Perche’ votero’ Gentiloni alle primarie di Roma.


Perche’ e’ il piu’ adatto a fare il sindaco.
Di tutti.

Perche’ oggi ha avuto l’edorsement di una persona che ama moltissimo Roma che si chiama Walter Tocci, dalemiano buono di ferro. Perche’ si e’ circondato di giovani e dietro non ha nessuno come tutti gli altri. Perche’ non e’ mediatico e tutti su di lui hanno un pregiudizio (io pure l’avevo), ma se ne fotte.

Perche’ se vince la squadra la fara’ lui senza suggerimenti. Perche’ non ha fatto manifesti abusivi. Perche’ non ricoprira’ Roma di cemento. Perche’ saprebbe sobriamente far ripartire Roma (niente dialetto, niente spot calcistici e un po’ sboroni). Roma ha bisogno di ripartire e di tornare ad essere comunita’ di convivenze e non di solitudini. Di tornare citta’ capoluogo del mondo. Evocazione onirica nel mondo, ma abitazione quotidiana accogliente per tutti noi dalle periferie al centro. Sui mezzi pubblici. Accanto alla poverta’ sempre piu’ visibile. Dentro quei dannati carrelli che ormai viaggiono in corsia con le macchine.

Il fatto che Paolo Gentiloni sia renziano, per come sono fatta io, e’ stato l’unico mio problema fino ad ora, credetemi.

Non e’ in pole position…a meno che i romani domenica non decidano di travolgere la guerra di correnti tutta interna al PD e di far vincere uno che saprebbe fare il sindaco e che farebbe la squadra con meno pressioni di tutti. Queste primarie non sono appassionanti. Sono il simbolo del degrado politico del Paese: nessuna citta’ e’ arrivata alle primarie in questo modo, manco l’ultimo capoluogo di provincia ai confini del mondo.

Eppure dobbiamo uscire dal pantano. Stavolta niente salvatori della patria, niente carismatici santoni. Io votero’ Gentiloni e vi invito a fare altrettanto per il bene di Roma.

15 pensieri riguardo “Perche’ votero’ Gentiloni alle primarie di Roma.

  1. Cara Cristiana,
    Avresti fatto più bella figura a dire “mai per Sassoli, per il resto decidete voi perché io su Marino evidentemente mi ero sbagliata già una volta…Ma comunque le personalità in campo sono di livello…”.
    Ti dico l’onesta sensazione di uno che ti ha votato e ti segue sempre con stima: questa scelta sa di obbligo correntizio, indipendentemente dalle qualità di Gentiloni o di Marino. Della necessità di doversi comunque contare, anche se il comune di Roma non dovrebbe ricadere nei giochi interni al PD ma così è, vista la concomitanza tra gli eventi.
    Non giustifica la scelta nemmeno il fatto che Marino si porti dietro l’ingombrante eminenza grigia di Bettini. Perché non è che altrove c’abbiamo gigli di campo, diciamoci la verità (Tocci bravissima persona, ma vogliamo parla di rinnovamento con gente che sta lì dalla prima giunta Rutelli? Cavolo!)…
    Il risultato sai quale sarà? Che queste primarie verranno percepite da quelli come me “semplici elettori”, come una roba per addetti ai lavori, come il solito “democraticissimo” regolamento di conti interno. Dubito che stavolta si farà la coda per votare.

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    1. Ecco, io la penso come Marco e la mia non comprensione della tua posizione attuale ha le stesse perplessità. Ritengo poi che Marino abbia il profilo più laico tra tutti i candidati e già solo questo mi sarebbe motivo sufficiente per votarlo (ma ovviamente c’è una stima della persona in toto)

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      1. … Ti faccio sommessamente notare che se “Marino è dato vincente nei sondaggi” è proprio per il buon lavoro che si fece con le Primarie per la leadership, quando il buon Renzi rimase in silenzio alla finestra invece di aiutarci a cercare di rinnovare il partito. Allora intorno a Marino costruimmo qualcosa di buono. E mi sembra che i ritorni ci furono, se civati siede in segreteria nazionale, se abbiamo Ivan come (grande) vicepresidente.
        Poi vi è partita la trebisonda per il liberal della curva fiesole. E vabbeh so’ gusti non discuto. Ma a livello di gestione della città, vi dovevate impegnare per unire non per dividervi in sottogruppi insiemistici. Non ci vuole una scienza per capire come una candidatura come quella di Gentiloni, fatta in questo modo, come diceva un altro commentatore, nel silenzio quasi generale, è solo un modo per contarsi e contare, non per competere sul serio.
        Per me Gentiloni è persona stimabilissima e sarebbe un buon sindaco, anche perché al contrario degli altri candidati conosce bene la macchina del Campidoglio. ma siete voi ad averla rinchiusa in una logica di appartenenza, nell’ennesima faida tra Oriazi e Curiazi de noi altri.
        Per fortuna, ormai vivendo in provincia, non ho diritto a votare per il sindaco, così mi evito il problema di farmi il sangue amaro anche stavolta, per scelte di partito che lasciano sconcertati chi credeva come in un vero PD, capace di fondere culture, non di utilizzarle come vessilli polemici per lotte di potere intestine tra fazioni contrapposte. E, mi dispiace dirlo, il famoso ricambio che avrebbe dovuto portarci fuori dal guado, sta perpetrando gli stessi abusi del vecchio blocco. dicevamo che era tutta colpa di D’Alema e Veltroni, ma non è che adesso con Renzi e Fassina, tanto per dire, sia cambiato qualcosa.

