Se solo Berlusconi fosse stato a Berlino.

Saprebbe.

“Basta farsi un giro a Berlino, a Postdamer Platz, o entrare nel museo ebraico della città per capire che l’Olocausto non viene raccontato dagli ebrei rimasti o dagli americani: viene raccontato dai carnefici che sanno perfettamente cosa hanno fatto, in una profonda coscienza di popolo. E’ assolutamente certo che in Germania ancora qualcuno lo neghi. O pensi con rimpianto al nazismo. Questo non toglie che i tedeschi, semplicemente: sanno, ricordano.”

Ricordare tutti. E ricordare tutto.

424306_10150562558227838_1625720075_n27 gennaio 2014. Giornata della Memoria. Oggi vorrei che ricordassimo tutti. E che, soprattutto, ricordassimo tutto. Anche le nostre colpe di popolo, un aspetto che come italiani abbiamo dimenticato subito, separando immediatamente i buoni e i cattivi. Ci siamo assolti immediatamente, abbiamo minimizzato e forse non abbiamo ancora imparato. Lo dico provenendo da una famiglia di partigiani, lo dico pensando al mia nonna che si chiamava Genova di cognome e, ben consigliata, fece sparire il proprio cognome durante la guerra per la paura di essere portata via. Lo dico dopo aver trovato la lista di persone salite su una nave che portava via negli USA qualcuno che portava uno strano cognome bavarese, certamente ebreo, un cognome che portava anche un mio bisnonno. Lo dico perché la cosa che mi ha colpito della Germania è l’elaborazione e la cosa che mi colpisce del nostro Paese è la totale mancanza di elaborazione.

Ricordiamo tutti. E soprattutto ricordiamo. Tutto.

Oggi.

Oggi, vorrei che imparassimo un po’ dai tedeschi. In particolare dai berlinesi. Vorrei che ognuno di noi – anche chi come me aveva in famiglia il cognome Genova che andava nascosto e uno zio a Regina Coeli in quanto comunista – pensassimo alle nostre colpe di popolo.

Elaborassimo la colpa. Quando la maggioranza di un popolo è stata fascista tutti noi dobbiamo affrontarlo. Saperlo. Superarlo. E non farlo mai più accadere.

Buona giornata della Memoria. La memoria di tutti. Anche della colpa.