I semi del nostro albero.


36363_408870792837_6598603_nE’ innegabile che nel giro di pochissimi mesi la posizione del PD abbia subito un notevole avanzamento in tema di diritti civili ed indiscutibilmente merito di queste primarie. Un avanzamento che nemmeno la discussione intorno al documento della commissione diritti aveva provocato. Persino Vendola che fino a pochi mesi fa tentennava su questi temi ha fatto passi da gigante, normalizzando la propria campagna elettorale e apparendo insieme ad Ed. Bello. Bellissimo. Lo scrivevo qui.

I candidati si sono dovuti confrontare forzatamente tra loro anche su questi temi e molti di loro hanno persino modificato le proprie posizioni davanti alla realtà  schiacciante della vita delle persone. Una lezione per le commissioni che devono produrre documenti: incontrate le persone, non state chiusi nelle stanze asfittiche a produrre lunghe frasi per dire poco o nulla.

Io voterò’ Renzi (e’ arcinoto ormai) perché  lo considero il principale artefice del passaggio dalla frase che campeggia ancora sulla carta d’intenti (e firmata anche da Vendola e gli altri):  “riconoscimento giuridico”  a quella più  complessa e chiara che recita “equivalenza matrimoniale e stepchild adoption, ovvero adozione dei figli che vivono in famiglie omogenitoriali e che in quelle famiglie sono stati concepiti”.

La prima cosa rottamata di queste primarie e’ stata la posizione sui diritti del PD. Posizioni spazzate via dall’agenda politica che abbiamo dettato e che, va detto, e’ stata seguita da Bersani: quindi benissimo. Non so se Bindi e Fioroni o Silvia Costa sono d’accordo con  le posizioni di Bersani. Non so nemmeno se poi lunedì in caso di vittoria di Bersani andranno a diluirla. Per ora tacciono.

Voterò’ Renzi anche per quello che ho visto quando ha incontrato le nostre famiglie.  Quella mattina mi ha definitivamente convinto umanamente e politicamente. Solo chi era in quella stanza quella mattina, in quelle due ore, sa di cosa parlo quindi non farò leva su questo aspetto. Troppo emotivo e inesprimibile.

Grazie a queste primarie per la prima volta, in queste settimane, si e’ parlato dei nostri figli, per la prima volta sulle reti tv nazionali si e’ parlato di omogenitorialità in modo serio. Senza caricature. Senza contraltare a dire che “un bambino ha bisogno di una mamma e di un papa’”. Ho visto un partito dire: “un bambino ha bisogno dell’amore dei suoi genitori e della sicurezza di non perderlo.”. Punto.

Avete notato il silenzio delle controparti? Nessun Family Day. Nessuna battuta contro il centro sinistra che toglie alle famiglie per dare ai gay. Quella posizione appare oggi inattaccabile.

Appare inattaccabile perché  e’ passato il messaggio che e’ giusta, senza ambiguità come accaduto fino ad ora. Non si potrà più tornare indietro.

Dare forza a queste primarie darà  la forza a chi le vincerà  di non arretrare quando la campagna elettorale non sara’ interna – tra di noi – ma con il centro e la destra.

Considero queste primarie il secondo passo importante degli ultimi anni in termini di diritti civili. La sentenza della Corte Costituzionale (il primo vero passo) ci ha consentito di cominciare ad iniettare il senso di quella giornata anche nel dibattito politico.

Non avrò  pace finché  non saremo uguali davanti alla legge e non avremo ottenuto la totale uguaglianza: matrimonio e diritto all’adozione.

Lo dico anche pensando che sogno il giorno in cui io mi possa dimenticare di essere lesbica. Un giorno in cui vorrei parlare di scuola pubblica, di asili, di urbanistica e di industria sostenibile, le mie passioni.

Credo umilmente che questi siano i semi del nostro albero anche di coloro che oggi ancora non ci credono. Credo umilmente che il Paese stia avanzando, sommessamente, verso il futuro e ringrazio Matteo per l’accelerata incredibile che ha dato a questo processo portandosi appresso tutti quanti noi, Bersani compreso. Se riesce a farlo con tutti gli altri temi, abbiamo trovato la chiave politica del terzo millennio.

Io lo rifarei di votare Matteo. Lo rifarò  domenica mentre presiedo il seggio di Corviale. Mille volte.

Buone primarie a tutti, ma soprattutto buon 2013 a tutti noi.

11 pensieri riguardo “I semi del nostro albero.

