“Dopo il pronunciamento della Camera dei Deputati in merito alla proposta di legge Concia, le persone lesbiche, gay, transgender, bisessuali, queer, intersessuali e chi in Italia ha ancora a cuore i valori democratici e costituzionali si attendono dalla politica segnali chiari ed inequivocabili”. E’ quanto dichiarano Cristiana Alicata e Carlo Santacroce a nome del tavolo Lgbte del Partito Democratico, insieme a Celeste Buratti e Guido Allegrezza di “Queer.SeL – Sinistra e Libertà per la cultura delle differenze”.
“Vi sono amministrazioni locali che di recente hanno approvato, anche all’unanimità, mozioni contro l’omofobia e la transfobia dai contenuti decisamente più avanzati di quelli bocciati alla Camera il 13 ottobre – proseguono – Valga fra tutti il caso della Regione Lazio”.
“Chiediamo al Partito Democratico e a Sinistra e Libertà di reagire e rispondere con un atto di civiltà al vergognoso episodio che ha macchiato la storia della nostra Repubblica, che il 13 ottobre ha sostanzialmente definito incostituzionale il concetto di ‘orientamento sessuale’, aprendo la strada a uno smottamento giuridico che rischia di veder messe in discussione anche le precedenti disposizioni che a esso fanno riferimento.
Proponiamo dunque – concludono – a tutti i consiglieri regionali, provinciali, comunali e municipali dei gruppi del Partito Democratico e di Sinistra e Libertà di annunciare che il 1° dicembre sarà depositata e messa in discussione in tutti i consigli regionali, provinciali, comunali e municipali una mozione contro l’omofobia e la transfobia, su esempio del testo approvato all’unanimità dalla Regione Lazio, in una sorta di maratona di civiltà, che investa tutto il Paese, dal più piccolo comune alla regione più grande”.
Per il Tavolo LGBTE del PD
Cristiana Alicata
Carlo Santacroce
Per il Tavolo Queer di Sinistra e Libertà
Guido Allegrezza
NON SI POSSONO FERMARE LE NUVOLE 