Solo froci.

Niente cordoglio mondiale.

Solo froci. In fondo se la sono voluta, no? Potevano starsene a casa.

L’ultima cosa che mi andava di seguire oggi era il calcio. Qualcuno ha detto qualcosa? Hanno fatto due minuti di silenzio? (domanda seria, non ho seguito quindi ditemi se e’ successo qualcosa).
Sono solo io a notare qualcosa di strano nella reazione a questa strage? E’ perche’ erano solo “froci”? E’ solo roba nostra? O e’ roba di tutti come il Bataclan?

 

Unioni civili: storia di una lotta che chiede responsabilità verso l’altro.

Per quanto le parole della CEI mi facciano rabbia so che non dobbiamo cadere nel tranello di prendercela con la Chiesa. La Chiesa ingerisce se lo Stato la fa ingerire e lo Stato non deve farlo, deve mostrarsi all’altezza del compito che gli è dato, quello di rappresentare e possibilmente guidare il proprio Paese e la sua complessità. Sono tra le persone che abolirebbe il concordato subito, ma sulle unioni civili i miei occhi saranno puntati sulla politica che ha fatto una promessa e ora deve mantenerla. Saranno settimane di fuoco. Accompagniamo la legge al voto e difendiamo il testo, un testo che non rappresenta la piena uguaglianza, ma che tutela i figli delle nostre famiglie, determina responsabilità. Stiamo chiedendo una legge che tuteli i soggetti deboli delle nostre famiglie, che consideri i destini delle persone quando morte, malattia e separazione capitano. Più che diritti di una lobby di viziati, stiamo chiedendo di potere esistere nel compito più alto: quello delle responsabilità verso gli altri.

p.s. Se solo la Chiesa afferrasse questo aspetto nella lotta omosessuale, capirebbe di dovere essere la nostra prima alleata e non la nostra prima nemica.

Unioni civili: la legge si farà, ma ora difendere il testo.

Che il cammino della legge sulle unioni civili non sarebbe stato facile anche dopo essere state incardinate al Senato lo sapevamo e l’ho scritto ieri. Di sicuro le parole di Di Maio sulle adozioni non aiutano (per me era molto importante che il M5S si dimostrasse compatto per costringere il PD a non tentare altre strade come quello dell’emendamento sull’affido rafforzato). Una cosa è certa: la legge sarà una buona legge solo se la votano PD, M5S e SeL. Se M5S si sfila o non conduce una battaglia aperta sul testo presentato in aula, il testo è in pericolo perchè il PD da solo i numeri su quel testo non lik ha. Questo è lo stato dei fatti ad oggi. Vedo in giro omofobi che gioiscono perché la Boschi parla di gennaio 2016 (la promessa era di votarle entro l’anno). Non sanno proprio su cosa gioire: la legge si farà. Mettetevi l’anima in pace. A questo punto la cosa importante è difendere il testo, se dobbiamo votare una porcata il 31 dicembre preferisco votare a gennaio. Penso che su questo chiunque di buon senso possa essere d’accordo. Comunque la strada è ancora in salita.

Questi che combattono contro le unioni civili sono pazzi.

“Faccio una proposta: separiamoci tutti. Se lo Stato dovesse dare una valenza pubblica alle unioni di persone dello stesso sesso, se addirittura dovesse passare il ddl Cirinnà, che non solo dà un riconoscimento alle convivenze di persone indipendentemente dal sesso, ma le equipara in tutto tranne che nel nome al matrimonio, ritengo che noi che investiamo nella famiglia ci dovremmo separare civilmente.”
(non ve lo dico chi lo ha scritto perché da mesi faccio questo esercizio: non li cito e non li nomino. E dovreste farlo anche voi così non vendono libri, non vendono giornaletti, non vanno in TV, Non dovete citarli. La più grande battaglia contro l’omofobia:; farli scomparire intellettualmente.)
Io invece propongo una santa alleanza tra famiglie per un welfare più a misura di genitori e di figli. MI pare più normale. Non so a voi.
p.s. Ha ragione Michela Murgia, chi si oppone alle Unioni Civili capisce solo le parole “immorale” e “contronatura”. Aggiungo io: semanticamente lavorano per negazione. Una sorta di soluzione finale verbale. Deve essere una patologia. Vanno indubbiamente curati.

La pluridivorziata del Kentucky e la parabola del buon Samaritano.

