Scuole libere o cattoliche?

Scrive Formigoni su twitter:

Tassare le #scuole #cattoliche significa tagliare la radice della buona#educazione. Paghi le tasse chi svolge un’attività lucrativa

Lo #Stato rispetti le #scuole libere e non le sovrattassi. Giù le mani dalla libera #educazione

Ma Formigoni mente sapendo di mentire e fa confusione.

Confonde libera con privato e buona con cattolica. Le scuole private sono attività lucrative e non sono accessibili a tutti i cittadini perché discriminano in base al censo.

Sono per il 99% accessibili ai ricchi ed hanno strutture 10 volte (se non di più) più adeguate e belle delle scuole pubbliche. Aggiungo che definire buona l’educazione delle scuole cattoliche in quanto tali è delirio di onnipotenza, ideologia pura. Le scuole cattoliche devono essere libere di esistere come attività privata. Non devono prendere alcun finanziamento dallo Stato a meno che non aprano in zone disagiate al posto dello Stato e siano accessibili ai residenti.

Aggiungo che finché le scuole pubbliche verseranno nello stato pietoso in cui sono non ha senso parlare di scuole private supportate dallo Stato. Anche se so che è ancora una battaglia persa in tutti gli schieramenti questa.

I TeoLeg dell’IDV.

Ma voi lo sapevate che nell’IDV ci sono i TeoLeg il cui presidente è Stefano Pedica, senatore transitato in quasi tutti i partiti della prima e seconda repubblica e che ovviamente insieme al consigliere Maruccio comanda nell’IDV romano e laziale?

In effetti è una cosa vecchia (il buon Costa se ne era già accorto) ma non se ne parla mai…anche se in queste settimana di battute omofobe avremmo potuto citarli come si fa nel PD per i fantomatici teodem.

P.s. ma tutti a noi, qui a Roma? Che sfiga.

Alemanno, Montezemolo, Abete, la Cancellieri, Cappuccetto Rosso, i Puffi e i funghetti allucinogeni.

Leggo questo articolo sul futuro di Roma.

Si sospetta l’abbandono di Alemanno, che non mi stupisce visto il fallimento totale.

Ma tutto il resto è assurdo: si parla di Montezemolo o Abete candidati per “vincere” in una coalizione di centrodestra o un tecnico per una grossekoalition (il ministro Cancellieri?) di cui dovrebbe fare parte anche il PD.

Mi sembrano riflessioni fuori dal mondo. Lontanissime dalla città e dal buonsenso. Insomma mi sembrano dialoghi fantasiosi e decisamente frutto di un’allucinazione da salotto.

Volete una bella sfida “politica”?

Meloni vs Zingaretti.

L’unica cosa sensata per voi di destra. Tanto il centro o si candida per poi trattare al ballottaggio o si accoda al vincitore in base ai sondaggi.

Noi il senso del 2013 (con tutte le critiche e le perplessità) mi sembra che lo abbiamo già trovato a meno di sorprese dell’ultima ora.

Ho l’impressione che la destra sia attanagliata dalla stessa sindrome dell’epoca dell’ultimo Rutelli. E questa città non l’ascolta nessuno.

p.s. siccome è stato sollevata la questione su facebook: quando dico “Zingaretti” intendo Zingaretti vincitore delle primarie di centro sinistra. Do per scontate entrambe le cose: che faremo le primarie e che lui le vinca.