Se una notte d’estate una lesbica e un “fascista”…


Non è certo la mia prima volta (con un fascista) e non so nemmeno se X. vuole essere definito fascista, da cui le virgolette.

Fatto sta che (non vi dico dove per non alimentare le leggende enogastronomiche su di me), qualche giorno fa ad una cena io e X. ci siamo ritrovati faccia a faccia, ad un tavolo mollemente sdraiato (molto romanesco e molto poco radical-chic) su un marciapiede di Roma. Alla nostra destra gli sposi di cui condividiamo l’amicizia.

Guardate un attimo questo quadretto. Un tipico quadretto romano dove ci sono tutte le facce. Lui grosso, il naso rotto, la maglia nera. Una faccia da pugile. E lo era. La moglie una donna bella e dolce, amica della sposa. Gli sposi due miei (nostri) carissimi amici tornati dal viaggio di nozze. Lo sposo, albanese, anticomunista per forza, mi prende in giro e mi chiede se mi serve un barcone per andarmi a sposare in Albania. E poi due amici venuti dal sud. E una coppia in dolce attesa. Ed io. Un meltin-pot derivato dal fu impero romano.

Fatto sta che mi metto ad ascoltare X. Parliamo di Roma. Della periferia. Del degrado urbano. E finisce che mi racconta che lui tira via i ragazzi dalla strada e li porta in palestra. Lui tiene palestre dove ci si allena per pochi soldi e si sta lontano dalla strada. La cattiva propriamente e soprattutto. Gli agonisti non pagano.

Mi racconta che un giorno un tizio è venuto ad allenarsi con la maglietta della Banda Bassotti e qualcuno lo voleva menare, ma lui si è messo in mezzo.

“Scherzi? Se uno con quella maglietta viene nella mia palestra per me è una vittoria.”

Io. Io non scherzo. Io sono d’accordo. Che qualsiasi cosa faccia “dialogo” apra una breccia nei muri che ancora ogni tanto hanno macerie da qui agli anni settanta, soprattutto a Roma, beh quel qualsiasi cosa va bene. E la boxe, come il rugby, forse è uno sport meno violento del calcio.

Parliamo di Fini (ne parlo meglio io di lui e lo capisco…tanto è vero che lui parla di D’Alema meglio di me), di Rutelli, di Alemanno, di Storace. Ma soprattutto parliamo di Roma e delle cose che andrebbero fatte e che sono cose solo di buon senso.

Intorno a noi si solleva un leggero stupore nel vederci così d’accordo su tutto. Decido di fargli la domanda difficile.

E sapete che mi risponde?

“Cosa me ne frega a me se a due omosessuali vengono dati dei diritti di convivenza. Non sono certo questi i miei problemi.”

No, infatti. Questo è il bello. Ad uno che tira via i ragazzi dalla strada, uno che “fa” davvero, cosa volete che gliene freghi? Cosa volete che gli tolga?

Mi racconta persino che in una delle case occupate dalla destra c’è una coppia omosessuale che vi abita. Trasecolo e lui ride. Certo. Per noi, i poveri, sono tutti uguali.

Certo. X., mi ha raccontato anche le cose che non gli piacciono della destra romana. Mi ha raccontato dei nani. Quelli che vengono spediti a menare le mani. Le cose che non gli piacciono e con cui, forse, condivide un luogo virtuale che si chiama destra, come d’altronde noi abbiamo condiviso per anni ( e ancora lo facciamo parzialmente) un luogo che si chiama sinistra con altrettanti picchiatori (mi aspetto il cazziatone di Sciltian, qui). E chi picchia le mani per una maglietta per me è fascista tanto quanto.

Andrò a trovare X. A me la boxe non piace, ma penso che sia uno sport che quantifichi e qualifichi lo sfogo e trovo che qualsiasi cosa quantifichi e qualifichi lo sfogo fisico sia cosa buona e giusta: sottoporla alle regole sportive, al rispetto. Al contenimento e all’uso proprio.

Sosterrò, se dovesse capitarmi di farlo, il lavoro di X.

