Biografia

199058_10150125510017838_7147469_nSono nata a Roma il 22 febbraio del 1976. Nel mio sangue c’è la Sicilia, l’Ungheria, la Germania e il centro Italia. Nelle mie due famiglie di provenienza, c’è tutta la storia del secolo passato. Più di tutto, nel mio sangue, c’è la Sicilia da parte di padre: le radici arrivano almeno fino al 1492.

Ho passato l’infanzia per i primi 3 anni ad Anzio e poi in provincia di Bergamo dove ho visto nascere il fenomeno della Lega Nord negli anni 80. Non dimentico i primi volantini che promettevano la “cacciata” dei terroni che erano in Padania da meno di 5 anni. Non dimentico il clima di allora e nemmeno le botte fuori dalla scuola perché ero terrona e romanista.

A 14 anni sono tornata ad Anzio dove ho frequentato il Liceo Classico che aveva appena trovato un sede ed usciva da un garage per entrare in una palazzina sul mare dove i riscaldamenti, quando c’era vento, si spegnevano. Al liceo sono stata rappresentante d’istituto, guidando due occupazioni e lanciando un modello di occupazione che durante la mattina prevedeva le lezioni. Durante l’ultima occupazione elaborammo una proposta di riforma che portammo fino alla Camera. L’Unità dell’epoca parlò del nostro modello di occupazione come un caso unico. In tutto questo mi capitò, comunque, di essere accompagnata dalla Digos in questura per essere uno dei capi dell’occupazione. Ricordo ancora la faccia del questore quando gli raccontavo che non avevamo la palestra e spesso nemmeno il riscaldamento. Ricordo anche che una notte i “fasci” ci tirarono una molotov e che alcuni di noi erano usciti in cortile per una lezione notturna di astronomia.

A 19 anni, nel 1996, ho lasciato casa per andare a Roma, a studiare ingegneria meccanica presso la facoltà di Ingegneria de La Sapienza. Con me è la quarta generazione di ingegneri in famiglia: il mio bisnonno paterno è stato ingegnere capo del Genio Civile e ha partecipato alla ricostruzione di Messina e Reggio Calabria dopo il terremoto.

Durante gli anni universitari ho insegnato per due meravigliosi anni in una scuola pubblica di periferia: un istituto tecnico di “confine” dove i laboratori erano inagibili perché c’era l’amianto e le porte sfondate e le risse quasi all’ordine del giorno. Come se non bastasse il provveditorato mandava in quella scuola gli insegnanti cacciati dalle scuole del centro rendendo tutto difficile per quei ragazzi. E’ stata una delle cose più belle della mia vita e mi ha fatto vedere ancora meglio lo stato in cui versa la scuola pubblica e la cura che dovremmo dare al settore tecnico per garantire ai giovani che hanno voglia di imparare un mestiere di trovarlo.

In quegli stessi anni ho creato con Elisa un sito internet gratuito per studenti fuorisede (affittistudenti.it). Il sito è stato venduto qualche anno fa perché non avevamo più tempo di gestirlo e meritava di crescere. E’ stato un peccato. Forse in un altro Paese sarebbe stata una bella opportunità.

All’università insieme ad altri ho guidato la battaglia contro l’aumento delle tasse universitarie e mi sono opposta alla riforma universitaria del cosiddetto 3+2, creando un movimento che superava gli schemi delle compagini giovanili legate ai partiti. Sono stata rappresentante in consiglio di Facoltà e in consiglio di corso di Laurea per la lista “InChiostro Rosso” che fece un grandissimo risultato alle elezioni universitarie sulla scia del ricorso (vinto) che presentammo contro il CDA della Sapienza  che aumentava le tasse universitarie.

Credo che le nostre università soffrano molto: i baroni non consentono ricambio non solo generazionale, ma nemmeno intellettuale, perpetuando se stessi con cloni e fedeli e non percorrendo mai la coraggiosa strada di scegliere accanto a se persone diverse come viene fatto all’estero.

Mi sono laureata nel 2003 in ingegneria meccanica alla Sapienza di Roma : tesi in lingiaggio Perl (sviluppata nel centro ricerche Alstom Power a Baden, in Svizzera) sulla diminuzione dell’inquinamento da ossidi di azoto (NOx) emessi da turbine a gas per produzione di energia elettrica in condizioni di non perfetto miscelamento. Sono stati sei mesi bellissimi in un contesto internazionale.

Subito dopo la laurea, ho lavorato qualche mese ad Aprilia, in provincia di Latina, in una piccola cooperativa di carpenteria pesante. Sono entrata in Fiat Auto, oggi FCA, il 6 ottobre del 2003. Ho lasciato FCA nel luglio 2017 e da settembre 2017 sono Sales Director di Mazda Italia. A giugno 2018 ho ricevuto il premio Rising Star 2018 di Automotive News.

Per FCA ho girato l’Italia e conosciuto la realtà difficile del Nord-Est, il risveglio della città di Torino, il tessuto imprenditoriale di Liguria, Toscana, Lazio, Abruzzo, Molise. Ora sono a Napoli con la responsabilità della sede di questa meravigliosa città per FCA Center Italia. Girare moltissimo mi ha fatto comprendere la grandissima differenza infrastrutturale che divide il paese. Anche solo le strade e la possibilità di “comunicare” tra un luogo e un altro, raccontano tantissimo della civiltà di un Paese. Mi è capitato anche di andare in estremo oriente e di conoscere il “nuovo” mondo emergente. Sul mio blog non parlo di lavoro, per questo ultimamente scrivo pochissimo.

