Tornare a caccia per tutti.


Mi sembra che oggi la destra abbia ancora un fortissimo scenario evocativo che pesca a piene mani da narrazioni eroiche (vedi la fascinazione – errata – per Tolkien che paragonava Sauron a Hitler per dire) e a ritualità collettive che alimentano il bisogno di appartenenza ad una collettività. In qualche modo la tradizione popolare e comunista italiana radicavano quello scenario nella Resistenza che però nel tempo (ahimè) si è esaurito perché si è in qualche modo istituzionalizzato togliendovi la parte ribelle ed anti sistema. In qualche modo l’uno vale uno del M5S ha restituito a qualcuno quel senso di far parte di un gruppo (blog) ribelle. La stessa Leopolda è stata il rifugio per chi cercava una casa dove trovarsi “contro” il sistema (in poco tempo poi il sistema l‘ha occupata e azzerata).
Ecco una delle cose che va trovata è un’identità culturale collettiva che unisca il “nostro” mondo ma che non sia fittizia (il leader macho di turno) e che sia panorama di un futuro diverso da costruire non per noi stessi presi individualmente o per il nostro nucleo ristretto. Serve un orizzonte che ci tenga uniti, che ci faccia pensare che staremo bene se staremo bene tutti, che tenga insieme, che costruisca solidarietà sociale, sguardo al benessere di tutti come benessere primario. Non un’ideologia, ma una visione che tenga insieme. Tenere insieme. Ricucire. Alla fine è ciò che serve. Siamo dispersi ognuno a caccia del proprio bonus, della propria irpef, del proprio. Dobbiamo cominciare a cacciare per la comunità.

2 pensieri riguardo “Tornare a caccia per tutti.

  1. Forse è tutto più semplice. Forse è ora di pentirsi di essersi pentiti di essere stati comunisti. Forse è ora di fare cose di sinistra, per la massa dei poveri o per il proletariato o per il sottoproletariato. Dopo 30 anni che si toglie alle classi subalterne per dare a quelle privilegiate, è ora di cambiare rotta.

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  2. Passando di qui ho letto il tuo post CHE APPLAUDO CON TUTTO IL CALORE CHE MERITA
    Una piccola osservazione però: Tolkien (che appassiona anche me) NON aveva creato il personaggio di Sauron pensando a Hitler; al contrario, Sauron era il comunismo sovietico (lo si capisce molto bene leggendo gli ultimi capitoli, dove T sfoga il suo iperconservatorismo) e Saruman era il nazismo, che nel 1939 aveva stretto il patto Molotov-Ribbentrop
    Scusa la pignoleria e arrivederci

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