anch’io scandalizzata delle trasmissioni della 7. Cosa non si fa per la pubblicità. Serve comunque più stato e anche un’energia maggiore di marino sulla città. Ci sentiamo tutti umiliati. Sono a Milano e tutti mischiano tutto, clima insopportabile e roma ha una grossa necessità di riscatto etico.

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  8. Se è permesso a Mario che festeggia il matrimonio della figlia perché vietarlo a loro?

    Che poi fa pensare che parlate del corteo illegale (premesso che da me non serve nemmeno il permesso ma magari a Roma è diverso). E quindi? Bisogna mettere un vigile ogni 10 metri e appena vede un assembramento di persone chiamare la carica per disperderle o cosa?

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  9. E tu veramente pensi che ci siamo tutti scandalizzati perchè il funerale è stato kitsch? Ma davvero o per scherzo? Cioè, nessuno di noi ha riflettuto sull’accaduto. Non ci è piaciuta la musica, tutto qui. Ci siamo fatti un problema di estetica del funerale. Ci siamo scandalizzati per la carrozza. Tu ti sei fatta un giro su fb, hai letto un paio di post e hai capito che ci ha tanto dato fastidio il cattivo gusto della cerimonia?

    Ma che hai letto? Te lo sei inventato?! Allora è un’altra cosa!

    Dai! Hai scritto questo post, così, di getto. per dire qualcosa di provocatorio fine a se stesso e scatenare un po’ di polemica. Tanto pe’ fa’ l’alternativa.
    Vebbe’ dai. A posto così. Facciamo finta di niente.

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  10. Il ragionamento secondo me zoppica perché dà una valutazione “tecnica” dell’evento (rispetto delle leggi, rispetto delle “regole” della fede) dimenticandosi la valutazione del significato. Quel funerale non era “diverso” per il folclore ma lo era per il valore. Ridurre tutto ad un problema di comprensione degli usi e costumi del “popolo Casamonica” è secondo me ingenuo. Quell’evento aveva finalità ben diverse. Era una dichiarazione, una prova di forza, la messa in scena del potere temporale della famiglia: fatto di soldi (ostentazione dello sfarzo) e di consenso (ostentazione della folla). Sono dinamiche molto più profonde e purtroppo noi romani ancora facciamo fatica a coglierle.

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      1. Verissimo. Anche i cavalli davanti al funerale di Lucky Luciano nel ’62 a Napoli erano tradizione campana (non sto scherzando). Eppure lo sappiamo tutto il significato che avevano “realmente”. Ripeto: non sovrapponiamo i piani. Quello non era il funerale di un notabile sinto. Era il funerale di un Re di Roma.

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  11. La fastosità del matrimonio cozza con la povertà “presunta” delle persone coinvolte e del modo in cui questa ricchezza è stata accumulata. Tutto qua.
    Hanno i soldi per pagare la carrozza trainata dai cavalli? Bene. Hanno i soldi per pagare la benzina degli Hammer e delle Ferrari e delle Porsche? Ottimo.
    Allora perchè non usano quei soldi per aiutare la loro etnia invece di campare sulle nostre spalle?
    Come mai sono i comuni a dover attrezzare i campi Rom e non se li attrezzano da soli?

    Ancora ricordo la mia esperienza alla Caritas: davamo il farmaco gratuitamente a quello che se lo veniva a prendere in Ferrari…

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  12. Mi spiace, ma non condivido. le responsabilità ci sono, eccome. A partire dal prete che non doveva negare il funerale, però poteva non dare le chiavi ai parenti per attaccare giganteschi striscioni alla sua chiesa con il defunto vestito da Papa. Ci osno responabilità delle stazioni di pubblica sicurezza locale che doveva segnalare quello che stava per avvenire (polizia e carabinieri sono dislocati sul terriotrio non solo per intervenire ma anche per prevenire). Se è vero che i vigili urbani hanno fatto un servizio privato per la famiglia fin dalla strada dell’abitazione, anche di questo dovranno rispondere i responsabili. E anche se non è illegale suonare la musica del Padrino a un funerale non si può ignorare il sototsto, sia in particolare, sia sullo scenario di Mafia Capitale. E’ un atto di orgoglio mafioso che fa venire i brividi. E che polticamente – e dai credenti religiosamente – va condannato “senza se e senza ma”. Senza strumentalizzazioni “tutatcolpadimarino”, ma neanche facendone solo un fatto di costume.(Anna Maria Bianchi)

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  13. Secondo me l’autrice in qualche modo ha ragione, eppure è completamente fuori strada. Il problema non è il funerale dei Casamonica, e neppure la critica che è stata fatta “in occasione del funerale” aveva come oggetto il funerale. La maggior parte delle critiche aveva come oggetto la situazione politica (e della giustizia) complessiva, che consente che ESISTANO I Casamonica. E che non abbiano nessun problema a far vedere il loro potere. E a scrivere “abbiamo conquistato Roma”. Perché è la verità. QUESTO è il problema. Non il funerale.

