Che si sappia, eh, a proposito di “froci”


Oggi vi dirò una cosa molto provocatoria e ovviamente a titolo personale.
Per votare 700 emendamenti NON contingentati ci vogliono più di 50 giorni.
E sinceramente io non me la sento di pensare che il Senato italiano debba stare 50 giorni ad occuparsi di Unioni Civili (ringraziamo Di Battista che oggi ha ricordato che il Paese ha altri problemi e che questa è una legge qualsiasi, giusto se non avevamo chiaro quanta importanza il M5S sta dando alla legge) e non certo perché non io pensi che non sia importante (che Dio mi fulmini se lo penso), ma per evitare che si scateni odio nei nostri confronti per la serie “il Senato è pronto a parlare di froci per 50 giorni” sulla falsa riga del “le unioni dei froci tolgono la reversibilità alle vecchiette povere e vedove” che è gemello del “i froci ricchi che sfruttano le povere donne indiane”.
Si sappia però che il Senato bloccato a discutere “di froci” mentre il Paese ha tante altre priorità lo vogliono tenere la Lega e la Compagnia degli Omofobi (consentitemela questa) e il M5S. Che si sappia, eh.
Personalmente e nel mio piccolo, da qui fuori, vi prometto che continuerò a cercare di trovare un’altra soluzione sensata e democratica che porti presto all’approvazione della legge (così com’è) e che restituisca presto il Senato ad altri argomenti parimenti importanti. My two cents del venerdì.

2 pensieri riguardo “Che si sappia, eh, a proposito di “froci”

  1. Cristiana, io non lo so quanto ci voglia a votare poche centinaia di emendamenti (tu dici 50 giorni, airola che è senatore diceva 2).
    Il punto è un altro.
    Di chi sono questi emendamenti? da dove vengono? in quanti sarebbero disposti a votarli e di quale partito fanno parte?
    La risposta la sappiamo entrambi.
    Di questi pochi emendamenti, quelli che svuoterebbero ancora di più di contenuti una legge già tenue come questa vengono dal pd, o, quantomeno, una buona parte dei parlamentari del pd sarebbero dispostissimi a votarli.
    (qualche prova: la cirinnà, che si conferma personaggio piuttosto mediocre, ieri sul corriere ringhiava contro i renziani che le han messo i bastoni fra le ruote mentre parallelamente su repubblica veicolava un messaggio totalmente opposto attaccando i 5stelle; oggi smentisce l’intervista al corriere entre l’esperto cronista che gliela ha fatta conferma tutto.
    mentre, se mai ce ne fosse ancora bisogno, una guardia renziana come la di giorgi, che il capo si è portato dal comune di firenze fino in parlaento, fa la voce grossa oggi stesso su repubblica: votiamoli, ‘sti emendatementi, contiamoci, vediamo come va a finire).

    il pd ha cercato di imporre il canguro non per far passare più in fretta la legge: perchè la legge sarebbe passata comunque, in meno di 50 giorni sicuro, ma sarebbe passata col voto decisivo dei grilloni a supplire le defezioni di un pd spaccato. oppure forse addirittura (improbabile, ma non impossibile) i no nello stesso pd sarebbero potuti essere talmente tanti da rendere inutili i sì dei grilloni e la legge avrebbe corso il rischio di venire clamorosamente bocciata per mano dello stesso pd (ripeto: non così strano come potrebe sembrare).

    così il pd ha cercato di far passare il “canguro”: lo stesso sistema già usato dalla boldrini per prevaricare i diritti delle opposizioni, e aspramente criticato dai grilloni per questo.
    se il canguro non è passato, è intellettualmente disonesto predersela con i grilloni e il loro ovvio no; bisognerebbe invece cercare fra quanti (credo tanti) nel pd non vogliono le unioni civili (nemmeno quelle in salsa italiota proposte da quella statista della cirinnà), e hanno lanciato un segnale.

    è il pd, questo. il vostro partito.

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    1. Agitare il “canguro” di fronte al M5S equivale ad ordinare, e pretendere, una bistecca al sangue in un ristorante vegetariano: non è che ti puoi meravigliare se poi ti mettono alla porta.

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