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    1. per cortesia! basta con questo qualunquismo, il “boyscout” come lo chiami tu chiaramente con disprezzo (questo è comunque un segno di poca profondità democratica) vuole soltanto fare 4 o 5 cose che sono necessarie x l’italia (riforma elettorale, eliminazione del bicameralismo perfetto, eliminazione delle province) con la destra che, finora, è l’unica che siè resa disponibile x un governo di scopo; in fondo, in parte, sono le stesse cose che voleva fare bersani con grillo inginocchiandosi e prendendo secchiate di merda da una come la lombardi. probabilmente se i 5stellini fossero più maturi e avessero mandato a quel paese casaleggio/grillo e avessero votato la fiducia (che è soltanto un pro-forma perché poi avrebbero potuto mandare a casa il governo quando avessero stimato che bersani non faceva quanto da loro desiderato) si sarebbero potute fare più cose e più incisive (per esempio la legge sul falso in bilancio che con la destra non si può fare) ma, per il bene dell’italia, è OBBLIGATORIO fare quello che si può fare con chiunque senza inutili steccati ideologici.
      E’ per questo che nonostante la stima che ho per marino, voterò per gentiloni che insieme a renzi mi fa sperare in una politica più pragmatica ed effettivamente nell’interesse del popolo.

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      1. fammi capire: se si critica renzi vuol dire che si ha “poca profondità democratica”? la prossima volta che va dalla de filippi mi infilerò nel pubblico e mi spellerò le mani per lui allora…

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  2. Per come sono state gestite, e pubblicizzate, queste primarie viste dall’esterno paiono roba da “addetti ai lavori”, un congresso mascherato al massimo. Una comunicazione scarsa, improvvisata, lasciata ai singoli candidati. Qualche volantino, pubblicato sul sito del partito giovedi’ 4, e una montagna di manifesti di uno dei candidati ad incartare la citta’, che pare quasi sia lui il candidato unico del csx. Cosa di faccia domenica e’ noto ai soli militanti, a chi vive nei circoli. Fuori, nel mondo reale, c’e’ poca percezione dell’ennesimo psicodramma in cui il partito si sta lacerando. Eppure tempo per organizzare le cose al meglio, per farle seriamente, ce n’e’ stato in abbondanza. Quale soglia di elettori dovra’ essere raggiunta per evitare si dichiari il fallimento di questa consultazione? Possibile che quanto gia’ accaduto in altre citta’ non sia stato d’esempio?

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  3. cristiana, davvero, è difficile in questo caso pensare che la tua non sia una scelta di corrente. e vale poco dire che lo dici ora, e non lo hai detto invece mesi fa. e perfino il fatto che da qualche giorno sei lì che martelli contro sassoli, che pure se fossi romano non voterei mai e che pure ha dietro uno come marroni, fa pensare che in realtà il vero obiettivo sia indebolire un candidato che alle primarie pescherà nello stesso bacino dove pescherà gentiloni, cioè fra gli ex margheriti. gentiloni è il vecchio che più vecchio non si può, ex democristiano (anzi, niente ex), ex rutelliano (anzi, anche qui niente ex), ora riciclatosi con renzi (che è un democristiano con forti caratterizzazioni berluscoidi); su temi etici, sociali, della legalità, fatico a scorgerne la differenza con tanti esponenti del pdl. un funzionario, un dinosauro, e lo spacci come se fosse la soluzione per i problemi di roma (e, non conoscendo i problemi di roma ma immaginandoli grossi, non credo che un gentiloni possa essere migliore di uno come marino). qualcosa di ancora peggiore dellacandidatura di fassino a torino, pechè là fassino era un leader, per quanro decrepito, di primo piano, e almeno aveva superato una primaria, per quanto contro un candidato inconsistente.

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  4. Non esprimo un giudizio definitivo perché non sono di Roma e forse ci sono questioni locali, ma la puzza di una scelta puramente correntizia, per far sì che Roma vada ad un renziano, è molto, molto forte.
    Tra l’altro, come la conciliamo la laicità, con Gentiloni?

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  5. ma come si fa a sporcare il proprio partito in continuazione e in questo modo?
    con 100mila voti, tra il 58% di Marino e il 12% di Gentiloni c’è una gran differenza e per colmarla non sarebbero sufficienti i voti di tutti i rom italiani.
    bah…. il problema secondo me è solo uno: il PD è una accozzaglia di socialdemocratici e democristiani.
    fin quando l’Italia non avrà un partito socialdemocratico al 100%, separato da un partito democristiano al 100% questi problemi non finiranno e il PD continuerà a perdere una elezione dopo l’altra.
    Il Partito Socialista Operaio Spagnolo (PSOE) vince e stravince e governa il paese. Non serve spostarsi in continuazione a destra, per avvicinarsi alle posizioni dei rutelli e dei parisi di turno. C’è bisogno di unità e di chiarezza: dovete dire fuori dai denti che siete un partito socialdemocratico, come il partito socialista francese, l’SPD tedesca, il PSOE spagnolo.
    Anche il Lbaour inglese fa parte del Partito Socialista Europeo. Voi no….

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