[Luca 10:25-37]
“Ed ecco, un certo dottor della legge si levò per metterlo alla prova, e gli disse: Maestro, che dovrò fare per eredar la vita eterna?
Ed egli gli disse: Nella legge che sta scritto? Come leggi?
E colui, rispondendo, disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l’anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso.
E Gesù gli disse: Tu hai risposto rettamente; fa, questo, e vivrai.
Ma colui, volendo giustificarsi, disse a Gesù: E chi è il mio prossimo?
Gesù, replicando, disse: Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s’imbatté in ladroni i quali, spogliatolo e feritolo, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Or, per caso, un sacerdote scendeva per quella stessa via; e veduto colui, passò oltre dal lato opposto. Così pure un levita, giunto a quel luogo e vedutolo, passò oltre dal lato opposto.
Ma un Samaritano che era in viaggio giunse presso a lui; e vedutolo, n’ebbe pietà; e accostatosi, fasciò le sue piaghe, versandovi sopra dell’olio e del vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo menò ad un albergo e si prese cura di lui.
E il giorno dopo, tratti fuori due denari, li diede all’oste e gli disse: Prenditi cura di lui; e tutto ciò che spenderai di più, quando tornerò in su, te lo renderò.
Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s’imbatté ne’ ladroni?
E quello rispose: Colui che gli usò misericordia. E Gesù gli disse: Va’, e fa’ tu il simigliante.”
 
Se dovessimo dare un’interpretazione evangelica a questa mancata accoglienza, questa mancata comprensione siamo come il poveraccio sulla via di Gerico e il Papa non è il samaritano.

Sulla calendarizzazione (o la non calendarizzazione) delle unioni civili

Il rischio che si stia consumando sulla nostra pelle il probabile ennesimo rinvio c’è. Inutile negarlo. La legge da sempre, fin dall’anno scorso, doveva seguire le riforme che hanno ritardato di un anno rispetto a quanto si pensava già nell’estate del 2014. Però chi va oltre il renzismo e l’antirenzismo (o banalmente oltre la malattia del tifo) sa che questa volta la volontà del PD c’è e che mai nessuna legge era arrivata così avanti. La legge c’è. E’ pronta. Chi lo nega è in malafede.

Non è un caso, però, se su facebook avevamo lanciato un countdown (non perchè eravamo sicuri che accadesse, ma per fare pressione che nessuno se ne dimenticasse quindi no, non siamo ridicoli, semplicemente invece di lamentarci e offendere gli altri proviamo a fare qualcosa, cioè a rompere le balle) e una petizione che in pochi giorni ha raccolto più di 5 mila firme tra cui quelle di Luca Sofri, Daniela Poggia, Daria Bignardi, Dacia Maraini, Francesca Archibugi e molti altri.

Un dato è certo: la volontà del PD c’è e la legge non è mai stata vicina come adesso dall’essere approvata e penso che siamo tutti d’accordo che se passa il 3 gennaio invece che il 31 dicembre poco cambia anche se è giusto e sacrosanto come in molti stiamo facendo tenere duro e inchiodare il governo (e il PD) alle proprie responsabilità e promesse.

Però.

Sono d’accordo che il PD con tutte le sue forze debba usare la finestra dal 13 al 15 ottobre.

Non sono d’accordo ad incolpare SeL e M5S che stanno combattendo la loro battaglia contro le riforme del Senato. E’ la democrazia. Poi possiamo non essere d’accordo sulla pratica dei milioni di emendamenti e infatti stiamo facendo le riforme per evitare che in futuro il Paese resti bloccato nella palude dell’ostruzionismo: che è una specie di deviazione democratica, invece di discutere ci si inventa emendamenti per rimandare e impantanare che nulla hanno a che fare con la democrazia come anche il presidente Grasso ha fatto notare sia alla Lega che a SeL.

Spero che questa discussione tra PD e SeL e M5S non mini quella che io chiamo l’alleanza non governativa che deve votare un buon testo. Lo dico chiaramente: non venga in testa a nessuno di votare un testo liquefatto con il centro destra. Non venga in mente nemmeno a SeL e al M5S però di far mancare il sostegno perché è chiaro che la legge il 13 se va in aula (se va in aula) ci andrà senza relatore e così come sta, quindi qualcuno di Pd, M5S e SeL si incontri tra una discussione sul Senato e l’altra e trovi la quadra e voti la legge così come la conosciamo che se comincia la discussione libera in Senato e non cè accordo non basteranno 2 giorni e poi viene forzatamente la legge sulla Stabilità che non è procrastinabile.

