Cimiteri dei feti o luogo del dolore di una donna?


Sui cimiteri dei feti (presenti e approvati in tantissime città, Torino inclusa) io la penso nel seguente modo (e penso anche che non si dovrebbe parlarne per attaccare Renzi ma se ne dovrebbe parlare perché nelle comunità si discute di cose che toccano la sfera emotiva)

Io penso che la salute (fisica e psicologica) e la scelta della donna vengano prima di ogni cosa.

E questo significa che se io fossi incinta e perdessi il “feto” per me sarebbe perdere un figlio e non ci dormirei la notte se fosse considerato dallo Stato un “rifiuto speciale” e magari vorrei un luogo dove poter andare a piangere, così come non butto via mai niente. Magari all’inizio. Poi mi passerebbe. Io sono fatta così, ma magari qualcun altro è fatto diverso. E vorrei che questa differenza fosse rispettata.

Quindi non ho nessun problema se un’altra donna non avesse bisogno di quel luogo perché per me vale, in quella fase, ciò che prova la donna. Perché SOLO lei prova qualcosa. Ma ha ragione Zauberei quando dice che che quel dolore non è confrontabile con la perdita di un figlio. Solo un genitore, solo una madre in questo caso, può raccontare quella differenza. Ha ragione, appunto, quando dice che, se ci estrapoliamo dal dibattito tra laici e cattolici, un aborto non è la morte di un figlio, ma la morte di un pezzo di quella donna. O forse no. E dobbiamo rispettare anche questo.

Insomma se esiste un luogo che fa stare bene una donna (e magari anche il suo partner) non ci vedo nulla di male.

Nel caso di Roma, l’azione di Alemanno e della vicesindaca era palesemente rivolto con l’attenzione non alla donna o ai genitori, ma al feto per affermarne l’esistenza ontologica di “figlio” e quindi avallare l’idea che chi abortisce uccide e quindi a mio avvisto era un atto violento e di aggressione alla 194, perché così era stato presentato.

Per assurdo, questo è il caso di uno stesso atto con finalità diverse: in uno è la donna al centro. Nell’altro la donna era la vittima.

Capisco che Renzi si attira amore e odio addosso o che il PD è sotto congresso, ma vi imploro quando si parla di questi temi di entrare in modo delicato.

Piuttosto chiederei a Matteo Renzi cosa intenda fare per evitare la non applicazione della 194, come si arginano CL e Opus Dei che occupano gli ospedali pubblici. Chiederei una legge che imponga almeno una % di non obiettori per ogni ospedale per garantire l’applicazione della legge e non far finire le donne dalle mannaie (o le ricche nelle cliniche ad arricchire medici in malafede). Chiederei una campagna di prevenzione contraccettiva nelle scuole. Io chiederei questo ad un candidato segretario e ad un candidato premier. O non vogliamo raccontarci che anche la sinistra ha lasciato la sanità in mano ai privati o al cattolicesimo integralista?

Leggete anche Suzukimaruti.

P.s. Come non ho avuto problemi a dire a Matteo che il programma sui diritti della nostra mozione è “moscio” (potete rivedere il video su Radio Radicale, quando è andato via l’audio stavo per parlare di matrimonio egualitario) non avrei problemi a dire che su questo sbaglia. 

26 pensieri riguardo “Cimiteri dei feti o luogo del dolore di una donna?

  1. Non è affatto obbligatorio essere, per esempio,
    a favore del testamento biologico e del matrimonio gay.
    Ci mancherebbe altro.
    E’ obbligatorio, invece, che chiunque si candidi
    alla premiership del Paese esponga le proprie posizioni
    in modo chiaro, inequivoco e senza ombre,
    evitando di nascondersi sui temi più sensibili.
    E permettendo agli elettori di sapere per chi
    e per che cosa stanno votando.
    Immagino che su questo su possa consentire.
    Ovviamente vale per tutti.

    Quello che dici sulla 194 è ineccepibile: il diritto all’obiezione
    non può essere prevalente sull’applicazione di una legge.
    La quota minima di non obiettori dev’essere tassativa,
    anche perché qui le ragazzine si fanno del male con la pillola
    abortiva presa al mercato nero.

