“Un tempo avevo sogni sulla Chiesa.” In morte di Carlo Maria Martini


“Un tempo avevo sogni sulla Chiesa. Una Chiesa che procede per la sua strada in povertà e umiltà, una Chiesa che non dipende dai poteri di questo mondo … Una Chiesa che dà spazio alle persone capaci di pensare in modo più aperto. Una Chiesa che infonde coraggio, sopattutto a coloro che si sentono piccoli o peccatori. Sognavo una Chiesa giovane. Oggi non ho più questi sogni. Dopo i settantacinque anni ho deciso di pregare per la Chiesa.”

Carlo Maria Martini.

22 pensieri riguardo ““Un tempo avevo sogni sulla Chiesa.” In morte di Carlo Maria Martini

  1. “UN TEMPO….! Ma poi mi son reso conto che la Chiesa ha preferito, per sopravvivere e mantenere la giusta originaria rilevanza, procedere con terapie non del tutto occulte; che assomigliano, purtroppo ad impacchi caldi di strategie e tattiche più consone alla politica che alla religione Cattolica Apostolica Cristiana. Fino a soggiacere; ed esigere un forzato accanimento terapeutico per atteggiarsi emergente e per riconfermare il potere terreno. I modi usati risultano a molti stucchevoli; come, per esempio, gli incontri milionari per partecipazioni e per costi in Dollari. Tutto ciò, purtroppo, cpon tanta ostentazione; ed a discapito dei fedeli; i quali, a volte, in certe aree povere e dimenticate, credono in Dio come molti han predicato nei secoli; e rimangono fedelissimi fino al martirio.

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  2. Ecco un’altra corista dell´osannazione agiografica del cardinal Martini di cui riporto la grandi parole di apertura:

    “Personalmente ritengo che Dio ci ha creato uomo e donna e che perciò la dottrina morale tradizionale conserva delle buone ragioni su questo punto. Naturalmente sono pronto ad ammettere che in alcuni casi la buona fede, le esperienze vissute, le abitudini contratte, l’inconscio e probabilmente anche una certa inclinazione nativa possono spingere a scegliere per sé un tipo di vita con un partner dello stesso sesso.
    Nel mondo attuale tale comportamento non può venire perciò né demonizzato né ostracizzato. Sono pronto anche ad ammettere il valore di una amicizia duratura e fedele tra due persone dello stesso sesso. L’amicizia è sempre stata tenuta in grande onore nel mondo antico, forse più di oggi, anche se essa era per lo più intesa nell’ambito di quel superamento della sfera puramente fisica di cui ho parlato sopra, per essere un’unione di menti e di cuori. Se viene intesa anche come donazione sessuale, non può allora, mi sembra, venire eretta a modello di vita come può esserlo una famiglia riuscita. Quest’ultima ha una grande e incontestata utilità sociale. Altri modelli di vita non lo possono essere alla stessa maniera e soprattutto non vanno esibiti in modo da offendere le convinzioni di molti”

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    1. Avessi studiato un po´ di storia della Chiesa sapresti che persone come Martini sono quelle che l’hanno fatta resistere per 2000 cambiando forma ma mantenendo la sostanza…
      Comunque fa molto piacere che frasi che dette da un qualunque politico sarebbe cacciate di essere omofobe vengano ignorate o peggio esaltate come simbolo di apertura..pero poi mi ricordo che hai votato per la Binetti quindi nonc i trovo nulla si strano!

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  3. Quando Don Franco Barbero cacciato dalla Chiesa perché sposa i gay saluta commosso la morte di Martini, lasciare sola questa parte del Paese (prima che questa parte della Chiesa) è una idiozia.

    Negare che Martini (un vecchio signore di 85 anni) abbia espresso posizioni che – nella Chiesa dove siamo malattia e peste bubbonica – erano delle bombe deflagranti….è stupido.

    Non era abbastanza. Certo. Ovvio. Immaginatevi se fosse stato Papa, però….ha scritto anche che pensava male del Gay Pride, ma oggi si rende conto che è una manifestazione comprensibile per un pezzo di società che deve autoaffermarsi….citatelo tutto, appunto.

    Aggiungo che forse dovremmo chiedere ai tanti omosessuali che sono andati a parlare con lui prima di sparare a zero solo perché era un uomo di Chiesa. Generalizzare è un’azione pericolosa in questi momenti tragici….che non significa accontentarsi….figuriamoci…ma essere attenti alle cose che si muovono intorno a noi.

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  4. Avessi studiato un po´ di storia della Chiesa sapresti che persone come Martini sono quelle che l’hanno fatta resistere per 2000 cambiando forma ma mantenendo la sostanza…
    Comunque fa molto piacere che frasi che dette da un qualunque politico sarebbe cacciate di essere omofobe vengano ignorate o peggio esaltate come simbolo di apertura..pero poi mi ricordo che hai votato per la Binetti quindi nonc i trovo nulla si strano!
    Io ho riportato le sue parole fosse che fosse un cardianale a me non interessa nulla, sei tu che relativizzi le sue parole perche era un cardinale!

