A me non importa di pagare l’IMU.

A me non importa di pagare l’IMU, il bollo, l’aliquta Irpef, l’RCA, le multe, il ticket sanitario…Io esigo che la politica sia schockante per i servizi che mi darà in cambio in proporzione alle tasse che pago (che comunque andrebbero razionalizzate): voglio asili nido, insegnanti preparati, ospedali che funzionano, analisi cliniche in tempi dignitosi, ambulanze che arrivano, polizia con la benzina nelle macchine, strade senza buche, piani energetici ed industriali per far crescere il Paese, politici che non rubano i soldi che tutti noi sudiamo lavorando ogni giorno, sussidi di disoccupazione, lotta alla corruzione per davvero, possibilità alle imprese di aprire e di lavorare. Non sono le tasse il problema. Sono quello che lo Stato dà in cambio che sta sfasciando tutto.

La Scuola e il merito.

La Scuola e il Merito.

Il lavoro o il posto di lavoro? Due cose legatissime ma ben diverse.

Concordo con Giovanni Bachelet che la sanatoria dei “non meritevoli” è devastante per la scuola italiana e i nostri figli. Si confonde, troppo spesso, il lavoro con il posto di lavoro. Leggete questo pezzo sul Corriere.

Ai candidati al consiglio regionale del Lazio.

Ai candidati al consiglio regionale del Lazio che hanno le anagrafiche delle primarie e hanno messo su imponenti call center e chiamano non a nome del candidato ma spacciandosi per un centralino “ufficiale” di partito consigliando quel “tale” bravo candidato…vi sembra una roba etica? Vi sembra una roba di sinistra? Vi sembra una roba leale? Vanna Marchi si è impossessata di voi?

Vi state approfittando dell’ingenuità della gente, della loro buona fede nel partito. Una roba in estinzione di cui non abuserei oltre. Non avrete il mio voto. Mai.