Che cosa è successo?

Provo a scriverlo per Imille, qui.

In particolare:

I ragazzi del M5S sono quelli più simili a me (a me che non li ho votati) e non posso fare a meno di vederlo, toccarlo. Sono i miei colleghi, sono i miei amici, i miei ex studenti, i miei vicini di casa. Non somigliano per niente ai miei compagni di partito. Non a tutti. Non a quelli che comandano per capirci. Sono antropologicamente (almeno per ora) normali. Come è possibile che la % di persone candidate nel PD con un lavoro che non sia dentro una fondazione, un’azienda pubblica, una segreteria di partito siano pochissimi? Come è possibile che il professionismo politico sia più importante della vita reale? Come possiamo pensare di rappresentare il Paese con convegni e candidati simbolo se dentro il nostro partito chi ha un lavoro vero non può nemmeno parteciparvi perché gli incontri sono sempre alle 16 del pomeriggio per potere mandare “le agenzie”? Provate ad iscrivervi alla mailing list del M5S del Lazio. Guardate a che ora si incontrano. E capirete. Eppure hanno fatto tanti voti quanto noi senza circoli, senza sedi, senza agenzie, senza giornalisti servi che elidono notizie quando non le ignorano. Questo non significa che il PD ha sbagliato tutto o che è tutto sbagliato dentro il PD: significa che manca un pezzo.