Roma, anno domini 2012.

Il corriere della sera oggi dedica parecchio spazio a Roma e al suo abbandono.

Qui la questione della pubblicità abusiva e qui un approfondimento sulla qualità e quantità della criminalità organizzata e non.

Il rapporto delle forze dell’ordine sulla criminalità è una radiografia della provenienza e della distribuzione geografica e in termini di business, ma che non dà il quadro di come avviene l’arruolamento della criminalità di basso livello. Ci sono cose che non possono essere ridotte solo al ruolo delle forze di polizia (ruolo a posteriori), ma sono necessari anche interventi preventivi e profondi.

Una cosa è certa.  A Roma, come in Italia, è necessaria una maggiore fiducia nelle istituzioni e questo passa anche per la certezza della pena e questo deve valere per tutti: italiani e stranieri. Oggi questo, per stessa ammissione delle forze dell’ordine non avviene. C’è un’enorme frustrazione nell’arrestare in flagranza di reato e sentirsi dire dopo mezza giornata che l’arresto viene trasformato in altro e sapere che questo “altro” significa che domani ricominceranno. Provate a fare due parole con qualche capitano dei carabinieri o qualche ispettore di Polizia. Vi verrà la pelle d’oca al pensiero di quanto del loro lavoro viene vanificato. Fatelo senza pregiudizi, soprattutto se siete di sinistra. La legge è un concetto di uguaglianza. E’ un concetto profondamente democratico e di sinistra se vale per tutti.

Insomma, una riflessione va fatta e senza pregiudizi. Se una donna viene trovata ad aprire un portone con un piede di porco ed è minorenne o incinta deve essere ricondotta nel suo domicilio? Se viene fermata più volte ed è sempre incinta, non si potrebbe pensare  e capire che forse queste donne vengono messe incinte appositamente? Non possiamo trovare un modo di salvare queste donne, di togliere l’abitudine a questo metodo per rubare indisturbati e definire finalmente che la legge si rispetta altrimenti c’è una pena commisurata al reato?

So bene che sono discorsi difficili. So anche che la condizione nelle carceri è atroce. Ma questo lassismo nell’applicazione della legge, o questa legge piena di cavilli impugnabili, sta creando in Italia un sottostrato di microcriminalità impunita che, con la crisi, sta andando oltre il livello di guardia. E va fatto  qualcosa subito, anche in quel senso.