    Quanto invece alla sepoltura dei feti: la legge la consente da decenni.
    Molti comuni si richiamano semplicemente alla norma contenuta nel
    dpr 10/9/90, senza aggiungere altro, perché basta questo. Torino ha dovuto deliberare per questioni meramente amministrative. A Firenze è andata diversamente. Come saprai il testo della delibera era molto più “hard”, diciamo così, ed è stato ripresentato dopo molti mesi debitamente ripulito, per non far esplodere la bomba: le donne di Firenze e non solo si sono mobilitate per mesi. Quello che è passato è meno peggio, ma è un di più ridondante rispetto alla legge che, ripeto, basta e avanza. Non può essere ritenuto, quindi, un atto meramente amministrativo. Quando Matteo dice nella sua newsletter che la delibera fiorentina va incontro al dolore dei genitori dei “bimbi non nati” (attenta al linguaggio!) non è del tutto onesto. Per questo dolore, ripeto, c’è una legge già in vigore. Quando poi dice che su questo dolore non si deve speculare politicamente, l’augurio è che stia pensando soprattutto a se stesso.

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  2. Ringrazio Matteo Biffoni per aver perorato alla Camera dei Deputati la necessità di istituire una giornata dedicata per fermarsi a riflettere e puntare i riflettori su un dolore che, nei paesi industrializzati, colpisce i genitori di 1 bambino su 250/300 nascite. E’ un dolore silenzioso ed “invisibile” di cui invece BISOGNA parlare perchè nessuno si debba sentire solo ed abbandonato quando le certezze sembrano scomparire.
    Aiutare un genitore nei momenti così difficili è un DOVERE in un paese che si reputa civilizzato come il nostro. Ma c’è ancora tanto lavoro da fare.
    Per approfondire la tematica segnalo l’Associazione CiaoLapo Onlus che tanto, tantissimo sta facendo perchè si affronti in maniera seria e concreta questa triste realtà, sia preparando il personale ospedaliero e illustrando la tematica al mondo intero, sia sostenendo le famiglie nell’elaborazione del lutto.
    Qui potete leggere l’intervento di matteo Biffoni: http://www.postopubblico.net/?p=796

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  3. L’iniziativa dei cimiteri per i feti la trovo un’iniziativa veramente molto bella eticamente e molto favorevole alle donne. Certo non a tutte, per fortuna! Ma chi trova in queste iniziative un attacco alla 194 o un’ingerenza di carattere religioso, non ha capito nulla e non ha sensibilità. Prima di tutto nessuna donna che ha abortito, spontaneamente o no, è obbligata ad aderire al cimitero dei feti. Secondariamente si potrebbe pensare che allestendo un cimitero di tale genere si volesse affermare l’identità di persona ad esseri che persone non sono e non sono state. Ma pur sempre sono stati esseri viventi in quanto, come hai detto tu, erano pezzi di donne e questo per un donna non può essere dimenticato, superato sì, anche subito, ma dimenticato mai. Pacatamente c’è sempre un pensiero che ritorna: il pensiero che quell’essere, avrebbe potuto essere….chissà quale persona se avesse avuto la possibilità di nascere e di crescere! Il dolore e il ricordo può essere lieve o meno, ma comunque rimane sempre un ombra in fondo all’anima. Io quando penso alle mie gravidanze, non penso mai che siano solo due come le mie figlie ma sempre due e mezzo, pensando a quel bambino perso al quarto mese di gravidanza per un esame che doveva servire a salvaguardare la sua e mia salute. Non ne ho fatto un problema nè un dramma che fosse considerato un rifiuto speciale e velocemente fatto sparire, ma se avessi avuto la possibilità di avere un cimitero per i feti a disposizione, sarei stata molto contenta di seppellirlo e ricordarlo. Ti ricordo solo due cose: un tempo, nei cimiteri si tenevano le tombe anche per i feti, ora non più perchè non c’è più spazio. Io sono Ufficiale dello Stato Civile e mi occupo di nascite, matrimoni e morti e ti posso assicurare che, ogni tanto, arrivano al mio ufficio delle donne non più giovani che chiedono notizie di figli che non esistono perchè erano solo dei feti, non sono registrati e neppure seppelliti ma nel loro immaginario esistono come figli. Hai toccato un tema delicatissimo che fa onore alla politica trattarlo. Te ne sono grata e molte donne a Firenze e a Torino sono molto riconoscenti!