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  14. Non sono per nulla d’accordo! Legale sì, forse, ma disgustoso resta. Quando un uomo muore, se ne é stato degno e meritevole, lo si porta in trionfo, si fa a gara per reggergli la bara, gli si infestano persino le vie. Vedere questo “trionfo” per un criminale, non può non inorridire le persone per bene. Ricordiamoci anche che il giudice Carnevale assolse i peggiori mafiosi assassini utilizzando le maglie della legge, quindi non é certo perché una cosa é legale, che diventi “giusta” o che fi sia la dittatura al contrario!

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  15. Cara Cristiana, non si può, in punta di penna, essere in disaccordo con te. E’ chiaro che il funerale di Roma non è, di per se stesso, un’attentato allo stato, ma solo la dimostrazione che ci sono zone dove lo stato non esiste o, se esiste, è uno stato diverso da quello descritto nella nostra Costituzione. E’ vero che non si può negare un funerale ad un cattolico, come non si può negare un funerale con i cavalli, così come non si può non ammettere un funerale con la banda che suoni quello che più piace. Tutto questo necessita di permessi però, di regole da rispettare di consequenzialità con quello che è stato il nostro agire. Nessun parroco può rifiutarsi di officiare un funerale, ma le facciate delle chiese non sono luogo d’affissione; un corteo di 40/50 auto che seguono un feretro, hanno bisogno dell’intervento dei vigili urbani, non può essere fatto e basta. Nel corteo, si rispettano le regole stabilite dal codice della strada come in qualsiasi altra occasione. Ecco, se parliamo in punta di diritto, il funerale di Roma, continuo a chiamarlo così, è stato la negazione delle regole in moltissime occasioni specifiche, non solo nella già sanzionata “volata dell’elicottero”. Negazione delle regole che, se ostentata a tale punto, diventa sfida allo stato di diritto, una sfida che loro, il clan intendo, hanno già vinto come tu ben ricordavi. E’ chiaro che loro sono una parte del problema, ma una parte grottescamente forte quando vuol ricordare a tutti gli altri componenti il consesso civile, di essere tale. Tutto questo, nella sedicente capitale di uno stato repubblicano, non può e non deve essere accettato. Ci sono, evidentemente, delle persone che ricoprono cariche per le quali, magari hanno le conoscenze giuridiche adatte, ma non hanno la sensibilità e l’etica che il ruolo richiede.

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  16. Dispiaciti per il tuo misero blog e non per l’ètica degli Italiani.

    Come siete bravi/e voi pseudo scrittori/giornalisti a cercare la vostra fetta di pubblico, cercando di uscire fuori da tutti i cori.
    Quello che in pratica l’articolo proclama e reclama è la DEMOCRAZIA e l’impossibilità di utilizzarla.
    Una chiacchiera, una parola, nasce da bocca ed in orecchi entra e finisce. Non genera nessun meccanismo se non lo sfogo, come hai detto tu e nessun comportamento sociale (purtroppo ndr).

    Quello che tu critichi mia cara Don Chichotta della tastiera, è la possibilità della gente comune di lamentarsi del proprio stato di NON-DIRITTO.
    Non funzionano ed è palese ed ormai conclamato che il SISTEMA non funziona ed ormai, una frase del genere non è più QUALUNQUISMO è pura e santa verità.

    Accettiamo tutto, lo stiamo facendo ormai da 50 anni; il popolo Italiano non ha più una COSCIENZA SOCIALE, una MEMORIA STORICA, e va bene. Anche questa è la realtà di oggi (purtroppo ndr).

    Ma che voi “giornalistucoli” da web e strapazzo vogliate farci passare da “lamentoni” e “bamboccioni” come quell’altro onorevole INETTO ed INCOMPETENTE di cui, al momento, non ricordo il nome NO, allora non ci sto.
    Perché le vostre belle parole che alla fine riportano, come causa di tutto, questa figura ormai mitologica dell’uomo normale, onesto e che non vive delinquendo, non va bene.

    Volevate diventare giornalisti storici? Inviati di guerra? non vi hanno rilasciato nemmeno il tesserino da giornalisti e magari non avete fatto nemmeno l’università? Ma magari è anche possibile che sia il correttore di wordpress ad indicarvi dove va l’H o l’accento….

    Bene andatevene affanculo sul vostro piccolo blog e continuate a fare demagogia che vale meno di quella che fanno i nostri politici in tv.

