M5S da opportunita’ a pericolo.

L’arroganza con cui il M5S sta tenendo il Paese paralizzato chiedendo incarico senza avere numeri e’ dittatura di una minoranza. I partiti faranno anche schifo e voi potreste essere anche i piu’ bravi del mondo (tutto da verificare che siate migliori o piu’ onesti): ma la democrazia non e’ questa, non funziona cosi’. E se non avete questa base nel vostro DNA continuero’ a pensare che siate un pericolo e non un’opportunita’ per questo Paese.

Chi oggi ha davvero danneggiato il PD (se ancora si può fare peggio)

Basta leggere questo pezzo per capire bene cosa aveva detto Delrio (da presidente dell’Anci e non da renziano) e per capire che chi oggi ha danneggiato il PD si chiama Stefano Fassina. A cui consiglierei di accorgersi che invece di pensare al Paese, come temevo, sta già pensando insieme ai vecchissimi turchi al prossimo congresso. Prossimo congresso che io mi eviterei volentieri…a volte penso che si divertono solo così. Io no. Io non ne posso più di fare congressi per il dominio interno del partito….e ho tanta voglia di fare altro e in altro modo.

I governi e le giunte “televisivi”

L’obbligo di fare governi e giunte con nomi famosi o fintamente “non politici” e’ il sintomo del degrado politico e televisivo del ventennio passato. Un regalo di Berlusconi a cui non abbiamo contrapposto nulla di alternativo. Il fallimento cosmico della sinistra, il vero motivo per cui rottamerei questa mentalita’ che oggi alberga anche in politici piu’ giovani di me. Grillo a questo contrappone il cittadino qualunque dietro cui pero’ c’e’ lui, personaggio pubblico, famoso, che concentra tutta la mediaticita’ del suo partito (molto simile a Berlusconi in questo). Quello che dovrebbe fare un partito oggi (invece di alienarsi per mesi in congressi autoreferenziali) e’ proprio questo: allevare ed attirare talenti civici, permeabilizzarsi al Paese e non suturare se stesso per sopravvivere. La verita’ e’ che il Partito Democratico non e’ ancora nato e forse dovremmo prenderne atto e pensare di farlo nascere. Anche altrove, se serve.

La Stasi del PD

Suzukimaruti racconta quello che abbiamo vissuto durante le primarie, noi Ateniesi.

Cose da espellerli tutti dal PD. E’ tutto vero, verissimo. Provato sulla pelle. E si’, il paragone con il fascismo ( e un po’ con Grillo che “epura’ i commentatori digitale) ci sta. Prima lo capiamo, prima cambiamo, prima torniamo a vincere. Intanto facciamo che non accada piu’. 

P.s. Roberto Speranza in premio, uno dei 3 responsabili della campagna di Bersani, oggi e’ stato nominato capo gruppo alla Camera.

A Roma quello che passa il Convento, è proprio il caso di dirlo.

Fa più notizia il giovane cofondatore di Twitter candidato a sindaco di New York dei candidati a sindaco a Roma del centro sinistra. Ok, ora rimbocchiamoci le mani e vediamo cosa ha passato il Convento, alias bocciofila. Confesso che ogni candidato ha debolezze e forze. Nessuno spicca come è accaduto in altre città durante la rivoluzione arancione. Di sicuro Ignazio Marino , ultimo a candidarsi, oggi rappresenterebbe per Roma un segnale di laicità fortissimo e quindi può essere la mossa giusta dopo il fallimento del Rutelli fulminato sulla via di Damasco. Restano da capire il programma e la squadra. Quindi una valutazione completa la farò a mente fredda e valutando anche il contesto. Nel frattempo in bocca al lupo a tutti i candidati alle primarie, ma prima di tutto a Roma, a tutti noi.

Argomenti, non gesti.

La grillina che si vanta di non avere salutato la Bindi mi fa tristezza. Marketing di bassa lega che disprezza l’intelligenza del Paese. Non e’ cosi’ che cambierete l’Italia. Non e’ rifiutando un saluto e vantandovene. Il Paese merita intelligenza e capacita’ di discernere non calderoni di rabbia insulsa. Argomenti, non gesti.

Cose da sapere su Grillo per salvare il M5S.

“Uno vale uno, onestà, trasparenza. Sono solo l’ipocrisia dietro la quale si nascondono le due Wanna Marchi della politica.”

Lo racconta benissimo, Mazzetta, qui.

p.s. metodi simili a quelli di chi ieri ha cancellato dalla pagina FB del PD Roma la mia petizione contro i manifesti abusivi. Insomma, roba da Stalin. Roba già vista.

Quelli della Terra di Mezzo

Diciamo che tra le proposte oscene di Alfano e gli scivoloni illogici di Grillo, Bersani in questi giorni sembra un colosso nel deserto dei Tartari. Va detto e speriamo che con l’aiuto di quelle sane componenti di rinnovamento arrivate nel PD e che albergano tra le fila del M5S, Bersani tenga la barra dritta e ci provi fino in fondo.

Anche se dovesse durare poco, almeno appaia chiarissimo al Paese chi ci ha provato, chi voleva inciuciare, chi voleva distruggere tutto e basta.

La chiarezza aiuta a distinguere chi sta di là e chi sta di qua. Noi staremo sempre in quella terra di mezzo che vuole cambiare senza distruggere. Facciamolo vedere anche al Paese.