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  4. Ho scambiato commenti sull’argomento con Suzukimaruki su Twitter. Se mi permetti, quello che più mi ha delusa è il fatto che le alzate di scudi a difesa della delibera comunale a Firenze sono state tutte fatte all’insegna del ‘lo dite per attaccare Renzi’, quando molte donne attaccavano proprio l’inopportunità della delibera in sè (oltre che la sua fondamentale inutilità, come Terragni ha sottolineato da subito, richiamando il limpido Dpr esistente da anni)
    Scendete coi piedi per terra: si possono discutere e contestare scelte politiche anche senza avere come obiettivo le primarie Pd e i relativi candidati.
    Resto dell’idea che la delibera abbia una portata ideologica ben precisa e spero di poterla contestare, anche se di Renzi-candidato non me ne frega nulla.

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    1. Funziona così: ad ogni barbarie filo-cattolica i renziani (alicata compresa) girano la testa dall’altra parte, temporeggiando. Fanno lo stesso di fronte ai pasticci scalfarottiani e all’ambiguità sul matrimonio gay ed eutanasia ma stavolta con il tiepido epitaffio “ma noi vogliamo ben altro” oppure “individualmente io sono per…”. Insomma sono partito compatto solo quando sono sotto l’egida del santo sepolcro. Perinde ac cadaver soleva ripetere Ignazio. Aggiornato a: catto-comu-liberalisti. Il quiz di oggi comunque è: chi riabiliterà uolter la prossima settimana? E anche uolter lo rottamiamo, spinge il carro o lo guida?

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      1. Però molte donne hanno sollevato obiezioni e critiche senza l’intento primario di attaccare Renzi, magari anche perché -come la sottoscritta- oggi non voterebbe PD manco morta e quindi…
        Io ho letto molti articoli di denuncia SULLA delibera di Firenze, vorrei leggere LA delibera per capire se è solo quel mero regolamento che i difensori di Renzi dicono che sia. Attenzione: difensori di Renzi e NON della delibera in sè, visto che mi pare che nemmeno loro l’abbiano mai letta – o almeno se l’hanno fatto tengono ben nascosto DOVE!

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        1. tutte si sono mosse in coda all’articolo della Terragni e, come ti ho dimostrato (anche perché non è la prima volta), quest’ultima ha preso a pretesto la delibera per gettare fango su Renzi scrivendo falsità che dimostrano un pregiudizio ideologico preoccupante.
          cortesemente, rimaniamo sul punto: non si tratta di aprire il dibattito sull’applicazione della 194 (che tutti sappiamo, Renzi compreso, che è allo stato inapplicata), ma di ammettere che qualcuno ha deciso di far scadere il dibattito delle primarie utilizzando argomenti vergognosi e biechi.

