Pensieri sparsi sulla Regione Lazio

Sono senza PC, senza telefono, quindi vi posto le poche cose scritte su FB.

Su Casini.

Casini intanto faccia dimettere i suoi dalla Regione Lazio. Poi alla pulizia interna del PD ci pensiamo noi, chiedendo un passo indietro a tutti per le prossime elezioni, di certo questri consiglieri distratti hanno dimostrato incompetenza, ma certo non accettiamo lezioni dall’UDC dei palazzinari e del Piano casa. La Regione va azzerata con pochissime eccezioni e vale ancghe per SeL, Verdi ed IDV. Perché anche loro hanno accettato posti in commissioni e fondi. Quindi abbiate la cortesia di chiedere scusa e garantire il ricambio.
 
Se entrassi in carica.
 
Mi sembra scontato dire che qualora dovessi entrare in carica a causa delle dimissioni degli attuali consiglieri regionali del PD lazio anche io mi dimetterei.
 
Sulle dimissioni dei consiglieri del centro sinistra, in particolare del PD.
 
Le dimissioni collettive dei consiglieri del PD Lazio sono doverose sia per accelerare il voto sia per sottolineare le responsabilita’ di molti e i silenzi davanti al sacco del Lazio. Mi auguro che a questo segua l’abbandono dell’attivita politica e il ricambio della dirigenza laziale. Lo dobbiamo ai bambini ai malati ai disabili ai precari non pagati da aziende a loro volta non pagate da enti regionali.
 
Sulle lacrime di coccodrillo della Polverini.
 
Cara Polverini: dimettiti. I soldi i partiti tra cui il tuo su tutti se li sono rubati, ma glieli hai dati tu invece di destinarli ad asili nido, ospedali, infrastrutture. E chi e’ stato complice di questo furto se ne vada spontaneamente.

 

L’onestà che mi preoccupa.

Nel Lazio ne stanno venendo fuori delle belle. Il PDL ne viene travolto in maniera eclatante. Qualcosa è venuto fuori anche per il PD.

E non è ancora finita.

Croppi, animatore del referendum RomaSimuove e cacciato da Alemanno (in effetti a destra era sprecato e solitario) ci ricorda i metodi con cui si abusa dei soldi pubblici (e non sono ancora tutti).

Per quanto mi riguarda mi preoccupano di più i consiglieri comunali e regionali onesti, anche del mio partito, che tutto vedono, tutto sanno e non dicono nulla perché il sistema si basa fondamentalmente sull’omertà di appartenenza. Soldi pubblici che finanziano progetti inesistenti, associazioni che non servono a niente, cene pantagrueliche, manifesti abusivi, troppi.

Un po’ dimissioni per favore.

Per esempio nel PDL Lazio e non solo del capogruppo, ma anche di chi sapeva. I soldi dei partiti sono sempre nostri, non loro. Sempre pubblici.

p.s. Franco Fiorito è stato votato da 30000 persone. Che mi piacerebbe vedere tutte quante in faccia, mentre si divorano cene pantagrueliche e magari chiedono e ottengono favori. Un’altra piccola lezione su cosa sono in Italia le preferenze: quasi sempre un bello scambio tra politica ed elettori.