Non mi frega nulla di quelli che sfottono (il bello è che si trovano alleati su questo sia tra quelli del Family Day che tra quelli che dovrebbero essere parte della comunità, magari incazzati perchè non è il matrimonio, ma consapevoli della buona fede di chi pensa che questa legge sia un primo passo vero l’uguaglianza) sia raccolta di firme e countdown. Io credo che se mettiamo in campo strumenti di pressione sul parlamento, sul governo e sui partiti lo facciamo perché vogliamo la legge, certo non per qualche altro motivo, se no era meglio stare zitti o mettersi a criticare. Facilissimo.

Giusto per dovere di cronaca ho letto da qualche parte che contestualmente alla legge sulle unioni civili si vorrebbe approvare una legge contro l’utero in affitto. Noi, lo abbiamo detto fino allo sfinimento, siamo contro l’utero in affitto (qui spiego cosa intendo per utero in affitto e soprattutto lo distinguo da GPA), ma consentitemi di dire che farlo adesso sarebbe un atto omofobo visto che la pratica dell’utero in affitto riguarda per il 99% coppie eterosessuali. Perchè il legislatore si sveglia adesso?

Il paradosso dell’aborto e della surrogata.

Gli stessi che dicono che NON è possibile che una donna possa volontariamente (lo spiego bene qui che la surrogata non è l’utero in affitto) sono gli stessi che sostengono che le donne non dovrebbero abortire e, se non vogliono tenere il bambino, dovrebbero portare avanti la gravidanza e dare il bambino in adozione. E’ un cortocircuito, se ne rendono conto? Delle due l’una: o una donna non riesce a staccarsi dal figlio. O sì.

Elton John vs Dolce&Gabbana: dibattito tra gay che non riguarda i gay.

253627_10150220679502838_3510388_nCerchiamo di fare ordine.

Dolce&Gabbana (anche se in realtà l’intervista è del solo Domenico Dolce) cambiano idea sulla “famiglia” rispetto a qualche anno fa (forse erano piu’ giovani e magari anche innamorati, in ogni caso fatti loro) e in un’intervista recente affermano di essere contrari all’omogenitorialità, o meglio considerano i bambini dei gay dei bambini sintetici. Frase forte.

Sul tema fanno tanta confusione e non sono i soli.

1) Dolce parla solo di omogenitorialità maschile per raggiungere la quale è necessario un aiuto esterno “importante” quale la maternità surrogata. L’inseminazione artificiale omologa o eterologa (assimilabile alla surrogata in termini “scientifici”), pratica comunemente usata ormai da migliaia di coppie etero NON viene citata.

2) Impropriamente (lo avevamo già rilevato durante una puntata di Ballarò condotta sul tema – malamente – da Giannini) il giornalismo italiano, ed evidentemente anche Domenico Dolce, confonde la maternita’ surrogata con l’utero in affitto. La maggior parte delle coppie gay che conosco, per esempio, NON hanno mai pagato la donna che ha portato avanti la gravidanza (l’ovulo proviene sempre da una donatrice diversa).

Ora entrambe le cose (sia la maternità surrogata che l’utero in affitto) non sono un affare gay come per esempio non lo e’ l’AIDS, malattia di cui continuano a parlare solo i gay o di cui se ne parla sempre pensando ai gay e che invece riguarda tutti, sacra famiglia compresa via corna, tradimenti e prostitute.

L’utero in affitto o la maternità surrogata o la fecondazione assistita, cioè tutte quelle pratiche che consentono di procreare senza passare per il tradizionale rapporto sessuale, sono questioni su cui dobbiamo dibattere tutti in modo laico sapendo che non stiamo parlando di una questione gay, ma di una questione che riguarda l’umanità del XX secolo.

Io per esempio NON sono d’accordo sull’utero in affitto come non sono d’accordo alla donazione di organi da persone in vita ad altre a pagamento.

Non lo sono pensando a chiunque etero o gay che sia, mentre sono MOLTO d’accordo sulla maternita’ surrogata come sulla donazione di organi come scelta gratuita e autonoma. Sono d’accordo sul fatto che una donna possa, se vuole, portare avanti una gravidanza per dare alla luce un bambino (l’ovulo come detto più su solitamente proviene d un’altra donatrice) e regalare il dono della genitorialità ad una coppia gay o etero che non hanno questa opportunità. Una coppia con donna sterile o che non può concludere una gravidanza per me è equiparabile in tutto e per tutto ad una coppia gay e quindi il nostro giudizio sul loro desiderio di genitorialita’ deve essere identico nel bene e nel male. 