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  5. Grazie per questo articolo (tranne che per la citazione di Zauberei, che non ha affatto ragione, anzi, esprime un’opinione qualunquista e del tutto personale ed in contraddizione con tutta la letteratura scientifica in materia degli ultimi 20 anni, sarebbe come dire ‘secondo me il fumo non fa poi così male’).
    Riguardo ai commenti, devo invece rispondere a ‘antonella’ e a ‘marina terragni’. Il fatto che esista già una legge in materia (il ‘limpido Dpr’ che rimbalza da giorni), grazie, lo sapevamo già. Qui c’è tutto http://www.ciaolapo.it/index.php?option=com_myblog&show=leggi-regolamenti-e-normative-in-vigore-in-italia-per-la-sepoltura-dei-feti-e-dei-bambini-nati-morti.html&Itemid=100043 . Ce ne occupiamo da diversi anni, quando di Renzi non se ne parlava affatto, quando se ne parlava come giovane outsider locale, presidente della provincia di Firenze, poi come giovane sindaco outsider e ora come possibile outsider segretario del PD. La questione della dignitosa sepoltura dei bambini morti in utero non è una questione renziana, civatiana, berlusconiana o formigoniana.
    E’ una questione italiana. Di rispetto per i genitori che perdono figli durante la gravidanza e vogliono che alle loro spoglie sia data una dignitosa sepoltura come appunto la legge italiana prevede, ma la gran parte dei regolamenti comunali del paese IGNORA, lasciando invece che le suddette spoglie finiscano in una botola anonima, in una fossa comune, nei rifiuti ospedalieri, in un campo fangoso, in un prato incolto o sotto una croce in un campo con inchiodato sopra il nome della madre, a seconda di cosa passava per la testa a chi ha gestito la pratica quel giorno lì.
    Cosa manca in Italia per rendere questo genere di sepolture degne di un paese civile (parlo ad esempio di Giappone, Norvegia, Germania, Australia etc etc non di Siria, Iran o Città del Vaticano) ? Mancano adeguati regolamenti di polizia mortuaria a livello comunale, con identificazione di luoghi idonei dove tumulare queste spoglie. Per noi genitori va bene anche metterle dove si mettono i bambini nati vivi, nessuno chiede nessun fantomatico ‘cimitero dei feti’ (che per inciso a Trespiano non esiste, è un cimitero normale, con un’area dove sono sepolti bambini nati vivi e nati morti) il regolamento deve solo dire DOVE metterli, con quali procedure farlo e garantire che sia effettuata una adeguata manutenzione, in modo che sia garantita ai genitori che VOGLIONO la sepoltura sotto le 28 settimane (cioè quella non obbligatoria per legge) e a quelli per cui è OBBLIGATORIA per legge (cioè sopra le 28) un luogo civile e dignitoso, degno del ricordo di loro figlio.
    Ho recuperato la lettera che mandammo nel 2010 all’allora sindaco di Firenze (toh, era Matteo Renzi… che combinazione), chiedendo appunto in maniera laica e apolitica la messa in condizioni umane del cimitero di Trespiano (se volete leggerla è qui https://www.dropbox.com/s/emb4mhj6i755l2l/Lettera%20Renzi%20Trespiano%202010.pdf ), tutto mi sarei aspettato tranne che, quando il risultato fosse stato finalmente ottenuto, lo stato miserando del cimitero lamentato dai genitori divenisse materia di dibattito elettorale e di attacchi tra candidati alla segreteria proprio di quel partito che la dignità di quei genitori, di quelle madri, di quelle donne da sempre sostiene di difenderli.
    Non me lo sarei aspettato anche perché in questi anni abbiamo mandato petizioni a Comuni, Regioni, Ministri, Governi (almeno 3, poi ci siamo stancati) di tutti i colori e NESSUNO se ne è mai interessato, salvo 2 o 3 comuni qua e là per l’Italia, nell’indifferenza generale dei politici e dei media.
    Ed ecco che ora che il Comune di Firenze finalmente approva il regolamento e mette in regola una situazione che era ingestita da decenni, improvvisamente diventa una questione nazionale….
    Ma per favore. Attaccate Renzi quanto vi pare, fate le battaglie ideological-politico-filosofico-sindacali che preferite, ma lasciate in pace i nostri figli. Fate i vostri giochi sulla pelle di qualcun altro.
    Grazie
    Alfredo Vannacci

    PS: per inciso, mio figlio non riposa in alcun cimitero. Le sue ceneri sono in un’urna in un mobile della sala di casa mia. Stanno bene lì e non sento il bisogno personale di alcun ‘cimitero dei feti’. Chiedo solo dignità e rispetto, della legge dello stato e del dolore delle persone in lutto.

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  6. Ps. quando è che qualcuno del pd parla della riforma del catasto che tanto dispiace al vaticano e ai palazzinari (stile: se posso fare qualcosa per te non esitare) e che consentirebbe un gettito immediato e duraturo (e non le una tantum di Renzi), invece di tiritaritarsi? Qaundo è che qualcuno parla dell’aggiornamento del costo standard della pubblica amministazione (alias e chi lo dice poi agli amministratori provinciali e comunali che ci fanno tirare avanti amici e parenti)? Quando è che qualcuno ri-ri-ri-riparla dell’ici (non sto dietro ad ogni cambio di nome, chiedo venia) agli immobili della chiesa e magari ci fa una leggina ina ina? Quando è che si chiede un giro di vite, o almeno un accertamentino piccino picciò, sull’esercito che è il premiato stipendificio italia? Fonziani argomenti non ce ne avete, tocca dare ragione a Fassina.
    Questo blog è diventato un parcheggio di propaganda alla colonia, e faccende di lana caprina. Non c’è manco più un accenno alle questioni economiche. Sto silenzio da riposizionamento durerà ancora per molto?

