Questa mattina, il signor Piero…

Questa mattina Piero, sessanta anni, ha nuotato con me fino all’isoletta. Poca roba. Scarsi 300 metri e ritorno. Si è fermato ad aspettarmi a metà spiegandomi che l’acqua fredda che sentivo veniva dalle sorgenti di acqua fredda che si buttano nel mare. Mi ha guidato fino ad un punto in cui ci si poteva sedere. Si è seduto accanto a me, mi ha detto che lui sta meglio in acqua che sulla terra. Mi ha detto “vengo qui da quando ho 13 anni e rubavo la bici a mio padre. Per me il mare è solo qui.” Mi ha raccontato delle dune che c’erano ed ora sono state sventrate per fare i riempimenti delle case sulla costa. E che adesso è riserva e quindi lui ha appeso il fucile al chiodo e non ci pesca più perché in Italia dobbiamo cominciare a rispettare le regole. Ha fatto il giro dell’isoletta e poi è ripassato a riprendermi. Al ritorno gli ho retto il ritmo perché non avevo più l’ansia di arrivare, era solo un tornare. Prima di arrivare dove si tocca mi ha detto:” Cristiana è stato un piacere nuotare con te.” Poi la moglie è entrata in acqua e gli ha portato le stampelle perché Piero a due anni ha contratto la poliomelite, è per questo che in acqua sta meglio che a terra. È stata una delle cose più belle che sia capitata a me nuotare con lui.