#discorsodifineanno

Comunque dirò una cosa poco diplomatica. Il mio presidente della Repubblica preferito sarà quello che ricorderà che in Italia esistono cittadini di serie B senza diritti e che questo è intollerabile che mi sono stufata di sentirmi rappresentata dalla Regina Elisabetta. Anyway grazie Napolitano per la testardaggine sull’esigenza delle riforme istituzionali e per tenere botta contro i cretini antieuro. #discorsofineanno

Le sentinelle che pestano i piedi e vogliono la mamma ovvero il pasticcio di Faenza.

A Faenza è successo un mezzo pasticcio. Il sindaco (del PD) e parte della giunta (PD) votano un ODG in cui si dichiara di favorire la “famiglia naturale” . Poi viene fuori che era un ODG riveduto e corretto e che il sindaco si scusa. Non basta. Non è possibile che su questi temi su cui il PD ha una linea chiara (anche se non sufficiente) uscita alle scorse primarie bastino 4 persone per devastare le posizioni di un intero partito. Il problema è che non bisogna mai distrarsi e non bisogna mai cascare nei trappoloni delle sentinelle che pestano i piedi e vogliono la mamma. Non aiuta certamente questa attesa ormai snervante che sta bloccando l’attuazione del programma. Ma una cosa deve essere chiara: il PD sul tema ha le idee chiare e non è un sindaco distratto o 4 consiglieri comunali di provincia (con tutto il rispetto) a modificarne la linea politica distruggendo il lavoro e i passi avanti (ancora non sufficienti) fatti in questi anni. L’unica cosa che mi fa incazzare è che le varie associazioni omofobe oggi tentano di far passare il PD per questo voto di Faenza.Non è così, mettetevi l’anima in pace.

Qui trovate l’ODG.

E qui trovate le scuse del sindaco che spiega perché ha votato a favore (probabilmente non si aspettava tutto questo clamore, ma è giusto che sia accaduto, così varrà per tutti, così ci ricordiamo che non si votano le cose tanto per votarle o facendo altri calcoli che non siano cosa stai votando)

La regola d’oro per un partito pulito.

Nei partiti bisogna chiedere pulizia prima che arrivino i giudici. È una cosa facilissima. Vuoi candidarti? Documenta tutte le spese on line. Vuoi ricandidarti? Documenta al partito quanto hai pagato (non in nero e per società che non sfruttano lavoro nero) manifesti abusivi, cene, e persone e la provenienza di quei soldi fino all’ultimo centesimo. Altrimenti non ti candidi. Punto. È facilissimo.

La giustizia nel Lazio non ha finito.

Ad occhio direi che la giustizia nel Lazio non ha finito. Forse c’è qualcuno di troppo, di sicuro mancano all’appello in tanti. E forse mancheranno all’appello tutti quelli che in questi anni sapevano o immaginavano e con quel sistema si sono alleati, ci hanno finanziato campagne elettorali, manifesti abusivi, voti alle primarie e tessere false. Il PD ha bisogno che nel PD laziale e romano sia fatta la più approfondita delle pulizie. Arrivando anche negli angoli e poi ripassandoci ancora. Tutto il sistema di finanziamento elettorale parallelo va studiato a fondo. E’ un’operazione facilissima. La cosa peggiore nel Lazio non è chi è andato fuori legge, ma chi ha fatto finita di niente o, pur immaginando, non ha preso coraggiosamente le giuste e debite distanze. Quando la giustizia trionfa (sperando che non coinvolga innocenti nel mucchio) non è mai una festa ma questa giornata speriamo sia l’inizio della chiusura di un capitolo che dura da anni e va dedicato a tutte (le poche) Cassandre del Lazio.