    p.p.s. S’è insediato Marino da quel dì, praticamente tutti i municipi stanno in mano al pd e roma continua a fare schifo.com nella quotidiana, noiosa vita di sempre. Marino a parte operazioni populiste (la finta pedonalizzazione di via dei fori imperiali- a proposito ci hai fatto un giro? prova) e il plauso alla bnl che aprirà un megastore vicino alla cattedrale nel deserto alias stazione tiburtina (dismessa, sporca e tuttora inutilizzata anche se inaugurata 2 anni fa) che combina? Quando è prevista la rinascita di roma tanto decantata e veloce? A primavera come i cervi? Chiedo…

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  7. son d’accordo con le tue affermazioni, ma la 194 non la conosci, come la maggior parte dei cittadini italiani. Non riconosce affatto il diritto alla donna di abortire. Solo in casi eccezionali, entro il terzo mese di gravidanza e per ragioni di salute del feto o della donna. Bisognerebbe saperlo per bene e lottare per migliorarla, per riconoscere il diritto di ciascuna donna di proseguire o interrompere la gravidanza anche in assenza di gravi rischi di salute.

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  8. le mie opinioni in merito sono le stesse che qui hanno già espresso, molto bene, antonella prima e meursault poi.
    io vorrei chiedere a cristiana un’altra cosa: come mai, per suffragare le tue argomentazioni (e tu sei una che sa esporre quel che pensa in modo sempre civilissimo, adatto a stimolare un dibattito, e te lo dice uno che spesso non condivide), ti appoggi a uno come enrico sola? perchè sola, per come la vedo io, è solo un tizio arrogante e volgare, che non argomenta ma insulta, offende, sfotte, urla. il suo commento da lui citato ne è un saggio. toni urlati, che fanno presagire un vago delirio di onnipotenza (“pippo, devi fare ammenda” “pippo, fai un post in cui ti scusi” “pippo, comportati bene” comportati bene?!?!?!?!). mancanza totale di argomentazione: “polemica falsa e pretestuosa”, dice il nostro, e come mai? perchè, udite udite, “anche a torino hanno fatto così”, e a torino, orrore, uno degli assessori è ilda curti, che, povera lei, ha scelto di sostenere civati. ora: la terragni in un commento al delirante post, ha spiegato che la delibera assunta dal comune di torino aveva tutt’altro scopo e tutt’altra natura, poichè mirava a risolvere problemi di natura pratica riguardanti solo e specificamente la città di torino, mentra la delibera presa dai renziani a firenze è un atto sostanzialemente inutile, e dunque, quello sì, squisitamente ideologico e mirante, in modo evidente, a far piacere a qualcuno; se però anche così non fosse, e i due atti fossero in tutto simili, allora diventa facile ricordare che ilda curti non è il dittatore di torino, ma solo un (bravo, molto bravo) assessore, e che il resto della giunta comunale, a partire dal sindaco, sono criticabili per un’infinità di motivi; ma, infine, se anche i due provvedimenti fossero uguali, e se anche la curti, civatiana (occhio!) fosse stata entusiasta, allora questo significherebbe, semplicemente, che sia a tornio, prima, che a firenze, poi, è stata fatta una porcata (parola che prendo in prestito dal sola), di puro carattere ideologico e clericale! se io critico una persona per qualcosa che fa, e qualcuno mi risponde che sì, è vero, lo ha fatto, ma visto che anche altri lo hanno fatto allora devo fare ammenda e stare zitto, il tutto coi toni antipatici, maleducati e vuoti di sola (che non si capisce da che pulpito si diverta a dare le pagelle al resto del mondo, visto che sta a renzi come la geloni sta a bersani), beh, allora il livello mi sembra abbastanza basso.
    quindi la domanda: ma non ti crea almeno un po’ di disagio stare nella stessa, chiamiamola così “area” (anche se la parola giusta è “corrente”) di uno così?

