Le suore e la prof. lesbica.


Sarò molto sintetica sul caso della scuola di Trento gestita dalle suore (per l’esattezza Istituto cattolico parificato Sacro Cuore di Trento) cui una professoressa è stata “non confermata” nel ruolo a causa della sua omosessualità (per la cronaca non c’è niente da discutere, le suorine confermano che

Per alcuni nessuna scuola che percepisce soldi dallo Stato può e deve in alcun modo attuare pratiche discriminatorie di alcun tipo. Io vado oltre: anche qualora una scuola decidesse di non volere fondi pubblici, forse vorrei discutere anche la validità dei diplomi di scuole che discriminano e metterne in dubbio il riconoscimento stesso. La formazione dei cittadini è troppo importante perché sia orientata religiosamente.

Badate bene. Non sto dicendo che i preti o le suore non devono gestire scuole. Anzi. Ma se lo fanno, nel mio Paese, devono farlo basandosi sulla Carta Costituzionale e sulle leggi del lavoro del mio Paese e se la religione è in contrasto con le leggi dello Stato….beh è ora di farsi alcune domande e magari rivedere anche il Concordato. Su questo argomento uno Stato laico non dovrebbe nemmeno discutere.

Punto. Senza girarci troppo intorno.

 p.s. ” La scuola, in una nota ufficiale firmata dalla direttrice, ha prima smentito che all’origine del mancato rinnovo ci fosse una discriminazione di natura sessuale, adducendo la fine del rapporto di lavoro alla scadenza naturale del contratto e a generici problemi di natura economica legati al bilancio. Ma poi è stata la stessa Libratore a smentire se stessa: «Ho sentito queste voci e che speravo fossero solo voci, perché devo tutelare l’ambiente scolastico.Dovendo scegliere un’insegnante per una scuola cattolica, devo fare anche valutazioni dal punto di vista etico morale».” L’articolo integrale su repubblica.it

7 pensieri riguardo “Le suore e la prof. lesbica.

  1. Sai Cristiana, su tante cose non la pensiamo allo stesso modo, ma su questo punto (ma anche su altri!), non posso non concordare con te. Fortunatamente (dal mio punto di vista di cattolico), mi sembra che la presa di posizione del vescovo di Trento sia stata di una chiarezza assoluta.

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  2. Complimenti, belle parole, peccato che tu sostenga una fazione che di tutto ha intenzione tranne che mettersi contro il vaticano.
    Toccare il concordato… sì, Renzi e la Madia, ce li vedo proprio…

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  3. “Badate bene. Non sto dicendo che i preti o le suore non devono gestire scuole. Anzi.”
    Peccato tu non stia dicendo proprio questo, invece.
    Quell’ “anzi” poi, e’ allarmante.

    La verità invece e’ che preti e suore, proprio in quanto tali, non dovrebbero essere autorizzati a formare nessuno: per dedicare la vita ad adorare una fiaba (manco tanto edificante) bisogna essere o intellettualmente disonesti, o intellettualmente scarsi. In entrambi i casi, non si e’ adatti ad insegnare alcunché a nessuno.

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  4. Ti contesto solo l’espressione “orientata religiosamente”. Detta così sembra che per te l’ispirazione religiosa per una scuola non sia compatibile col rispetto dei principi costituzionali e (fonte meno solenne ma pure decisamente importante) dei programmi scolastici ministeriali. Non credo sia il tuo pensiero. P.S. Dall’articolo di Repubblica si desume una colossale ignoranza/sprovvedutezza antropologica della direttrice. Problema di poca formazione e cultura, non di troppa fede.

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  5. Bella addormentata, indovina chi è stata eletta capo-delegazione del Pd al Parlamento Europeo? Patrizia Toia, una di quelli che astenendosi affossò il rapporto Estrela.

    Com’era la storia del Pd attivo sul fronte dei diritti? Non hai nessuno slogan del mitico Renzi da ritwittare mentre sotto sotto avanzano le solite politiche omofobe e clericali?

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  6. “Una volta che il Parlamento avrà terminato di votare queste, discuteremo anche su quella che ritengo essere una assoluta e corretta rappresentazione delle civil partnership , sul modello tedesco. E sarà superato il ddl Cirinnà perché anche in questo campo vedremo una proposta ad hoc del governo, che è pronto a prendere una sua iniziativa”

    Renzi dixit (e tutti dietro in fila indiana).

    E Settembre? E l’urgenza? E Cirinnà è stata avvertita almeno con uno “stai serena”? E la legge Scalfarotto, quando? Nel 2000 e mai? E tu, Cristiana, sei troppo impegnata a stirare l’abito per la messa che nn ci degni più di risposta?

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