  1. personalissima opinione, che differisce un po’ dalla tua. secondo me, da quel che posso aver percepito, la vera “accelerata” sul tema, più che renzi, l’hanno data i cittadini, gli elettori, del centrosinistra. a me pare che renzi, da ottimo conoscitore degli umori dell’elettorato (è senz’altro più abile a capirli lui di bersani), abbia capito che questo tema, ormai, non ammette più tentennamenti, mezze parole, posizioni annacquate. e così ha detto parole chiare, non equivocabili, sostenendo una posizione che ancora non è esattamente quello che si dovrebbe fare (cioè matrimoni e anche adozione, alla fine), ma almeno allinea l’italia al resto dell’europa, anche se non alle esperienze più avanzate sul tema (che in questo caso sono spagna e olanda); una posizione “di compromesso” (seppure, per una volta, accettabile) che fra l’altro ha il merito di non rompere nemmeno il suo “fronte interno”, che annovera anche simpaticoni come adinolfi (uno che, con le sue posizioni su questo come su altri temi, rende difficile davvero comprendere cosa ci faccia in uno schieramento che si vorrebbe a sinistra), con il quale tu stessa hai polemizzato aspramente. renzi, cioè, per quel che posso aver capito, ha fatto da catalizzatore, più che da iniziatore della battaglia sul tema. e vendola, e qui parlo da suo sostenitore, non mi sembra possa essere accusato di reticenza sul tema (qui penso ad esempio a scalfarotto, la domenica delle primarie, su la7, mentre furfaro gli ricordava che renzi, fra l’altro, non si era “dissociato”, ad esempio, dal family day). chiunque vinca, in ogni caso, l’impressione è che la legge la faranno: chi perchè convinto che sia giusto farla (ed è giusto, in effetti), chi quantomeno perchè sa che altrimenti gli elettori faticherebbero a capire un nuovo stallo su questa materia.

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    1. Ma quel bigottone di matteino! figuriamoci. tante volte l’ho sentito parlare e per lui la famiglia è solo una! i pride sono una baracconta e i genitori sono un uomo e una donna. sentito tutto con le mie orecchie. il resto è propaganda elettorale. via su è un democristiano. ancora mi ricordo un incontro che fece sul tema a firenze, tanto friendly e sorridente ma sul tema genitoriale la via naturale (clericale) solo una è! non facciamoci strumentalizzare così! Non prestiamo il fianco ( o le ovaie) per la propaganza. Ma poi via si parla di diritti civili? Matteino è stato l’unico sindaco di tutta la provincia di Firenze a non appoggiare la risoluzione ONU sulla palestina. L’UNICO. Si parla di diritti civili e poi si appoggia uno stato che quotidianamente commette crimini in violazione dei DIRITTI UMANI (facendo poi fenomenali operazioni di pinkwashing, ecco forse ho capito da chi ha imparato!). Via su’ ci facciam prendere in giro. Perdonate la franchezza ma la penso… diversamente da voi. Domani vado al cinema.

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      1. silvia, veramente non mi pare di pensarla tanto diverso da te! il succo del mio discorso è: la proposta di renzi (che non è la miglior proposta del mondo, è una proposta appena decente che, una volta tanto, allinea alla media europea), arriva dalla presa d’atto che ormai il tema è maturo, presso l’elettorato di sinistra; e anche dalla considerazione, che renzi sicuramente avrà fatto, che persone come ivan scalfarotto, che su altri temi la pensano esattamente come lui se non più a destra (in un partito dove la maggioranza dei dirigenti “di peso” è schierata col segretario), rischiavano di essere “persi alla causa” senza una proposta almeno presentabile relativa ai diritti civili, senza per questo guadagnare esponenti clericali come la bindi, comunque schierati in tutto e per tutto con bersani; e questa era una cosa che renzi doveva evitare a tutti i costi e l’ha evitata. è qui che la mia impostazione è diversa da quella della titolare del blog: lei ritiene che il percorso renziano sia stato frutto di una genuina attività di riflessione e ripensamento (e magari, in parte, è stato davvero così); secondo me, invece, un peso non indifferente lo hanno avuto considerazioni di altro tipo.

        p.s. ho votato bianca oggi. andando al seggio solo per fare due passi e chiedere quanti ne erano andati. il voto mio voto l’ho già dato l’altra volta, al candidato che probabilmente hai votato anche tu.

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  2. Adesso che questa baracconata è conclusa, possiamo riprendere a parlare di cose importanti.
    L’effetto serra.
    L’economia sostenibile.
    Magari perfino la decrescita.
    Una politica internazionale di pace.
    Gli F-35.
    La gente che non ce la fa ad arrivare a fine mese.
    Le ricchezze in italia che sono sempre più concentrate in poche mani.

    Renzi si era detto contrario al riconoscimento della Palestina e favorevole agli F-35. D’altra parte Bersani è da sempre un paladino dei rigassificatori. Entrambi sono sostenitori della TAV.

    Possiamo cioè parlare del fatto che le differenze tra i due candidati sono minime, e che il vero problema non è Renzi o Bersani ma il PD.

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    1. Quindi? ci si butta su Grillo? oppure su Vendola, vero e unico perdente di queste primarie?

      carissimo seiovesdi, ti consiglio un biglietto su expedia.it, il tuo problema è l’Italia e gli italiani.

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  3. Solo i cretini non hanno problemi. Solo per i nazionalisti “vai all’estero” è un insulto. Le due categorie poi spesso si sovrappongono l’una all’altra ed alla terza categoria, quella dei miserelli.

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