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    1. Infatti. Il fatto che a Torino esista una delibera simile (seppure è simile) non pone automaticamente fuori da ogni critica la decisione del comune di Firenze.
      Che poi, se vogliamo dirla tutta, questa famosa delibera fiorentina io in rete non la trovo. Ho ammesso, nella discussione con Enrico Sola, di basarmi su articoli letti e ho chiesto più volte a Sola, visto che lui sembra così informato, dove potessi trovare il testo ma niente. Ora lo chiedo pure a Cristiana: ma tu il testo esatto l’hai letto? Sul sito del Comune di Firenze non l’ho trovato ma può darsi che sia incapace io. Illuminateci, o informati difensori dell’operato del sindaco di Firenze!

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        1. Cristiana, vedo che Sola tenta il proselitismo spacciando articoli, come quelli da te linkato, privi di ogni valore giornalistico.
          Come ho scritto a Sola, senza avere risposta: sto pseudo-articolo chiude con gli ultimi dei punti di somma (e fastidiosa) retorica, mentre sul punto 1 non spiega, ancora una volta, COSA DIAVOLO DICE ESATTAMENTE LA DELIBERA! Deduco che anche tu, come Sola, non l’abbia mai letta e continui a spargere articoli di opinioni, ma allora – opinioni per opinioni – Terragni è molto più convincente!

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        2. di nuovo antonella centra il punto. che è questo. esiste già una legge che possa consentire, a chi voglia e ne abbia interesse, di seppellire i feti invece che farli bruciare? sì, esiste, è un dpr del 1990. dunque, se vengono interventi fatti a livello comunale su questa materia, i casi sono due: o sono interventi di carattere pratico/ amministrativo, oppure sono interventi inutili, che servono solo a far contento qualcuno, qualcuno che, evidentemente, a piacere quando vengono parificati esseri umani morti e feti. ora, noi abbiamo una delibera fatta dal comune di firenze, che nessuno ha letto perchè irreperibile. una delibera fatta dall’amministrazione guidata da un sindaco che, inutile girarci intorno, è vicinissimo alla chiesa, alla chiesa di potere, e difesa a spada tratta in comune da una vicesindaca ancora più clericale di lui. quando si ciritca la clericalità e l’ideologia pura di questo provvedimento, i sostenitori di quel sindaco, chi civilmente, come cristiana, che sguaiatamente, come sola, non ribattono sul merito, ma dicono che “anche a torino hanno fatto così, perchè ve la prendete con renzi?”. se, allora, dobbiamo rispondere a tono a sola, dovremmo ricordargli che a torino il sindaco è un dinosauro che ha impostato tutta la sua secolare carriera politica sullo stare dalla parte di chi vince, più realista del re, più vescovista del vescovo, e oggi infatti è saltato a peso morto sul carro di renzi (il quale, a quanto pare, da bravo e coerente rinnovatore, è stato ben felice di accoglierlo); per sola invece civati è incoerente, e non può dare lezioni di moralità perchè in quella giunta, unico volto presentabile in mezzo a tanti di cui è meglio tacere, c’è ilda curti e allora zitto e mosca. se, invece, cerchiamo di rispondere sul merito, bisogna rifarsi a quanto scrive, di nuovo, la terragni, che sul punto pare essere molto puntuale e ben documentata, e che spiega che i due atti, quello fiorentino e quello torinese, sono ben diversi fra loro.

          il tutto mentre,di nuovo, nessuno vuole spiegarci nel merito perchè la delibera targata renzi e saccardi era così indispensabile, visto che ci sarebbe già il dpr del ’90; anzi, addirittura la delibera in rete non si trova!

          diteci, dunque, cosa dovremmo pensare noi profani…

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      1. facciamo chiarezza.
        la delibera ancora non è stata resa pubblica sul sito del Comune e tutto è partito da un commento su Facebook fatto da Tommaso Grassi di SEL che ha votato contro e ha descritto le sue ragioni.
        Da li l’articolo della Terragni (dubito abbia letto la delibera visto che riporta testualmente quanto scritto da Grassi montando poi la macchina del fango di cui ai post su facebook) e poi, il rilancio da parte di Senonoraquando, etc. etc.

        dunque ora starebbe a Sola, ad Alicata e a chi contesta questo metodo il “trovare” la delibera per difendersi? Non sarebbe meglio piuttosto che tutti quanti, te compresa, facciate un passo indietro e che chiediate scusa tornando eventualmente a muovere critiche puntuali una volta che il testo è disponibile?

