Cucù: è la DC


Con l’endorsement del Vaticano è ufficialmente rinata la DC che, come alla nascita, conteneva tutto: dagli imprenditori ai postfascisti.

Se Berlusconi vi sembrava un salto di 20 anni indietro, Monti è un salto di 60 anni indietro con tutti i pro e contro ma una crisi gigantesca peggiore di quella del dopo guerra perché non c’è alcun business della ricostruzione su cui puntare, nessun boom economico in vista. Teniamo duro e pensiamo al futuro. Che siamo noi, con tutti i nostri difetti, con tutte le cose da cambiare, migliorare e riscrivere.

p.s. come dice qualcuno la foto de Il Post di qualche giorno fa, da sola valeva un editoriale.

p.s.2 per quelli del “partito dei giudici”: anche quello è un salto indietro al 1994. Grazie no. non trovo alcuna superiorità antropologica nell’essere stato giudice. Trovo che ci sia quando si resta giudici.

p.s.3 per quelli che con Monti ci sono tantissime brave persone (lo so bene alcuni sono miei amici fraterni): sì ma c’è anche Fini del G8 e Casini dell’UDC di Cuffaro. Non c’è sviluppo così. Il resto sono foglie di fico che dobbiamo riportare a casa. La colpa è sempre nostra.

28 pensieri riguardo “Cucù: è la DC

  1. Ho sentito stasera la lunga intervista ad Ichino su Radio24. Fini, Casini, Cuffaro & Co non avranno alcun ruolo nel partito che nascerà (spero) dall’agenda Monti. Sino a prova contraria possiamo basarci solo sulle intenzioni dichiarate.

    Tra l’altro non mi sembra che – nonostante l’endorsment vaticano – i suoi componenti sventolino la propria connotazione cattolica più di quanto faccia Vendola ogni volta che santoro, o formigli o flores gliene danno l’occasione.

    Se – come promette – il nascente partito riuscirà a mantenere un profilo fortemente laico, la sua componente cattolica sarà meno fastodiosa di quella opportunisticamente esibita dall’alleato preferito di Bersani.

    Per discuterne.
    Mauro.

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    1. S’è fatto di più.
      Nell’agenda Monti non c’è accenno ai diritti civili, al fine vita, alle scuole private…
      E’ facile essere laici blandendo il Vaticano, un comando strisciante è quello che la Chiesa vuole.
      Stavolta ha ragione Cristiana.

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    2. Per carità, che la devozione di Vendola sia come minimo irritante e più inibente del bromuro per chi cerca un partito di sinistra da votare non si discute; ma cercare di far passare Monti per leader laico (dopo la storia dell’IMU, e taccio delle scuole private) è davvero troppo. O vogliamo davvero far credere che i vescovi che lo tifano ormai senza ritegno sono dei poveri pretini di campagna ingenuotti?

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  2. Comunque è una realtà con cui bisognerà confrontarsi, è indubbio. Anche se il PD con SEL sarà (come sarà) il primo partito, non avrà abbastanza voti per governare dasolo, ed a questo punto … con chi? con il PDL? con grillo? con la Lega? … un centro al 20% (ma anche al 15%) diventa l’unico alleato possibile, con una politica montiana e qualche strizzata di occhi al sociale (c’è Riccardi), con i big in retrovia a non dare nell’occhio.

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  3. Vedi: in grecia ora non hanno mica tanto tempo ed energie da dedicare ai diritti civili, al fine vita, alle scuole private… Il primo merito di Monti è di averci allontanato da quel baratro, ed ora dobbiamo lasciare che ci metta anche in sicurezza.
    Sono molto d’accordo con la critica all’esenzione IMU (e non solo di quella tassa) riservata alla Chiesa cattolica, e aggiungerei che è altrettanto vergognosa la simmetrica esenzione ai sindacati. Però non vedo nel placet che i vescovi hanno dato a Monti un elemento che possa incrinare la laicità del Partito che potrebbe giodare. Non credo che il placet dei vescovi funzioni come una fatwa (quelle – per mia esperienza – le lanciano altre parrocchie, tipo la FIOM). L’Osservatore Romano aveva dato un analogo riconoscimento anche al primo Governo dell’Ulivo, nel 1996. In quella occasione avevamo esultato tutti, noi popolo di Sinistra.