Una cosa è certa. A proposito di radical-chic, c’è a Roma un problema di interpretazione sociale. E a volte, ahimé, lo dimostra persino la vittoria di Alemanno, questa destra ha una capacità penetrativa migliore della nostra. Dovremmo avere la capacità, l’umilità di capire quali sono i criteri di comunicazione e di soluzione. Non è detto che ciò che non ci piace vedere o ascoltare sia sbagliato. Ecco, in questo sì, la sinistra spesso pecca di visione radical-chic, che finisce per essere una visione di chiusura, di non volontà all’ascolto.  Forse, semplicemente, alcune cose, di questa città non le capiamo.

p.s. Tengo a precisare, per dovere di cronaca, che questo tipo di incontri non sono nuovi…anzi. Leggere qui per i pionieri del caso.

27 pensieri riguardo “Se una notte d’estate una lesbica e un “fascista”…

  1. bè, grazie per la citazione e per l’essere stato definito un pioniere.
    Ma non sono il solo. Con me c’era un altro amico gay, anarchico e dichiaratamente sieropositivo. Alla nostra domanda a Iannone (si proprio lui) la risposta fu netta e immediata: “matrimoni omosessuali? certo che si. Ma no all’adozione”. Per non parlare della posizione sulla laicità: “Non ci interessa la chiesa”. Ovvio che poi tutte le altre questioni ed eventi che gli ruotano attorno vadano soppesate, ma ripeto che sono un fenomeno di cui non disinteressarsi.
    Ad onor del vero anche un altro amico ebbe modo di andarci e fu lui che inventò “Italo” uno dai caratteri della campagna del pride di Bologna del 2008.
    Su noi tre piovve una pioggia di merda che finì per macchiare anche le pagine di Liberazione… ma chi vuole saperne di più, si accomodi sul blog.
    A proposito, Cristiana, preparati perché non saranno teneri con te.

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  2. ti sta venendo la fissazione del radicalchic :-p

    i fasci, picchiatori a parte, quando non hanno potere non sono male … diventano problematici quando hanno potere perchè uniscono la corruzione democristiana , l’ ipocrisia dell’antagonista e la violenza della reazione

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    1. …non l’ho capita ma la minaccia sembrava seria….quindi provo ad interpretare….se sono graffi e non cazzotti…deduco che stiamo parlando di una lei….devo aver fatto una battuta/complimento di troppo (?)…e, visto che non mi piace essere picchiata/graffiata….a chiunque io avessi stimolato tale istinto….chiedo scusa 😛 ….non sapevo fossi impegnata…sarei intervenuta meno spesso 😉

      ps. continua a non farlo.

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    2. lo vedi a frequentare gli ambienti di destra? si diventa violenti e cattivi, si cominciano a minacciare rappresaglie… 😀

      vabbè ti si vuol bene lo stesso, anche se sei… quella cosa lì… dài, hai capito, non farmelo scrivere… uff… vabbè, lo dico, anche se sei un’INGEGNERA! 😳

      un matematico
      (ma non eri in ferie?)

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  3. Guarda che politici gay fascisti e populisti ce ne sono: pnsa a Pim Fortuyn, Jörg Haider… Arriveremo anche in Italia, e forse rimpiangeremo quando essere gay era di sinistra.

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  4. Cosa vuol dire “fascista”? E perchè poi un fascista dovrebbe essere un bigotto? Guardate il programma dei “fasci di combattimento” alla loro nascita: non c’è nulla di più anticlericale! E perchè mai fa notizia un ragazzo di destra che si occupa della povera gente? La destra sociale l’ha sempre fatto. Quanto ai picchiatori di sinistra, io me li sono trovati davanti, nel 2005, armati di fumogeni che mi sono stati scagliati addosso per il solo fatto di aver dato la parola a un diplomatico israeliano a una mia lezione in Università: picchiatori, dunque, e pure un tantinello antisemiti con il loro sogno gridatomi in faccia di vedermi “saltare per aria su un autobus a Gerusalemme”. Il problema, semmai, non è trovare uno di destra “buono”, ma tralasciare i pregiudizi da entrambe le parti e condividere ciò che è condivisibile, che è moltissimo. La destra sociale non ha nulla a che vedere con Berlusconi o Santanchè o Storace e neppure con la violenza o con l’antisemitismo. Ma dal momento che i leaders politici hanno fatto il loro tempo e i loro danni sia da destra che da sinistra, non c’è alternativa al prendere noi stessi l’iniziativa politica. E per noi stessi intendo le persone di coraggio, cuore e forza di volontà, senza badare al colore politico sempre più sbiadito.