        Aggiungo che avrai notato in rete che a Marzo 2012 questa delibera venne approvata in Giunta e anche allora il movimento di Senonoraquando tentò di alzare la caciara, ma le stesse “donne” del PD in giunta azzittirono le colleghe consiglieri spiegando loro che non si trattava di alcun attacco alla 194.
        E la polemica morì in poche ore.

        Ora invece ci sono le primarie e qualcuno, evidentemente in difficoltà, utilizza anche questi mezzucci infamanti e vergognosi per attaccare l’avversario più forte.

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        1. A parte che ‘alzare la caciara’ riferito a associazioni femminili e singole donne (cfr. Chiara Lalli appunto sulla prima stesura della delibera nel marzo 2012) non propriamente sprovvedute né interessate agli schieramenti all’interno del PD, mi sembra offensivo e puerile… A parte questo: certo che chiedo ai difensori della delibera in questione se l’hanno letta, perché chiunque conosce (o può conoscere) la legge nazionale esistente in materia e dovranno ben dirci loro perché sta delibera era tanto necessaria, visto che nel frattempo non c’era mica il far west. Sola se ne è uscito dicendo che fortuna la delibera fiorentina, altrimenti solo ‘rifiuti speciali’ e disumani trattamenti per genitori che vogliono dare sepoltura ai feti morti: il che è falso. O devo chiedere scusa per aver chiesto lumi a chi mostra di saperne tanto più di me? La verità è che si accusa Terragni di opinioni mendaci e interessate, ma persone come Sola invece cosa hanno spacciato con tanta acrimonia? Per finire ribadisco: delle primarie PD (e del PD in toto) non mi importa proprio nulla, quindi l’etichetta di ‘nemica di Renzi’ appiccicatela in fronte a qualcun’altra.

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      2. beh, cristiana, “sposato”, purtroppo, è impossibile. a meno che chiamparino per dieci anni non sia stato sindaco di amsterdam o di madrid, mentre invece, purtroppo per torino, è stato il sindaco proprio di torino.
        quello che dici non cambia di una virgola ciò che abbiamo detto io e antonella. se anche un sindaco fa una cosa buona (e lo “sposare” due lesbiche sicuramente lo è), allora non è che non può anche fare cose meno buone. e allora replico di nuovo, sfinito, che: se la delibera di torino è assimilabile a quella di firenze, allora si tratta di due provvedimenti clericali e ideologici, criticabili entrambi duramente per questo, esattamente come invece sono apprezzabili altre cose che vanno in direzione opposta; se, invece, come dice la terragni (che, ripeto, sembra parlare con cognizione di causa) la delibera torinese ha caratteristiche del tutto diverse, allora che l’accosta a quella di renzi, come dire, piscia abbastanza fuori dal buco!

        senza contare, di nuovo, che qui, per ribattere a una critica, non si è mai parlato del contenuto della delibera (perchè?), nè si è mai smentita questa orrida denominazione “cimitero dei feti”, ma si è tirato in ballo un altro caso che peraltro non è affatto certo che sia analogo, come se il fatto che a fare una schifezza, invece di essere solo uno, siano in tanti, sani improvvisamente la schifezza!

        e quindi ripeto, cosa dovrebbe pensare chi osserva da fuori, riguardo alla laicità di renzi e all’autonomia di giudizio dei suoi sostenitori?

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      1. Kustermann conferma che c’è già la possibilità, volendo, di dare sepoltura a embrioni e feti.
        E penso che se è vero che l’obiezione di coscienza è ineliminabile, dovrebbe però (questa sì) essere regolamentata nelle strutture pubbliche, per dare alle donne la possibilità di scegliere – da lei stessa invocata – senza percorsi assurdi e umiliazioni inutili.

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