Comunque dirò una cosa poco diplomatica. Il mio presidente della Repubblica preferito sarà quello che ricorderà che in Italia esistono cittadini di serie B senza diritti e che questo è intollerabile che mi sono stufata di sentirmi rappresentata dalla Regina Elisabetta. Anyway grazie Napolitano per la testardaggine sull’esigenza delle riforme istituzionali e per tenere botta contro i cretini antieuro. #discorsofineanno
Mese: dicembre 2014
Le sentinelle che pestano i piedi e vogliono la mamma ovvero il pasticcio di Faenza.
A Faenza è successo un mezzo pasticcio. Il sindaco (del PD) e parte della giunta (PD) votano un ODG in cui si dichiara di favorire la “famiglia naturale” . Poi viene fuori che era un ODG riveduto e corretto e che il sindaco si scusa. Non basta. Non è possibile che su questi temi su cui il PD ha una linea chiara (anche se non sufficiente) uscita alle scorse primarie bastino 4 persone per devastare le posizioni di un intero partito. Il problema è che non bisogna mai distrarsi e non bisogna mai cascare nei trappoloni delle sentinelle che pestano i piedi e vogliono la mamma. Non aiuta certamente questa attesa ormai snervante che sta bloccando l’attuazione del programma. Ma una cosa deve essere chiara: il PD sul tema ha le idee chiare e non è un sindaco distratto o 4 consiglieri comunali di provincia (con tutto il rispetto) a modificarne la linea politica distruggendo il lavoro e i passi avanti (ancora non sufficienti) fatti in questi anni. L’unica cosa che mi fa incazzare è che le varie associazioni omofobe oggi tentano di far passare il PD per questo voto di Faenza.Non è così, mettetevi l’anima in pace.
E qui trovate le scuse del sindaco che spiega perché ha votato a favore (probabilmente non si aspettava tutto questo clamore, ma è giusto che sia accaduto, così varrà per tutti, così ci ricordiamo che non si votano le cose tanto per votarle o facendo altri calcoli che non siano cosa stai votando)
Cosa ho detto all’assemblea del PD di ieri.
La regola d’oro per un partito pulito.
Nei partiti bisogna chiedere pulizia prima che arrivino i giudici. È una cosa facilissima. Vuoi candidarti? Documenta tutte le spese on line. Vuoi ricandidarti? Documenta al partito quanto hai pagato (non in nero e per società che non sfruttano lavoro nero) manifesti abusivi, cene, e persone e la provenienza di quei soldi fino all’ultimo centesimo. Altrimenti non ti candidi. Punto. È facilissimo.
La giustizia nel Lazio non ha finito.
Ad occhio direi che la giustizia nel Lazio non ha finito. Forse c’è qualcuno di troppo, di sicuro mancano all’appello in tanti. E forse mancheranno all’appello tutti quelli che in questi anni sapevano o immaginavano e con quel sistema si sono alleati, ci hanno finanziato campagne elettorali, manifesti abusivi, voti alle primarie e tessere false. Il PD ha bisogno che nel PD laziale e romano sia fatta la più approfondita delle pulizie. Arrivando anche negli angoli e poi ripassandoci ancora. Tutto il sistema di finanziamento elettorale parallelo va studiato a fondo. E’ un’operazione facilissima. La cosa peggiore nel Lazio non è chi è andato fuori legge, ma chi ha fatto finita di niente o, pur immaginando, non ha preso coraggiosamente le giuste e debite distanze. Quando la giustizia trionfa (sperando che non coinvolga innocenti nel mucchio) non è mai una festa ma questa giornata speriamo sia l’inizio della chiusura di un capitolo che dura da anni e va dedicato a tutte (le poche) Cassandre del Lazio.