    E continuate a credere che il vostro pubblico composto di 300 like sia la giustificazione al vostro talento.

    Perché il popolo Italiano non si è indignato perché qualche zingaro è arrivato in carrozza al funerale, men che mai che mentre sfilata, si sentivano musiche Italo-Americane; il popolo Italiano si è indignato perché è rimasto chiuso in garage perché le vie erano bloccate, perché si è tappezzata unn Chiesa di manifesta (indecorosi e FORTEMENTE ALLUSIVI), che una semplice decisione di gusto abbia permesso di mettere in seconda priorità la sicurezza pubblica (vedi elicottero) e, credo di poter dire, soprattutto, che quel gran testa di cazzo del prete, sotto ordine per carità, del Vicario, si è rifiutato di svolgere i funerali di quell’altro povero diavolo malato di SLA.

    Eccole le motivazioni mia cara scrittrice del cazzo, e su questi pochi punti, credo di poter ancora asserire che il FOLCLORE te lo puoi infilare su per il culo, così i tuoi prossimi articoli o stronzate simili, saranno sicuramente più COLORATE:

    Ed in ultimo, per chi si collegherà al tuo link e leggerà il tuo articolo; ma che cazzo vuol dire NON SI POSSONO FERMARE LE NUVOLE NEMMENO CON UNA CANOA?
    Volete fa tutti gli strani/interessanti, scrivendo le prime due cazzate che vi vengono in mente.

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      1. Come ha ammesso lo stesso Gabrielli, per vietare una qualunque manifestazione pubblica, incluso un funerale, non serva una condanna per mafia ma un prefetto che, anche su input delle autorità cittadine (il sindaco per esempio?), valuti la contrarietà della manifestazione in questione al mantenimento dell’ordine pubblico. Si tratta dunque di una valutazione non necessariamente legata a fatti giudiziari ma che tiene conto dell’opportunità civica, civile e politica di esaltare un potere criminale, mafioso o meno che sia, comunque da condannare e non da celebrare. In tempi come questi, le istituzioni cittadine dovrebbero mostrare i muscoli e appigliarsi a qualunque cavillo burocratico o giuridico per tarpare le ali a questi fenomeni. Invece per i cittadini, me compresa, il funerale ha costituito la rappresentazione plastica di chi comanda a Roma e del fatto che le istituzioni sono al soldo di questa gente criminale, inclusa l’attuale amministrazione. Anche se non ce ne era davvero bisogno tanto era chiaro in precedenza. Mi creda, sarebbe bello pensare che sto solo dormendo e devo svegliarmi. Ritengo, invece, di avere gli occhi ben aperti, forse più di lei.

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  17. E a completamento della nota di prima, esistono vari reati che potevano configurarsi. In primis l’apologia di reato. Il prete aveva non solo il dovere morale ma anche giuridico di non far appendere quegli orrendi manifesti alla Chiesa perché non fanno altro che esaltare la figura di un boss mafioso a re di roma, nelle scritte, o a Papa, nelle immagini. Se non è apologia di reato questa, quale potrebbe essere? Un 10 e lode comunque va al Sindaco. Se con Alemanno pensavamo di aver visto tutto, quando dichiarava pubblicamente di non sapere che l’acqua a zero gradi diventa neve (il grande Max Paiella docet), Marino lo sta nettamente battendo nelle due specialità olimpiche di “fare lo gnorri” e “casco dal pero”.

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      1. Nulla…è notorio che a capo della polizia di Roma Capitale c’è la famiglia Casamonica, non il Comune ed il suo Sindaco, ovvio…e meno male che mi devo svegliare io

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  18. Allucinante! Si parla da giorni dello scandalo del funerale (ma non del COME MAI UN CLAN POSSA FARE IL BELLO E IL CATTIVO TEMPO A ROMA!)
    Non ne posso piu’! Per non dire delle trasmissioni tipo “Dalla vostra parte-anche d’estate” ! Anche d’estate??
    Che poi chi ti autorizza ad essere dalla mia parte??!
    Ma che ne sai tu poi qual è la ..mia parte?!!
    Cristina, fai qualcosa tu, che sei potente!

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  19. Grazie per questo bellissimo commento, pieno di umanità: leggere articoli del genere fa sentire meno solo.

    per il resto, 160 “like” contro quasi 600 pollici versi, molti dei quali di gente che si dice e si crede di sinistra, e non razzista: costernante.

    Ancora grazie

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  20. la chiesa scomunica i mafiosi. quindi il funerale poteva e doveva essere negato eccome. sul resto dell’articolo sono d’accordo. ma la questione funerale religioso si/no a mio avviso andrebbe corretta dall’autrice.

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