Orgogliosi del passato, orgogliosi del futuro: LA COMUNITA’ LGBTQ SI MOBILITI ADESSO. SUBITO. E INSIEME


MENTRE SCRIVO SONO STATE LANCIATE DUE BOMBE CARTA AL COMING OUT. Non cambia di una virgola quanto avevo scritto qui sotto. Ora è il momento di essere tutti uniti. Se non ora quando?

In questi anni, grazie al mio lavoro e non solo, mi è capitato di girare l’Italia, di abitarla da est ad ovest, dal nord al sud ed ho avuto il piacere di conoscere tantissimi attivisti del Movimento LGBTQ.

Ho avuto modo in questi anni di conoscere la generosità intellettuale di Aurelio Mancuso, presidente nazionale di Arcigay, sempre disponibile all’ascolto. Francesca Polo (un dei migliori discorsi del Pride 2006), Cristina Gramolini di Arcilesbica nazionale. Giuseppina La Delfa di Famiglie Arcobaleno, una donna di una sensibilità estrema.

Ho conosciuto Giovanni Caponnetto, Donata Prosio, Laura Girasole, Francone, Gigi Malaroda ed altri del coordinamento Torino Pride in cui convergono tutte le associazioni LGBT di Torino (Arcigay Torino, Circolo Maurice), un esempio di unità e compattezza che ha condotto in questi tre anni la comunità GLTB torinese a crescere e ad essere sempre più consapevole.

Ed ancora le ragazze di Arcilesbica di Ferrara e quelle di Napoli, i ragazzi di I-Ken. Ho ascoltato la delicatezza di Vladimir Luxuria che non conosco personalmente, ma ogni volta che parla mi commuove. E permettetemi di aggiungere che vedo ogni giorno con quale stress Paola Concia affronti ogni giorno una battaglia solitaria in parlamento. Ho visto Ivan Scalfarotto chiedere tutto anche quando non era pensabile. La storia sulle spalle di Vanni Piccolo e Franco Grillini.

Il carisma innegabile e combattivo di Imma Battaglia, i volontari della Gay Help Line di Arci Gay Roma, la forza del Mario Mieli.

E chissà quanti altri di cui non sappiamo i nomi, o che dimentico di citare e me ne scuso, ma sono sempre, ogni giorno e da anni in prima fila nella lotta all’ HIV, nelle trattative con le amministrazioni, nell’organizzare i Pride, eventi culturali, momenti ricreativi e di ritrovo.

Ho visto Torino e il suo meraviglioso Festival del Cinema.

La forza del movimento si fonda sulla forza di questi nomi più o meno noti e di tutti coloro, migliaia, che fanno parte della associazioni o che nei luoghi dove si trovano fanno una battaglia in prima persona.

Una lotta di corpi, la nostra. Prima ancora che di bandiere. E siamo ormai tantissimi. E’ finita l’era dei pochi gay e delle poche lesbiche visibili.

E forse è proprio questo che sta accadendo in questi giorni. Ed è proprio per questo che siamo sotto attacco. Perchè siamo sempre più visibili, sempre più fuori dal ghetto, sempre più dentro la vita di ogni giorno e non dentro due vite separate.

La nascita di una visibilità ancora più estesa, più individuale, figlia comunque del lavoro fatto fino ad adesso che per nessuno motivo va negato.

Romanticamente mi piacerebbe che questo enorme popolo, fosse davvero una grande famiglia. Con le sue polemiche, i suoi contrasti, ma con una grande voglia, finalmente di apparire, in Italia, una enorme, grande forza raccolta sotto un’unica bandiera, quella Rainbow. Non significa rinnegare la storia, ma usarla, arricchirla. Evolvere la nostra battaglia in qualcosa di ancora più concreto, soprattutto in un momento così difficile non solo per noi, ma persino per la democrazia.

Noi siamo già un corpo unico perché la libertà è tutto ciò che vogliamo. La libertà di essere noi stessi: di sposarci, ma anche no. Liberi, appunto. Di girare tranquilli per strada mano nella mano. O di portare i nostri figli a scuola.

Non possiamo rinnegare il passato. Ma dobbiamo guardare al futuro. Questo proprio non è il momento delle polemiche, della battaglie intestine, di cercare il doppio fine o il doppio senso nelle azioni reciproche.

Bello sarebbe, come ho spesso detto in questi anni, che finalmente il movimento aprisse una Conferenza fondativa di una Federazione Nazionale LGBTQ.

DI RITORNO DAL COMING OUT. SIAMO SPAVENTATI. MA SIAMO QUI. DOMANI ALLE 22:00 PRESIDIO ALLA GAY STREET E VENERDI’ LA FIACCOLATA GIA’ PREVISTA CHE CI PORTERA’ DALLA GAY STREET AL CAMPIDOGLIO.

4 pensieri riguardo “Orgogliosi del passato, orgogliosi del futuro: LA COMUNITA’ LGBTQ SI MOBILITI ADESSO. SUBITO. E INSIEME

  1. E’ una vergogna ciò che sta accadendo…se abitassi a Roma stasera sarei con voi..Cristiana ho avuto la gioia di incontrare Vladimir Luxuria Luglio a Modena dove presentava il suo libro ( che ho letto ed è splendido) e ti assicuro che è stato un incontro che porterò sempre nel mio cuore…anch’io quel pomeriggio mi sono commossa e anche mio figlio che ha 21 anni è rimasto incantato….
    un abbraccio a tutta la comunità Gay ….

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  2. Cristiana,
    Com’è possibile che due ragazzotti buttino dei petardi in mezzo ad una folla e scappino indisturbati senza che nessuno li fermi, senza che nessuno prenda neanche il numero di targa della moto su cui sono scappati? Ma che accidenti di ammasso di stupide pecore siamo?
    Forse simili incidenti saranno utili. Serviranno a capire che in Italia nessuno ti rispetta se non ti fai rispettare. Comunque continuo ad essere contrario ad una legge antiomofobia. Occorreva estendere la legge mancino, oppure abolirla. Una legge separata per froci e trans è, come al solito, un compromesso al ribasso degno del PD-PDL. Personalmente, non voglio essere discriminato per legge.

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