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    1. Evitiamo certi “tutti noi” per favore. Io (e senz’altro non ero il solo) non gioivo certo del placet dell’osservatore romano nel 1996, anzi mi piaceva ben poco, ma la vita riserva purtroppo strnai compagni di letto; placet che allora comunque non era ai livelli del tifo vaticano di questi giorni, roba da DC di De Gasperi. E l’esenzione dell’IMU ai sindacati non è poi così “simmetrica”, ma lasciamo perdere.

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      1. Dipende da che parte stavi allora: se stavi in Rifondazione Comunista, che infatti attraverso vendola fece cadere quel Governo, non fai parte di quel “noi”. Ma se eri – come me – nel PDS quel “noi” ti riguarda eccome. Fu il direttore di Radio Vaticana a sdoganarci urbis et orbis dai microfoni della sua emittente e l’Unità fece l’apertura ed un intero paginone interno sulla fine del “Fattore K” per i catolici. Mica ci faceva schifo come ora sembra farvi schifo per il solo fatto che riguarda Monti. E la coerenza dove sta?

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        1. @Topometallo:

          Be’, far cadere il governo Prodi non è stato certamente una azione di Sinistra (cit.).

          Comunque, visto che metti in dubbio la mia appartenenza, ti dico che questa, a differenza del peso corporeo, non ha unità di misura. Né esiste, Landini a parte, una entità autorizzata a dispensare patenti.

          Prendi me ad esempio: sono stato iscritto al PCI, poi PDS, poi DS ed ora PD (da Berlinguer a Bersani passando per Occhetto, Natta, Dalema e Fassino) e da quando voto, voto il partito più Sinistra subito prima del bertinotti di turno, perché questa Sinistra ha sempre rappresentato, al governo come all’opposizione, interessi reali e non ideologici. Accettando di fare compromessi, cosa che i bertinotti di turno non possono, non vogliono e non sanno fare.

          Ecco perché oggi, con Fassina dentro e Vendola a braccetto, il PD (e non la Sinistra) mi comincia a starmi stretto. Non per motivi ideologici (piaceva molto anche a me l’Utopia, finché sono stato ragazzo), ma pratici!

          Esempio pratico: quando si è trattato per Bersani di dover scegliere tra la linea di Fassina (reintrodurre l’art. 18 nella prima stesura del DDL Fornero, anche a costo di sacrificare la trasformazione immediata di tutti i lavoratori atipici) e la linea Ichino (il contrario), la linea che ha prevalso è quella più lontana dalla mia idea di Sinistra. Ha regalato un risultato politico e di immagine a Landini, ma quello pratico a Marcegaglia. Per il milione e mezzo di precari è rimasto l’ombrello nel posto in cui lo disegna Altàn.

          Più in generale, nella mia idea di Sinistra prevalgono le esigenze della formazione di mio figlio sui privilegi dei suoi insegnanti. Vogliamo parlarne?
          Nella mia idea di Sinistra prevale la possibilità di assicurargli (a mio figlio) il diritto ad una pensione, su quella di mantenermi il lusso di farmici andare sette anni prima o sette anni dopo. Nella mia idea si Sinistra il lavoro è un diritto, ma guadagnarsi e mantenersi il posto di lavoro è un dovere. La mia idea di Sinistra è Trentìn che firma e si dimette, non Epifani che mette sigle tecniche e rimanda al referendum la scelta finale. E’ Lama quando dice che pur di assicurare un contratto di lavoro preferisce sbagliarsi per mille lire in meno che per mille lire in più, non Landini che non firma più contratti e promuove cause di lavoro per far disconoscere quelli firmati dagli altri.

          L’idea di Sinistra che sento mia è quella che sa “sporcarsi le mani” per il bene comune, ed è stata prevalente da Togliatti in poi, permettendoci di scrivere la Costituzione, di entrare nel Patto Atlantico, di contribuire alla costruzione dell’Europa, di salvare l’Italia dal fallimento nel 1992, di assicurare nel tempo specialmente (in Toscana ed in Emilia) i migliori governi che gli Enti locali abbiano mai avuto nel nostro Paese.