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    1. Qualcuno dovrebbe spiegare alla prof.ssa Santus che la democrazia si esercita nella dialettica e nell’ascolto di diversi punti di vista. Andare nelle scuole (stamattina al Cobianchi di Verbania) e approfittare della Shoa per far eun penegirico dello stato israeliano senza contradditorio, è vergognoso. E sottolineo “senza contradditorio”.

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  5. E poi cosa vuol dire “i fasci” quando non hanno potere non sono male? Ripeto: chi sono per voi “i fasci”? State facendo lo stesso errore di Berlusconi che, per garantirsi i voti dei rumeni divenuti italiani, chiama tutti gli avversari “comunisti”… Sarebbe troppo facile dire che anche i comunisti, quando non hanno il potere, non sono male: per un’ebrea come me sarebbe, anzi, facilissimo… ricordando i danni dei vari Mussolini, Hitler e Stalin. Non è forse ora di smettere di vivere nel passato e di iniziare a pensare a lavorare insieme per l’Italia?

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    1. 1) non sono comunista quindi puoi parlarmi male dei comunisti quando vuoi che non mi offendo mica 🙂
      Certo credo bisognerebbe far differenze tra i vari comunismi nel mondo e nelle diverse epcoe. Cuba, Cambogia, Urss, Emilia-Romagana non sono la stessa cosa. Le colpe non sono le stesse(ci sono però in tutti i comunisti filo-sovietici sia chiaro). Marx , la Luxemburg, Lenin, Berlinguer non sono gli stessi come capacità e come brutture.

      2) il fascismo è un movimento inegualitarista di reazione dei gruppi sociali dominanti nel patriarcato alla democrazia di stampo illuministico (egualitarista) ed al capitalismo trionfante.
      i fasci quando sono senza potere non sono male proprio per quel precedente storico che dici tu. il programma di sansepolcro era sostanzialmente un buon programma socialisteggiante. Quando vanno al potere, non essendo nè socialisti nè comunisti ma solo fuffologia retorica, tendono a vendersi ai poteri forti dominanti. Fu così per Mussolini, fu così per l’ MSI di Tambroni , è stato così per Fini , Alemanno , Storace. Iannone quando ha avuto un minimo di possibilità non ci ha pensato due volte. E’ stato trombato altrimenti. Forza Nuova e Fiamma Tricolore non sono diversi. Basta pagare (e basterebbe vedere i rapporti con Berlusca).

      3) per stare insieme ci vogliono programmi politici compatibili oltre che rispetto per i candidati. Esempio: finchè l’ Alicata non mi sostiene le proposte di abrogazione delle leggi che mettono le donne su un piano superiore ai maschi, non crederò mai che sia una sostenitrice delle pari opportunità nonostante mi piaccia abbastanza come personaggio politico (dico abbastanza perchè io sono socialista, non piddino) . Non si può mettere insieme uno che propaganda la famiglia tradizionale ed un gay a meno di non trovare un comune nemico: in Europa questo comune nemico è stato indicato nel welfare socialdemocratico e soprattutto nell’immigrato.

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  6. Mi spiace, non riesco a farmi comprendere. Vero che Marx, Luxemburg, Lenin, Berlinguer e io aggiungerei pure Stalin, Diliberto e Bertinotti sono persone diverse e diversamente comuniste tra loro. Ma pur sempre tutti fieri di essere definiti comunisti.
    Nella mia domanda: “cosa vuol dire fasci” stava una implicita diffidenza nell’uso della parola. In quanto sono “gli altri” a definire chi siano i fasci. Più volte io sono stata definita “l’ebrea fascista”, ad esempio. E, come puoi immaginare, è alquanto bizzarro per chi, come me, professa la fede ebraica e ha addirittura fatto parte del “comitato provinciale per i valori della resistenza e della costituzione”. Allo stesso modo, mi chiedo, come sia possibile dare del fascista al Presidente della Camera Gianfranco Fini che, per i giornalisti servi dell’Imperatore, sarebbe addirittura l’uomo giusto per guidare il PD. Ma voglio addirittura rincarare la dose: sono fascisti La Russa o Gasparri o Mantovano? Suvvia, tutti pronti a genuflettersi al nuovo padrone e a baciare l’anello papale. Ricordano forse gli uomini forti e laici che Marinetti decantava nelle sue sgangherate opere letterarie?
    Dici bene: basta pagare. Ma allora non definiamoli fascisti: vi sono altri termini per definire uomini e donne in vendita!

