Domani sarò al Festival del giornalismo.

Alle 16, Sala del Dottorato, Perugia con Delia Vaccarello, Marco Pasqua, Pasquale Quaranta, Benjamin Cohen.

“Una passeggiata attraverso la questione gay nel mondo dei media: come vengono raccontate le storie di ordinaria discriminazione, la transfobia, l’assenza di diritti civili o i drammi del bullismo omofobico? E come il racconto di queste storie influenza l’opinione pubblica e la politica? Con l’aiuto dei nostri speaker dialogheremo di come il giornalismo italiano affronta le tematiche gay, lesbiche e trans e delle differenze con il resto d’Europa.”

Liberare Roma.

“Il mondo dell’associazionismo cattolico e più in generale tutti coloro che fanno propri i valori della dottrina sociale della chiesa si schiereranno contro chiunque sostenga forme di matrimonio contro il diritto naturale, l’eutanasia, la liberalizzazione delle droghe e l’estremismo settario di sinistra. Impossibile dialogare con Marino come sindaco di Roma”. Lo afferma in una nota Francesco Smedile, già consigliere UDC di Roma Capitale e presidente della Commissione Riforme Istituzionali per Roma Capitale.

Ecco, no, per capirci.

Ricordo a tutti che la sfida che ci aspetta a Roma in questo momento difficile è proprio una sfida di liberazione. Ci sono fascismi striscianti che sopravvivono nel tessuto delle democrazie fragili, che si abbattono sulle diversità, che si eleggono a portatori del pensiero unico. Roma è nefastamente prigioniera di una cultura primitiva che con il cattolicesimo quello vero NON c’entra nulla. Ignazio Marino è un cattolico “adulto” che separa il Vangelo della Costituzione. E’ bene ricordare oggi che anche quella è Liberazione.

E come scrive Estella Marino (che non è parente di Ignazio ed è candidata al consiglio comunale ed è la persona per cui spenderò i prossimi mesi perché è dalle persone come Estella che dobbiamo ripartire): “Buon 25 aprile… di liberazione… per ricordarci da dove veniamo e come e’ stato difficile costruire la democrazia in un paese che ciclicamente si abbandona alla via piu’ semplice e populista.”