Nessun bambino e’ sintetico. A meno che sperma e ovulo non siano “costruiti” in laboratorio e potremmo discutere per mesi (accadrà probabilmente) anche di questo.

Secondo Dolce sono sintetici perchè la scienza ci mette lo zampino? Come la mette nelle plastiche al naso o nel curare i tumori con la chemio. Siamo tutti un po’ sintetici dopo il XX secolo. Motivo per il quale viviamo più a lungo per esempio. E quindi?

La nascita, per molti di noi, continua a mantenere (giustamente) quella dimensione di mistero ancestrale per la quale per un periodo si è creduto che provenisse solo da una donna e quindi la donna era adorata come una dea (vedi per esempio la civilta’ etrusca). Ora sappiamo che la nascita non è un mistero come non lo è la digestione o non lo sono le carie dei denti o il battito del cuore. Non c’è nessun mistero. I figli nascono per amore, per una botta e via, a causa di uno stupro, per errore o a volte senza amore semplicemente (e potremmo dibattere sull’amore per secoli senza trovarci d’accordo, potremmo dire che solo chi si ama deve fare figli, ma chi lo deciderebbe?) e anche grazie ad inseminazione.

E così. Ci piaccia o no. E’ una notizia deludente come scoprire che Babbo Natale non esiste e forse nemmeno il Paradiso, ma è così.

E sì, ecco qual è il punto. La parte religiosa che l’uomo mette nella nascita, così come quando discutiamo di aborto o di eutanasia quando discutiamo di morte. Per questo un cattolico (e lo capisco) si sente in dovere di difendere la nascita, la vita e la morte, come se fosse una missione umanitaria. Perché per loro lo è. Questo è importante per capire chi abbiamo di fronte quando discutiamo di questi temi ed è altresì importante che lo Stato determini gli spazi che governano la libertà dei cittadini. Per me la libertà è anche potermi sposare ed è anche poter fare un figlio accedendo a tecniche di procreazione assistita. Non c’è nulla di egoista. O meglio: c’è lo stesso egoismo contenuto in qualsiasi donna che desidera un figlio e insegue questo desiderio ad ogni costo, magari prescindendo dall’amore per il marito.

I figli nascono se in qualche modo uno spermatozoo incontra un ovulo e la gravidanza va a termine. Punto. Questo e’ quello che si definisce “generare”. Poi c’e’ il “crescere”, l’ “allevare”. Chi e’ capace di allevare un figlio e farne un animale sociale e politico? Tutti potenzialmente. Di questo lo Stato dovrebbe occuparsi: del fatto che la parte difficile non e’ generarli. Viene dopo, comincia nel momento esatto in cui vengono al mondo. E’ un riferimento culturale ritenere che questo sia prerogativa di un maschio e di una femmina insieme. Una società adulta, uno Stato sano, risiede nella consapevolezza che la nascita di un essere umano riguarda la società nel suo complesso. Molto spesso, al di là di queste chiacchiere che lasciano il tempo che trovano, crescere un figlio è una questione individuale, molto spesso della sola donna nella famiglia tradizionale. Se usassimo forze ed energie per discutere di come migliorare la vita dei nostri cittadini non avremmo tempo di chiederci come nascono i bambini e da chi.

L’85% del PD….

Oggi il parlamento europeo ha votato la relazione sui diritti umani e le democrazia nel mondo in cui fra le altre cose si stabilisce che le nozze gay e le unioni civili sono un diritto umano.

Su 31 parlamentari PD in Europa 2 no (Morgano e Zoffoli) , 1 NON voto (Silvia Costa) e 2 astenuti (Toia e Chinnici). L’85% dei deputati PD in Europa ha votato sì. Bene, i reazionari si stanno estinguendo. Lentamente, molto lentamente, ma stanno scomparendo.

Le stupidaggini di Alfano sulla reversibilità della pensione nelle Unioni Civili.

La questione della reversibilità della pensione in merito alla discusione sulle Unioni Civili sollevata da Alfano (leggere tra le righe: non mettiamo i soldi per i gay perché vogliamo fare quelli che difendono la Sacra famiglia, tranne poi non fare nulla per scuola e sanità pubblica per esempio) è la più grande boiata mai sentita- Se fossimo tutti etero (come Alfano vorrebbe) ne avremmo diritto tutti. Quindi negarla appare come una punizione: sei gay? Allora devo darti qualcosa in meno. Argomento risibile, ridicolo e matematicamente idiota.