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    1. con fascisti nel linguaggio comune si intende due tipi di persona:

      1) il fascista in senso stretto sostenitore delle teorie fasciste cioè di teorie confusioniste basate sulla negazione dell’altro
      2) una persona che ha atteggiamento autoritario .

      il discorso sui fascisti venduti è dovuto alla particolarità del fascista:

      un cattolico, un socialista, un comunista , un liberale può andare al potere e sviluppare un programma comunista,socialista,cattolico,liberale

      il fascista al potere inevitabilmente finisce per negare tutti i punti antagonisti o riformisti del suo programma e divenire conforme ai ceti dominanti.

      E’ strutturale al fascista la negazione della sua carica rivoluzionaria perchè la sua ideologia è confusionista e perchè tutto gliva bene purchè sia lui (l’eletto , il superuomo) a comandare.

      in questo senso il fascista si distingue dal semplice corrotto.

      un’ideologia può avere uomini corrotti,
      il fascismo in quanto retorica vuota finisce per essere solo la corruzione del potere.

      personalmente utilizzo il termine fascista nel senso ristretto del termine ad indicare gli appartenti ad ideologie inegualitaristiche .
      In quanto fasci, quando arrivano e per arrivare al potere costoro assumono le caratteristiche ideologiche richieste dai gruppi dominanti , nel caso moderno : la tecnocrazia europea e l’alta finanza… cioè i nuovi padroni di Black Rabbit Fini ed Alemanno.

      A Fini l’unica abilità che riconosco è aver fiuto a scegliersi il padrone: prima Almirante, poi Berlusconi, oggi la tecnocrazia europea.

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    1. giusto per ripercorrere la carriera politica di Gianfi Black Rabbit:

      proposto da Almirante si presenta alla guida delle giovanili neofasciste contro Marco Tarchi (l’uomo della Nuova Destra di de Benoist in Italia) . PERDE.
      Almirante commissaria le giovanili e mette a capo Fini.

      Viene presentato come deputato . NON ELETTO: Almirante sceglie un altro collegio e scatta Fini.

      Almirante lo mette a capo dell’ MSI. Almirante muore. L’anno dopo defenestrano Fini ed eleggono quel cojone poltroniero di Rauti(RAUTI !! RAUTI !!! non so se sai chi è RAUTI!!)

      Beppe Niccolai (un fascista della cosidetta area sinistra dell’ MSI) decide di dimostrare che Fini e la dirigenza degli (odierni) cinquantenni sono degli idioti. Prende un testo approvato dalla direzione centrale del PCI cambia le parole tipiche (tipo: rivoluzione con ribelle, proletario con nazionale) . Riesce a vederlo approvato e riceve i complimenti di Fini per il documento. Ilgiorno dopo Niccolai sputtana Black Rabbit.

      Tangentopoli. A Roma si candidano Black Rabbit e Rutelli. Black Rabbit PERDE (e perdere contro er circoria…)

      Berlusconi va al potere e Black Rabbit non riesce ad avere neanche un ministero (caso più unico che raro!).

      Guida la cabina di regia a Genova e ci scappa il morto: mentra i vandali si riformivano al porto, la polizia aveva ordine di far i maschos contro i manifestanti pacifici.

      AN infila in RAI tutte le amanti possibili ed immaginabili.
      Il pirla ne mette in cinta una ed è costretto a sposarla (intanto la moglie era indagata per la sanità in Lazio).

      Litiga con il Berluska . Promette : Silvio non andrà al governo. Ma poi si rimette sotto .

      Nel nuovo governo AN ha ministeri meno importanti della Lega , nonostante abbia più voti.

      quale lungimiranza, intelligenza, sentimenti ci vedi in uno del genere?

      al prossimo giro , è probabile che Formigoni o Casini gli facciano la pelle(politica)

      A me che Fini vada a leccare il culo ad Israele mi importa nulla. Rimane un cojone.

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