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  5. “Questo è il destino degli uomini di chiesa, e più in generale di fede: di venir rispettati e osannati per aver sostenuto o difeso posizioni di apertura e di buon senso, soltanto perché da loro ci si aspetta che si schierino per default dalla parte della chiusura e dell’insensatezza. Una condizione in fondo comoda e privilegiata, condivisa con gli estremisti politici quali l’onorevole Gianfranco Fini, che ogni tanto si ravvedono parzialmente, e scoprono pure essi l’acqua calda nei campi dell’etica e della convivenza civile.
    (…)
    E non risulta che il cardinal Martini sia stato un dissidente come padre Leonardo Boff, o un recalcitrante come il teologo Hans Küng, che a suo tempo l’attuale pontefice rispettivamente ridusse allo stato laicale, e sospese dall’insegnamento teologico. Anzi, Martini è stato il grande elettore dell’ultraconservatore Benedetto XVI
    (…)
    In realtà, quello tra loro è stato un ovvio gioco delle parti, giocato ad majorem Dei gloriam, secondo il motto dei gesuiti come Martini. O meglio, ad majorem Ecclesiae gloriam, per coprire rispettivamente da ali sinistra e destra l’intero campo da gioco. Non a caso, entrambi hanno istituito due analoghi specchietti per attirare le compiacenti allodole sedicenti “laiche”: la Cattedra dei Non Credenti il primo, a Milano, e il Cortile dei Gentili il secondo, urbi et orbi. ”

    http://odifreddi.blogautore.repubblica.it/2012/09/01/no-martini-no-party/

    Scusate la lunga citazione dal blog di Odifreddi, che immagino verrà definito estremista, ma che sottoscrivo.

    Questa “canonizzazione laica” di Martini che sta avendo luogo su tutti i media mi sembra davvero inopportuna.

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  6. Devo dire che pur rispettandolo (come rispetto tutte le persone perbene) penso sempre più ai preti buoni (perchè ovviamente ce ne sono) come la foglia di fico della chiesa esattamente come gli esponenti del PD buoni (perchè ve ne sono) sono la foglia di fico del PD.

    O.T.: dalle ultime notizie pare che continuino le pressioni su Alemanno perchè non si ricandidi. Come scrivevo proprio qui tanto tempo fa … stia attento il PD, perchè se, contro Alemanno, Zingaretti vince facile, non è detto sia scontata una sua vittoria contro altri avversari

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  7. “Momenti tragici” perchè, come è normale che sia, è morto un uomodi 85 anni?
    Mi è già capitato di dire che la Padrona di casa ha un’irresistibile tendenza francescana: con questo intendo che ha l’irresistibile tendenza a tentare di costruire la faccia pulita di realtà indifendibili, come Francesco d’Assisi costruì una faccia pulita alla Chiesa Cattolica, aiutandola a restare in sella senza doversi veramente riformare. La stessa cosa che tenta di fare la Padrona di casa con il PD, insomma.
    È ovvio quindi che quando incontra delle persone con atteggiamenti simili in altre realtà, ad esempio nella Chiesa moderna, le riconosca come a sè simili e renda loro omaggio.

    Scialuppe (i cui commenti risultano ancora censurati)

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    1. E quindi? Cos’è, la nuova “reductio ad hitlerum” trasformata in “reductio ad pontificem” per dire che chi non esalta Martini come un santo è un retrogrado incivile, solo un cattivissimo degno dei lefebvriani? Così, per sapere…

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  8. Nessuna reductio, notavo soltanto una convergenza, tutto qui. Però adesso che mi ci fai pensare forse la convergenza potrebbe essere dovuta ad un fondamentalismo di fondo! Non mi pare che il post esaltasse qualcuno, lo ricordava, questo sì, i commenti invece invocavano una denigrazione che dalle mie parti è l’opposto dell’esaltazione e come è noto gli opposti spesso si toccano.

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      1. Non santificare significa non santificare, semplice. Riconoscere una propensione al dialogo significa riconoscere una propensione al dialogo, semplice. Per la possibilità di avere idee differenti ebbene, è quanto di più bello si possa desiderare e a quanto sembra è difficilissimo.

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        1. Ah ecco. Ora la discriminazione è un’idea differente. Che ne dici di proporre un istituto giuridico per le unioni di diverse etnie? Si può essere razzisti senza invocare la libertà d’espressione. Dico così, per aiutarti a semplificare.

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  9. E’ tipico degli italiani scodinzolare allegri quando il padrone fa cadere una briciola dal tavolo. Ancora più singolare, in questa occasione, visto che il tavolo si regge su piedi inesistenti. Cristiana ti stai preparando anche tu a pregare per il pd?

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