Credo fortemente che il Paese abbia bisogno di riforme strutturali che possano attrarre capitali esteri e di un impegno a valorizzare il patrimonio nazionale fatto di cultura e turismo. Sul mio blog trovate tanti interventi su questi temi.

Sono orgogliosamente impegnata, insieme a molti altri, nella battaglie del movimento LGBTQI per il riconoscimento del diritto al matrimonio civile per le coppie dello stesso sesso e affinché il tema dell’omosessualità e dell’identità di genere siano temi affrontati fin dalle scuole elementari. Credo che due persone omosessuali abbiano le stesse possibilità di essere ottimi genitori e combatterò affinché in Italia si affermi una visione sana e non asfittica di famiglia, come luogo di mezzo e non come luogo finale dello sviluppo sociale della vita. Per questo mi oppongo ad ogni forma di bonus bebè e preferisco uno Stato che usi le risorse per un welfare accessibile a tutti: meno bonus più asili.

Sogno un Paese dove lo Stato sia leggero con le imprese e pesantemente presente nella vita dei cittadini: insomma una socialdemocrazia dove ci sia il giusto equilibrio tra libertà d’impresa e protezione dei singoli. Un sistema libero dove i singoli siano invece ben protetti.

Sono editore del magazine imille.org, ho scritto tre romanzi (Quattro, 2006 Il Dito e La Luna e Verrai a Trovarmi d’inverno, 2011 Hacca Edizioni, Ho dormito con te tutta la notte, 2014 Hacca Edizioni) e alcuni miei racconti compaiono nelle raccolte “Principesse Azzurre da guardare”, Mondadori, “Le Cose Cambiano”, Isbn e  e dal 2006 curo un blog dove scrivo tutto quello che penso (wordwrite.wordpress.com).

Per Imille ho cominciato anche una faticosa e molto sporadica rubrica (Lezioni di Impolitica) che ho dedicato alla mia città – Roma – e che voleva capovolgere il ruolo della politica e ricondurla all’ascolto con l’orecchio a terra.

Ho partecipato alla fondazione del Partito Democratico e ritengo che avremo un Paese migliore se avremo un Partito Democratico migliore. In questi anni nel Lazio ho cercato di portare avanti battaglie di trasparenza e legalità: il rispetto delle regole interne, l’uso delle primarie per la definizione delle cariche monocratiche, la battaglia contro i manifesti abusivi che imbrattano la città e spesso sfruttano lavoro nero, contro l’uso sconsiderato dei fondi pubblici in modo indiscriminato soprattutto in regione. In questi anni, insieme ad altri, abbiamo per esempio segnalato e chiesto interventi sui consiglieri regionali che non versavano la quota concordata al partito: tutte dinamiche che non consentono la piena contendibilità della politica perché concentrano risorse nelle mani di pochi. Anche per questo sono da sempre contraria al sistema delle preferenze e prediligo una riforma elettorale di tipo maggioritario in collegi uninominali. Nel nostro paese c’è bisogno di accountability, è l’unica strada per risparmiare i soldi di stato, spenderli bene e usare ciò che avanza per innovare, per il welfare e per dotare il paese di infrastrutture che lo rendano accessibile e competitivo. Mi sono dimessa dalla Direzione Nazionale del PD a maggio del 2015 a fronte della nomina nel CDA Anas avvenuta il 19/05/2015.

E’ difficile condensare in poche righe tante cose e tante idee. Sul mio blog, se avete pazienza, ci sono tantissime idee e pensieri scritti in questi anni quasi quotidianamente.

20 pensieri riguardo “Biografia

    1. Carissima,
      mi arrivano le news anas e ti ho incontrata, leggendo. Sono rimasto colpito di come parli, breve ed intensa, di scuola, politica, città, persone, desideri, lavoro.
      Ieri un amico mi parlava di lavoro. Dice che l’unico modo che si ha per conoscere la realtà è attraverso il lavoro, Il lavoro non solo strumento di sostentamento, ma atto di relazione con la realtà.
      Bene, altre cose, più avanti.
      Un abbraccio, Adriano.

      "Mi piace"

  1. brava, hai fatto bene. Ti sosterro’. Vivo in Cile ma il 29-30 saro’ a Roma. ma vorrei sapere una cosa: quante persone si potranno votare? O devo sceglierne una? Perche’ ci sono parecchie persone che mi piacciono e anzi suggerirei di fondare una specie di rete, penso ad un gruppo di persone che si impegnano con una “policy” (regole di comportamento), con una lista di priorita’ e con una di si (a certe cose) e di no (ad altre cose), magari. Non una corrente, ma una rete di candidati con certe regole.

    Fattibile?

    "Mi piace"

  2. mi piace soltanto commentare quel “credo in un pd migliore per una italia migliore”.anch’io ci credo e provo ad impegnarmi per questo.avercene di persone come te probabilmente saremmo molto + avanti.

    "Mi piace"

  3. Complimenti per il tuo entusiasmo, sono figlio di ex dirigente OM e vado in vacanza ad Anzio da una vita quindi mi hai fatto sentire a casa! Immagino già meraviglie della tua nuova avventura professionale….

    "Mi piace"

Commenta se hai qualcosa da dire.