Due righe affettuose a Pippo Civati.


Caro Giuseppe Civati secondo me (alla luce del voto in Direzione che ha formalmente approvato questo passaggio) la fiducia la devi votare e non devi andare via dal partito. Ci sono molte questioni che tutti noi dobbiamo affrontare in modo maturo per gli anni a venire e abbiamo bisogno della forza e dell’intelligenza di tutti proprio per non lasciare questi anni nelle mani di chi sarà pronto a scendere dal carro (come accaduto con Bersani) alla prima difficoltà di Renzi. Proprio le persone più critiche oggi hanno l’enorme responsabilità di restare, di determinare la rinascita del partito che non può essere congelato in un momento che dobbiamo interpretare visto che è la prima volta che capita che il segretario va a fare il premier. Il PD sopravviverà a Renzi e noi abbiamo il dovere di saper gestire con maturità e rispetto della democrazia questo momento difficile. Continuare a dire di non essere d’accordo e poi votare a favore per la fiducia annulla gli effetti delle intelligenze e smonta le passioni. Chiediamo piuttosto delle cose, facciamole diventare maggioranza come i temi dei diritti civili. Sai che ho votato Renzi, ma sai anche che su alcune cose sono più d’accordo con te che con lui e non ho nessun problema a dirlo (o con l’area Franceschini tanto per dirla tutta). Ma i percorsi politici non vanno fatti sulle montagne russe, se noi poi alla gente viene mal di testa. Serve una linea e siccome per me le correnti non esistono e quindi per me siamo pezzi dello stesso partito con idee spesso simili mi permetto di intervenire su cose che considero del PD e non della tua corrente. Pensaci.

11 pensieri riguardo “Due righe affettuose a Pippo Civati.

    1. Il mio timore è proprio l’opposto, che il governo Fonzie ci metterà le mani, e dopo aver già visto l’orrendo capolavoro della legge Scalfarotto non oso pensare ad esempio quale capolavoro di razzista ipocrisia possa essere ad esempio una legge sullo Ius Soli concordata con Alfano

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  1. Sono d’accordo con te Cristiana. Quello che mi dispiace, da “simpatizzante” del PD, che spesso Civati da l’impressione, ma fosrse non è solo impressione, di non avere a cuore il partito. Mi riferisco a quando di unisce al coro di critiche – spesso fatte strumentalmente o gonfiate a dismiura da veri avversari politici. Dai Pippo!!! Possiamo e dobbiamo essere critici, ma il PD è il partito di tutti noi e dobbiamo porci con un atteggiamento anche di “amore” verso il partito, a volte difendendolo quando gli avversari vogliono infangarlo!! Gianfranco Valleriani

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  2. Non condivido molto di questo post: cosa significa “continuare a dire di non essere d’accordo e poi votare a favore per la fiducia annulla gli effetti delle intelligenze e smonta le passioni” ?
    credo che è proprio l’intelligenza che è chiamata a tenere insieme le enormi contraddizioni che questa situazione ci mette davanti: il disaccordo con un percorso che appare discutibile, con un partito che da un anno fa cose diverse da quelle sempre affermate, e il desiderio di cercare comunque di riportare quel partito su una rotta comprensibile per i suoi elettori.
    A me sembra che le correnti esistono e come e la composizione del governo lo dimostra.
    Semmai trovo bizzarro che sia più facile trovare un accordo con Cuperlo che con Civati.
    Sui diritti civili, lo ius soli .. vedremo quanto sono profondi i paletti piantati da Alfano.
    Per ora, è piuttosto questo che smonta le passioni.

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  3. Questo governo è fatto da ministri che obbediscono all’ala dura di Confindustria, alla Troika, al Pdl, a Cl e alla lobby delle spese militari. (Ma neanche questo è vero, non alla lobby delle spese militari, ma alla lobby delle spese decise dalle tangenti; perché penso che i militari veri vorrebbero caccia funzionanti, e non gli F35 che non possono volare quando piove!). Obbediscono anche ai garantisti de noartri, quelli che vogliono i politici fuori dalla galera ma mettono i clandestini in galera per 18 mesi senza processo e condannano a 10 anni chi ruba da mangiare nei supermercati. E i diritti civili ? Li faranno con Giovanardi?. E Renzi? Che mente sapendo di mentire e si comporta sempre all’opposto di quello che ha affermato una settimana prima?
    Contenti voi ….

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  4. «L’aborto è il fallimento della politica, un fallimento etico, economico, sociale e culturale… credo che la vita la dà e la toglie Dio, noi non abbiamo diritto di farlo. Quindi dico no all’eutanasia. Se si parla di famiglia io penso a un uomo e una donna che si sposano e fanno dei figli. Scegliendo per la vita».

    Marianna Madia, quasi nuora di Napolitano, Ministro del governo Renzi

    Il nuovo crociato che avanza…

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