          Una idea che ultimamente sento sempre meno rappresentata nel PD. Sbaglio? Può darsi. Ma che dire: è più onesto cambiare partito che idea!

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        2. “Più in generale, nella mia idea di Sinistra prevalgono le esigenze della formazione di mio figlio sui privilegi dei suoi insegnanti. Vogliamo parlarne?”

          Squorte, di che cazzo di privilegi stai parlando? Ti sei sciacquato il cervello con la candeggina? Ho ripreso a fare l’insegnante quest’anno dopo tre anni di dottorato, e ti dico che gli insegnanti NON HANNO privilegi, fanno un mestiere durissimo, siamo pagati in proporzione una miseria e trattati come pezze da piedi. Leggere di nostri privilegi mi fa veramente girare le palle, e personalmente ritengo che chi parla così sia niente altro che un cretino – sospetto che nel tuo caso esisteva già dalle banalità che scrivi.

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        3. @Scialuppe

          Ti farai anche il mazzo al lavoro, non lo discuto. Ma l’aggressività e la volgarità del tuo modo di argomentare fanno di te un pessimo interlocutore. Mi chiedo cosa mai avrai da insegnare ai giovani che ti verranno nuovamente affidati.

          Diciamo che se davvero fai il mestiere che dici di fare, mi hai appena dato una conferma del livello di adeguatezza della Scuola.

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        4. @ Squarte: non trovo necessario essere particolarmente educato con chi dice che io godo di “privilegi” che non ho. Sarò pure volgare ma tu sei banale. A ciascuno il suo.

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  4. Bene. D’accordissimo. Adesso vorrei un poco di autocritica da parte di chi, quando noialtri estremisti dicemmo che Monti avrebbe portato solo macelleria sociale, rispose: ma non vogliamo almeno ammettergli la buona fede? ma non vogliamo almeno lasciarlo lavorare?

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  5. Veramente l’operato di Monti ha salvato le pensioni e gli stipendi pubblici, perché l’anno scorso era in dubbio la nostra capacità di onorare oltre il 50% della spesa primaria. Se questa la chiami macelleria sociale…

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    1. Oh come siamo fortunati. Ci tocca lavorare qualche anno in più mentre la forbice sociale si allarga, le scuole pubbliche sono allo sfascio e la sanità sopporta tagli da paura, ma del resto questa era l’UNICA soluzione possibile! BEEEHHHHHHEEEllloooo il lavoro che ha fatto Monti, ringraziamolo e prostriamoci devotamente a ringraziarlo!

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    2. Peccato che nello stesso anno le banche hanno evaso ben più che l’ammontare della decurtazioni di pensioni e reintroduzione dell’Imu. Stranamente Monti non sembrava ugualmente rigoroso in merito. Nemmeno in merito ai capitali scudati.

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      1. Ciao Mersault, hai mica una fonte in proposito? Non per mettere in dubbio, ma ho il sospetto che “evasione” sia un termine tecnico e che nel caso in questione tu ti riferisca ad altri schifi (esenzioni, contributi statali ed europei, fondazioni bancarie che legalmente non pagano le tasse e simili). Cioè, sai benissimo che la penso come te ma mi piacerebbe saperne un poco di più. Ciao!

        S.

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        1. Grazie, allora: aspetto ansiosamente.
          Alle volte le moderazioni automatiche “uccidono” i commenti che contengno dei links: prova a inserirlo in formato di solo testo, o togliendo l'”http” iniziale…ciao,

          S.

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        2. Che pazienza…

          Dunque, ci fu un’interrogazione parlamentare nel 2008 nella quale si contestava un ammanco di 4 miliardi di euro. La trascrizione si trova sul blog di aireris.

          Uscì nn reportage di Exit facilmente reperibile sul tubo cercando banche italiane evasione.

          E a settembre è uscita l’inchiesta su l’Espresso, estratti e aggiornamenti sul sito soldielavoro

          Se ne parla anche sul forum politicainrete

          Ne ha parlato anche Travaglio nell’ultimo editoriale a Servizio Pubblico.

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